Discussioni su Mussolini: ultimo atto - Film (1974)

DISCUSSIONE GENERALE

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  • Cotola • 29/07/08 01:38
    Consigliere avanzato - 3841 interventi
    Lo vidi molti anni fa quando avevo 14 anni. Ora ne ho quasi 30 (gulp!). Essendo passati così tanti anni non me la sento di "impallinare", però una cosa posso dirla: pur avendone un vago ricordo mi è sembrato un film più che dignitoso anche se non posso dire nulla circa la sua "onestà" storica e ideologica poiché dovrei rivederlo. Il cast, almeno sulla carta, è davvero ottimo. Infine non lo ricordo come noioso, ma potrei sbagliarmi.
    Ultima modifica: 1/01/21 16:40 da Zender
  • Fedemelis • 25/03/13 10:27
    Fotocopista - 2137 interventi
    Anche in questo film storico ambientato nel 1945 la J&B è riuscita a metterci il suo zampino.
    Ultima modifica: 1/01/21 16:40 da Zender
  • Zender • 25/03/13 14:21
    Capo scrivano - 47698 interventi
    E' più difficile trovare un film che NON mostri una bottoglia di J&B, in quegli anni :)
  • Fedemelis • 25/03/13 14:45
    Fotocopista - 2137 interventi
    Zender ebbe a dire:
    E' più difficile trovare un film che NON mostri una bottoglia di J&B, in quegli anni :)

    Lo so... ma in un film su Mussolini mi ha veramente sorpreso. :)
  • Il Dandi • 29/03/13 11:08
    Segretario - 1488 interventi
    In effetti la cosa sorprende, ma non deve meravigliare più di tanto: Giacomo Giusterini (fondatore della distilleria Justerini & Brooks, da cui l'acronimo J&B) era bolognese, e per lo sciovinismo fascista la cosa potrebbe essere un elemento di merito per preferire il J&B rispetto ad altre marche di whisky, anzi di "spirito d'avena", come volle chiamarlo D'Annunzio coniando una definizione di comica ottemperanza all'italianizzazione dei nomi stranieri.
  • Fedemelis • 29/03/13 11:14
    Fotocopista - 2137 interventi
    Il Dandi ebbe a dire:
    In effetti la cosa sorprende, ma non deve meravigliare più di tanto: Giacomo Giusterini (fondatore della distilleria Justerini & Brooks, da cui l'acronimo J&B) era bolognese, e per lo sciovinismo fascista la cosa potrebbe essere un elemento di merito per preferire il J&B rispetto ad altre marche di whisky, anzi di "spirito d'avena", come volle chiamarlo D'Annunzio coniando una definizione di comica ottemperanza all'italianizzazione dei nomi stranieri.

    Bravo dandi è proprio questa informazione che cercavo per dare un senso a quella presenza.
  • Rogerone • 9/12/13 20:24
    Galoppino - 178 interventi
    Discreto film storico (per me **!) che racconta gli ultimi 5 giorni di vita di Mussolini, però nella versione ufficiale (quindi tarocca).

    D'altronde il regista, Lizzani, ex partigiano e militante del Partito Comunista, non poteva fare altrimenti. Pare infatti che l'allora Presidente della Camera (siamo nel 1974), Sandro Pertini (lo conosciamo tutti, figura importantissima della Resistenza italiana che nei fatti di Dongo ebbe un ruolo determinante, firmò tra gli altri la condanna a morte dei gerarchi), quasi spinse Lizzani a farci un film, per ribadire (e sperando cosi di suggellare) la versione ufficiale dei fatti, che stava barcollando da tempo.

    Seppur qualcosa di misterioso giocoforza ci sia ancora, alla fine una mezza (tre quarti) di verità è uscita fuori, nonostante ci siano voluti quasi 70 anni. L'unica certezza che abbiamo è che la versione ufficiale (quella del film) è palesemente falsa.

    Probabilmente le cose andarono cosi :

    Mussolini fu ucciso nella prima mattinata del 28 aprile (ore 9-10 circa), in casa De Maria a Gulino.
    Dapprima colpito in camera a bruciapelo (al gluteo e sul fianco destro) e poi finito (quando era ancora vivo) in giardino, legato all'ingresso del porcile di casa De Maria.

    Nel frattempo la Petacci (che rimase in camera) molto probabilmente subi' violenza sessuale da uno dei due di guardia (ed è per questo che misteriosamente fu interrotta l'autopsia sul suo corpo..., il 29 aprile, dopo che il medico responsabile notò chiaramente notevoli graffi nell'interno e nel retrocoscia. Altra cosa che avvalora la tesi, la Petacci fu trovata senza reggiseno e mutande). Claretta fu uccisa poco dopo (attorno alle 12) nel vialetto che introduceva a casa De Maria.

