Discussioni su Oltre la vittoria - Film (1989)

  • TITOLO INSERITO IL GIORNO 7/12/19 DAL BENEMERITO BUIOMEGA71
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  • Davvero notevole!:
    Buiomega71

DISCUSSIONE GENERALE

6 post
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  • Buiomega71 • 7/12/19 10:02
    Consigliere - 25999 interventi
    Durissimo e spietato interno nel tristemente famoso campo dei sterminio.

    Prima della lista spielberghiana, Young mostra tutto l'orrore e la disumanità della follia nazista, con la deportazione e l'internamento degli ebrei (da incubo il treno che entra a Auschwitz-Birkenau e lo smistamento che ne consegue) in una discesa all'inferno che raggiunge vette, a volte, insostenibili.

    Pestaggi, umiliazioni, esecuzioni, frustate, fango, lavori forzati inumani, i continui ordini urlati in tedesco, gli arti artificiali che fanno macabra mostra di sè nel disadorno e squallido stanzone degli oggetti appartenuti agli ebrei reclusi-ora di propietà del Reich-, forni crematori sempre in funzione, la mostruosa pulizia dei forni dopo che hanno "bruciato i corpi", l'allucinante sequenza delle "docce" iniziale, rivolte che finiscono nel sangue, impiccagioni, croci di David marchiate a fuoco sulla fronte, i corpi nudi , tremanti e insanguinati, cataste di cadaveri ammassate sui carretti, estenuanti e massacranti marce dove chi non ce la fa viene freddato sul posto a colpi di pistola, un'orchestrina composta da deportati che suona ininterrottamente nel campo, il braccio femminile (le sequenze più crude) dove spiate, infamate, terribili punizioni corporali sono all'ordine del giorno (ci si vende per un tozzo di pane, si rubano gli zoccoli delle compagne di prigionia, le donne gravide rischiano di finire nella sezione di chirurgia sperimentale).

    La maestria di Young sorvola nelle efferatezze più esplicite (i corpi degli ebrei ardono nei forni, e il rossore delle fiamme infernali si rispecchia sui volti terrorizzati di chi ha l'ingrato compito di ripulirli), ma la cupezza, l'angoscia e l'impronta apocalittica si stampano per tutta la pellicola e il regista torna a narrare con crudezza e rigore "documentarismo" dopo Esecuzione al braccio 3

    Il pugilato come unica possibile salvezza (sollazzare gli ufficiali delle SS) in incontri di crudo e selvaggio realismo (chi perde finisce direttamente nella camera a gas) e la speranza (i russi sono alle porte) diventa flebile fiamma di vita in mezzo a un orrore che sembra non avere mai fine.

    Straordinaria la sequenza della fucilazione notturna tra fuochi di bivacco, mentre (a montaggio alternato) un travestito diverte gli alti ranghi del Reich (una sequenza simile c'era anche in Saigon) e feroce il momento in cui Dafoe viene trascinato giù dalle scale battendo continuamente la testa sugli scalini.

    Chiusa finale lancinante, che assume i tratti di un allucinato post atomico.

    La follia del maggiore Rauscher, il suicidio del sottoposto quando ormai la Germania ha le ore contate, "prima vengono i topi, poi i pidocchi, poi venite voi".

    Tratto dalla storia vera di Salamo Arouch, campione olimpico greco di pugilato, internato ad Auschwitz e prodotto dal produttore di Platoon, nonchè primo film girato realmente ad Auschwitz-Birkenau (Young racconta anche un'anedotto-riportato sul numero di Ciak di Marzo 1990, dove fu presentato con il titolo provvisorio di Il trionfo dello spirito, per il film del mese,-dove la gente che faceva visita al campo di concentramento, si vide alcune comparse vestire da soldati delle SS e scoppiò il panico, rassicurandoli poi con la famosa frase "craveniana" E' SOLO UN FILM, E' SOLO UN FILM).

    Glaciale Hartmut Becker nel ruolo del maggiore nazista Rauscher e sono rimasto flashato dalla bellezza di una soldatessa delle SS (tale Dorota Bialy-Wieczorek), con vaghe somiglianze a Heather Langenkamp, che presiede la punizione corporale di Allegra (Wendy Gazelle) frustata, nuda, nel mezzo del campo, perchè ha tentato di rubare una coperta ad una compagna morta.

    Agghiacciante il cinemino che proietta la propaganda nazista con la figura del Führer e le piazze di Berlino in delirio.

    Straziante (come il film, del resto) il commento musicale di Cliff Eidelman.

    Effetti speciali di trucco del nostro Pier Antonio Meccacci.

    Il miglior film di Young dopo Oltre ogni limite

    Doloroso e spesso opprimente, ma necessario per non dimenticare.
    Ultima modifica: 7/12/19 14:21 da Buiomega71
  • Caesars • 9/12/19 09:12
    Scrivano - 16811 interventi
    Non conoscevo questo film di Young, regista estremamente interessante.
  • Caesars • 9/12/19 09:48
    Scrivano - 16811 interventi
    Buio,
    non so se ti può interessare, ma qui:

    https://www.youtube.com/watch?v=xlHJJqNxOW0

    trovi un documentario (in inglese, con possibilità sottotitoli automatici) sul making of del film.
  • Buiomega71 • 9/12/19 10:26
    Consigliere - 25999 interventi
    Grazie per il link, lo vedrò molto volentieri.

    Questo è un film durissimo e straziante sulla shoah, dove Young ( regista tanto notevole quanto sottovalutato, basterebbe solo OLTRE OGNI LIMITE) imprime lo stesso stile " documentaristico" e rigoroso di ESECUZIONE AL BRACCIO 3.

    Impietoso e spesso opprimente, ma assolutamente da vedere per non dimenticare uno dei crimini più mostruosi che l umanità ricordi, prima della lista spielberghiana.
    Ultima modifica: 9/12/19 10:28 da Buiomega71
  • Caesars • 9/12/19 11:53
    Scrivano - 16811 interventi
    Ne ho trovato una versione in inglese, prima o poi lo vedrò.
    Anche secondo me Young è sottovalutato, Esecuzione al braccio 3 è sicuramente un film molto duro ma più che meritevole. A me piacque molto anche La ballata di Gregorio Cortez, che però dovrei rivedere per poterlo commentare.
  • Kanon • 9/12/19 19:44
    Fotocopista - 835 interventi
    Tra l'altro, anche questo film (come altri ambientati durante il periodo nazifascista) è stato oggetto di cause giudiziarie per presunte rivendicazioni sulla veridicità della storia accaduta.