Discussioni su Navigator - Un'odissea nel tempo - Film (1988)

  • TITOLO INSERITO IL GIORNO 5/10/06 DAL DAVINOTTI
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  • Quello che si dice un buon film:
    Panza
  • Mediocre, ma con un suo perché:
    Marcel M.J. Davinotti jr.

DISCUSSIONE GENERALE

5 post
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  • Kanon • 10/01/16 12:33
    Fotocopista - 835 interventi
    Ward ha un suo stile piuttosto contemplatore, molto visivo (che ricordo di aver notato anche in Vigil) ma poco propenso a raccontare veramente qualcosa. Detto questo, sono d'accordo col papiro di Marcel: la storia è curiosa (ed anche sui generis, sotto certi aspetti) ma buttata un po' lì senza molto interesse, mescolando ambientanzioni medievali con qualche topos fantasy risaputo (le visioni ed il conseguente disvelamento di esse). Si segue annoiati, risvegliati di tanto in tanto da qualche guizzo visivo (carina la breve corsa in pov sulla metropolitana).
  • Buiomega71 • 10/01/16 13:36
    Consigliere - 25998 interventi
    Kanon ebbe a dire:
    Ward ha un suo stile piuttosto contemplatore, molto visivo (che ricordo di aver notato anche in Vigil) ma poco propenso a raccontare veramente qualcosa. Detto questo, sono d'accordo col papiro di Marcel: la storia è curiosa (ed anche sui generis, sotto certi aspetti) ma buttata un po' lì senza molto interesse, mescolando ambientanzioni medievali con qualche topos fantasy risaputo (le visioni ed il conseguente disvelamento di esse). Si segue annoiati, risvegliati di tanto in tanto da qualche guizzo visivo (carina la breve corsa in pov sulla metropolitana).

    Per il sottoscritto, al contrario, un piccolo gioiellino sottovalutato e ancora sconosciuto ai più (un vero peccato)

    Sono passati secoli da quando lo vidi, ma mi conquistarano il talento visivo di Ward (lo avrei voluto al timone di Alien 3 , che doveva inizialmente dirigere, senza nulla togliere a Fincher), il suo medioevo tenebroso e infangato (quasi gilliamesco), sorella morte (così viene chiamato il tristo mietitore dai protagonisti medievali del film) e il geniale balzo nel futuro (nell'era odierna) col Kenworth sulla strada (proprio come ben illustra il manifesto del film)

    Poi, non ricordo moltissimo, ma lo trovai una piacevole sopresa e un delizioso "culto non colto"
    Ultima modifica: 10/01/16 13:37 da Buiomega71
  • Kanon • 10/01/16 14:19
    Fotocopista - 835 interventi
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Kanon ebbe a dire:
    Ward ha un suo stile piuttosto contemplatore, molto visivo (che ricordo di aver notato anche in Vigil) ma poco propenso a raccontare veramente qualcosa. Detto questo, sono d'accordo col papiro di Marcel: la storia è curiosa (ed anche sui generis, sotto certi aspetti) ma buttata un po' lì senza molto interesse, mescolando ambientanzioni medievali con qualche topos fantasy risaputo (le visioni ed il conseguente disvelamento di esse). Si segue annoiati, risvegliati di tanto in tanto da qualche guizzo visivo (carina la breve corsa in pov sulla metropolitana).

    Per il sottoscritto, al contrario, un piccolo gioiellino sottovalutato e ancora sconosciuto ai più (un vero peccato)

    Sono passati secoli da quando lo vidi, ma mi conquistarano il talento visivo di Ward (lo avrei voluto al timone di Alien 3 , che doveva inizialmente dirigere, senza nulla togliere a Fincher), il suo medioevo tenebroso e infangato (quasi gilliamesco), sorella morte (così viene chiamato il tristo mietitore dai protagonisti medievali del film) e il geniale balzo nel futuro (nell'era odierna) col Kenworth sulla strada (proprio come ben illustra il manifesto del film)

    Poi, non ricordo moltissimo, ma lo trovai una piacevole sopresa e un delizioso "culto non colto"


    Siamo più d'accordo di quanto possa sembrare. Anche io riconosco un certo talento (o propensione verso il) visivo e quel lato - come già detto - sui generis : il medioevo, il salto temporale attraverso lo scavo sotterraneo, i visitatori che non si scompongono minimamente dinanzi alla modernità dell'epoca in cui giungono (non mi pare che dicano nulla circa le automobili, guardono la tv senza sbigottirsi minimamente). Però ribadisco che oltre a questo, ci ho trovato poco altro: chiacchiere ed una direzione vaga della regìa.
  • Buiomega71 • 10/01/16 14:30
    Consigliere - 25998 interventi
    Kanon ebbe a dire:
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Kanon ebbe a dire:
    Ward ha un suo stile piuttosto contemplatore, molto visivo (che ricordo di aver notato anche in Vigil) ma poco propenso a raccontare veramente qualcosa. Detto questo, sono d'accordo col papiro di Marcel: la storia è curiosa (ed anche sui generis, sotto certi aspetti) ma buttata un po' lì senza molto interesse, mescolando ambientanzioni medievali con qualche topos fantasy risaputo (le visioni ed il conseguente disvelamento di esse). Si segue annoiati, risvegliati di tanto in tanto da qualche guizzo visivo (carina la breve corsa in pov sulla metropolitana).