    Entrambi furono dapprima portati a lavare alla fontanella poco vicina, e poi (adesso si) sottoposti ad una seconda fuciliazione (ma fantoccia) davanti a Villa Belmonte verso le ore 16. Testimoni oculari (un vicino di casa) vide la scena ed ebbe la sensazione che si sparò su due corpi inermi, la seconda prova è che il cancello fu perforato molto in basso, come se mirasse a dei corpi sdraiati, più che in piedi.

    La testimonianza di Dorina Mazzola (all'epoca 19enne, vicina di casa), autopsie e studi confermano più o meno questa versione, oltre che le innumerevoli contraddizioni che escono fuori dai racconti dei partigiani, da Audisio a Longo a Sandrino a Lazzaro Bill ecc ecc

    Quello che Mussolini stava cercando di portare con se in Svizzera (soldi e il misterioso carteggio) finirono, con altissime probabilità :

    - nelle casse del futuro Partito Comunista (che si impossessò delle 5 damigiane di Mussolini, contenenti quasi mezza tonnellata di ori - il famoso Oro di Dongo)

    - e nelle mani dei servizi segreti britannici (che distrussero i documenti del carteggio, tra Churchill e Mussolini, che testimoniavano in realtà accordi segreti di non belligeranza, addirittura risalenti al '40...).

    Churchill si inventò anche un fantomatico viaggio (toh, proprio a Dongo!) nell'agosto del '45 - 4 mesi dopo i fatti - con la scusa di dipingere i suoi quadri.. in realtà era in missione insieme ai collaboratori, e dovettero sborsare ingenti cifre ai partigiani comunisti per impossessarsi di quelle carte e, poi, poterle distruggere.

    Anche la ripubblicazione-scoop, a puntate, del carteggio (avventuta quasi 10 anni dopo, nel '54, sul settimanale "Oggi", grazie a delle copie dell'originale, segretamente ancora tenute) fu misteriosamente interrotta dopo appena 3 numeri, con l'editore (De Toma) che - inspiegabilmente - diventò ricco all'improvviso ed espatriò in Brasile, non facendo più ritorno in Italia...

    Perdonatemi l'excursus storico, ma credo sia necessario, soprattutto per chi vede il film, riportare la non veridicità dei fatti
    Ultima modifica: 9/12/13 21:21 da Rogerone
  • Zender • 10/12/13 08:37
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Hai fatto bene invece, Rogerone!
  • Disorder • 10/12/13 10:08
    Call center Davinotti - 380 interventi
    Anche la tesi della fuga in Svizzera è quantomeno discutibile.

    -Se i giorni precedenti la fuga Mussolini era a Como, perché prendere la lunga strada per il lago quando il confine svizzero era lì a due passi?

    -Durante il viaggio, diversi gerarchi e militanti abbandonarono il convoglio per espatriare in Svizzera illegalmente (Berna non concedeva asilo, almeno in via ufficiale, alle autorità nazi-fasciste), perché Mussolini non andò con loro?

    -Già da settimane le forze militari repubblichine stavano raggiungendo la Valtellina per organizzare la difesa finale, o al massimo fuggire in massa in Tirolo (alla fine arrivarono solo in 4.000, perché nel frattempo gli eventi erano precipitati con la cattura di Mussolini).
    La strada del lago porta proprio in Valtellina, quindi non era più probabile che Mussolini stesse semplicemente tentando di ricongiungersi alle sue ultime forze militari?
  • Squash • 14/09/14 10:05
    Galoppino - 187 interventi
    Nel doppiaggio mentre la voce di Giorgio Piazza esalta la recitazione di Henry Fonda che fà il cardinale Schuster, non brilla molto il doppiaggio del pur bravo Gazzolo sulla recitazione di Steiger nella parte di Mussolini in quanto ha pensato di dargli un accento romagnolo che va e viene e quindi improbabile.
    Ultima modifica: 14/09/14 10:06 da Squash
  • B. Legnani • 15/09/14 14:18
    Pianificazione e progetti - 14939 interventi
    Squash ebbe a dire:
    Galbo ebbe a dire:
    La storia è una cosa seria, se si scrivono cose come questa vanno documentate, non si tratta della solita curiosità cinematografica....



    Ma dove era diretta secondo voi la colonna Fallmayer se non in Austria ?



