Ciavazzaro • 7/06/19 02:14
Scrivano - 5591 interventi Una vera curiosità d'epoca.
Ispirato molto liberamente al racconto di Edgar Allan Poe Il ritratto ovale, ne cambia totalmente la trama (rimane giusto il ritratto) ma in un modo che rispecchia le atmosfere di Poe.
Madre e figlia (zitella), ereditata una vecchia casa dal fratello della madre, vi si trasferiscono in attesa della lettura del testamento.
Ad attenderle però un inquietante ritratto della defunta figlia dell'uomo, morta tragicamente tempo prima.
Molto presto la figlia scoprirà che il quadro non è un semplice ritratto, ma che un anima in pena ancora aleggia nella casa, e il passato è più vivo che mai.
Il regista è uno specialista del cinema di genere messicano, con titoli come la divertente commedia nera El esqueleto de la señora Morales e il fantascientifico La nave dei mostri.
Il cast come già detto è completamente composto da attori americani (e quindi probabilmente non è stato girato in Messico).
La protagonista Wanda Hendrix qui all'ultimo film (farà ancora solo un episodio della serie tv Sulle strade della California) forse è un pò troppo vecchia per il ruolo della protagonista, ma è perlomeno discreta.
Applausi scroscianti invece per Gisele MacKenzie nei panni della governante, la vera protagonista a conti fatti.
Il protagonista maschile è l'ex abitante di Peyton City Barry Coe mentre la sfortunata precedente inquilina è la caratterista Maray Ayres, non male come recitazione.
Il film parte bene, con l'arrivo nella vecchia casa stile magione Usher, ma poi perde di ritmo e nonostante apparizioni spettrali non risulta granchè.
Poi per fortuna inizia il lungo flashback rivelatore del segreto della casa, e allora il film riprende vita.
Il primo finale potrebbe risultare convenzionale, ma fortunatamente un inaspettato secondo finale spariglia le carte in tavola, e si arriva in atmosfere sepolcrali tanto care a Poe, concludendo in maniera degna la pellicola.
Veramente una curiosità d'epoca, come solo la decade poteva offrire.
Ciavazzaro