    Per il sottoscritto, al contrario, un piccolo gioiellino sottovalutato e ancora sconosciuto ai più (un vero peccato)

    Sono passati secoli da quando lo vidi, ma mi conquistarano il talento visivo di Ward (lo avrei voluto al timone di Alien 3 , che doveva inizialmente dirigere, senza nulla togliere a Fincher), il suo medioevo tenebroso e infangato (quasi gilliamesco), sorella morte (così viene chiamato il tristo mietitore dai protagonisti medievali del film) e il geniale balzo nel futuro (nell'era odierna) col Kenworth sulla strada (proprio come ben illustra il manifesto del film)

    Poi, non ricordo moltissimo, ma lo trovai una piacevole sopresa e un delizioso "culto non colto"


    Siamo più d'accordo di quanto possa sembrare. Anche io riconosco un certo talento (o propensione verso il) visivo e quel lato - come già detto - sui generis : il medioevo, il salto temporale attraverso lo scavo sotterraneo, i visitatori che non si scompongono minimamente dinanzi alla modernità dell'epoca in cui giungono (non mi pare che dicano nulla circa le automobili, guardono la tv senza sbigottirsi minimamente). Però ribadisco che oltre a questo, ci ho trovato poco altro: chiacchiere ed una direzione vaga della regìa.


    Purtroppo non ricordo moltissimo (l'ho visto quasi 22 anni fà, e , a parte qualche flash di immagini portentose, c'ho la nebbia)

    Ma rimane un bel ricordo di una visione che mi colpì molto (il medioevo, appunto, l'arrivo degli eroi nella nostra epoca)

    Anche come script aveva idee tumultuose (non ricordo nei dettagli, come la scena dei televisori o delle auto, ma , conoscendomi, se un film mi prende bene lascio da parte la sospensione all'incredulità)

    Posso solo dire che ho preferito questo piccolo gioiello del fantastico ai tronfi (e incasinati) racconti corali favolistici firmati Terry Gilliam (a cui Ward un pò occhieggia)

    Ma non e detto che ci torni sù, visto che ho la vhs della Azzurra

    Quando lo consiglio a qualcuno di mia conoscenza, quasi tutti, lo scambiano per l'omonima (nel titolo anglofono) pellicola bambinesca di Randall Kleiser

    Della serie "Sì, l'ho visto! Quello del bambino che guida l'astronave insieme a quell'alieno"

    Vabbè...
    Ultima modifica: 10/01/16 14:30 da Buiomega71
  • Kanon • 10/01/16 14:43
    Fotocopista - 835 interventi
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Kanon ebbe a dire:
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Kanon ebbe a dire:
    Ward ha un suo stile piuttosto contemplatore, molto visivo (che ricordo di aver notato anche in Vigil) ma poco propenso a raccontare veramente qualcosa. Detto questo, sono d'accordo col papiro di Marcel: la storia è curiosa (ed anche sui generis, sotto certi aspetti) ma buttata un po' lì senza molto interesse, mescolando ambientanzioni medievali con qualche topos fantasy risaputo (le visioni ed il conseguente disvelamento di esse). Si segue annoiati, risvegliati di tanto in tanto da qualche guizzo visivo (carina la breve corsa in pov sulla metropolitana).

    Per il sottoscritto, al contrario, un piccolo gioiellino sottovalutato e ancora sconosciuto ai più (un vero peccato)

    Sono passati secoli da quando lo vidi, ma mi conquistarano il talento visivo di Ward (lo avrei voluto al timone di Alien 3 , che doveva inizialmente dirigere, senza nulla togliere a Fincher), il suo medioevo tenebroso e infangato (quasi gilliamesco), sorella morte (così viene chiamato il tristo mietitore dai protagonisti medievali del film) e il geniale balzo nel futuro (nell'era odierna) col Kenworth sulla strada (proprio come ben illustra il manifesto del film)

    Poi, non ricordo moltissimo, ma lo trovai una piacevole sopresa e un delizioso "culto non colto"


    Siamo più d'accordo di quanto possa sembrare. Anche io riconosco un certo talento (o propensione verso il) visivo e quel lato - come già detto - sui generis : il medioevo, il salto temporale attraverso lo scavo sotterraneo, i visitatori che non si scompongono minimamente dinanzi alla modernità dell'epoca in cui giungono (non mi pare che dicano nulla circa le automobili, guardono la tv senza sbigottirsi minimamente). Però ribadisco che oltre a questo, ci ho trovato poco altro: chiacchiere ed una direzione vaga della regìa.


    Quando lo consiglio a qualcuno di mia conoscenza, quasi tutti, lo scambiano per l'omonima (nel titolo anglofono) pellicola bambinesca di Randall Kleiser

    Della serie "Sì, l'ho visto! Quello del bambino che guida l'astronave insieme a quell'alieno"

    Vabbè...


    Ehehehe. Credo sia inevitabile. Anche io, quando ho letto il titolo, ho pensato sùbito al film di Kleiser (visto più volte tra infanzia e adolescenza).