    Tu all'inizio hai scritto una cosa ben diversa.
    Di' che non sei sicuro di quanto affermato e la cosa la chiudiamo qui.
  • Squash • 15/09/14 17:14
    Galoppino - 187 interventi
    Caro Legnani visto che sei così in gamba come hai dimostrato trovando il nome di Carlo Bomba avrai visto il film e pur sapendo o non sapendo il tedesco avrai sentito Manfred Freyberg nei panni di Birzer dire a Fallmayer che vi era un ordine personale di Hitler di scortarlo dovunque volesse andare tranne in Svizzera. Dopo un tentativo di eludere i tedeschi Mussolini fù praticamente obbligato a seguirli ma quando fù scoperto dai partigiani Birzer non fece più nulla per proteggerlo oramai i tedeschi erano in rotta anche in Germania e da Berlino gli ordini non arrivavano più.
  • B. Legnani • 15/09/14 18:58
    Pianificazione e progetti - 14939 interventi
    Squash ebbe a dire:
    Caro Legnani visto che sei così in gamba come hai dimostrato trovando il nome di Carlo Bomba avrai visto il film e pur sapendo o non sapendo il tedesco avrai sentito Manfred Freyberg nei panni di Birzer dire a Fallmayer che vi era un ordine personale di Hitler di scortarlo dovunque volesse andare tranne in Svizzera. Dopo un tentativo di eludere i tedeschi Mussolini fù praticamente obbligato a seguirli ma quando fù scoperto dai partigiani Birzer non fece più nulla per proteggerlo oramai i tedeschi erano in rotta anche in Germania e da Berlino gli ordini non arrivavano più.

    La Storia non si scrive con le sceneggiature, tanto più se redatte da chi non c'era. Figuriàmoci in un film pieno di errori come questo...
  • Zender • 15/09/14 19:01
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Sì, direi che basarsi su un film per ricostruire la storia non è proprio possibile.
  • Squash • 16/09/14 09:20
    Galoppino - 187 interventi
    Legnani sostiene che non c'era un ordine scritto di Hitler che volesse Mussolini in Germania ed in questo sono d'accordo con lui ma tutti gli storici sono concordi a dire che c'era un ordine verbale che era sufficiente per essere eseguito.Non a caso lo aveva fatto liberare da Campo Imperatore! Mentre sono sicuro che non esistesse come qualcuno sostiene anche nel film che ci fosse un ordine di fucilarlo caso mai si fosse rifiutato di seguire i tedeschi al limite l'avrebbero solo arrestato. Mi sapete dire invece se a Milano ci fù veramente l'attimo nel quale i fascisti e i tedeschi si stavano sparando? Grazie!
  • Squash • 21/09/14 15:59
    Galoppino - 187 interventi
    Fedemelis ebbe a dire:
    Anche in questo film storico ambientato nel 1945 la J&B è riuscita a metterci il suo zampino.




    Nella foto si riconoscono all'estrema sinistra John Stacy al centro Tom Felleghy e a destra Giacomo Rossi Stuart.
  • B. Legnani • 22/09/14 00:55
    Pianificazione e progetti - 14939 interventi
    Squash ebbe a dire:

    1) ma tutti gli storici sono concordi a dire che c'era un ordine verbale che era sufficiente per essere eseguito.
    2) Non a caso lo aveva fatto liberare da Campo Imperatore!
    3) Mi sapete dire invece se a Milano ci fù veramente l'attimo nel quale i fascisti e i tedeschi si stavano sparando? Grazie!


    1) Quali storici?
    2) Grazie tante! Il re lo aveva destituito, sostituendolo con Badoglio che aveva già firmato l'armistizio!!!
    3) L'unico caso che si avvicina a quanto chiedi (il che non si è mai verificato, che io sappia) è questo. Il 21 aprile 1945 i Tedeschi iniziarono a chiedere in anticipo alla RSI il contributo di guerra mensile. Mussolini disse di negarlo. Alla domanda su cosa fare nel caso volessero averlo con la forza pare rispondesse: "Fate sparare". Trovi qualcosa in VIGANO' Il Ministero degli affari esteri e le relazioni internazionali della RSI alle pagine 120 e 121. Trovi qualcosa anche nel libro di Montanelli L'Italia della guerra civile.
  • Caesars • 10/10/14 09:21
    Scrivano - 16796 interventi
    Come riportato anche su Wikipedia il 30 aprile 1974, durante la proiezione di questo film, un ordigno al plastico viene fatto esplodere in via Paleocapa, nel centro di Savona. Fu la prima di una serie di ordigni esplosivi che vennero collocati nella città e dintorni in quel periodo.
  • Caesars • 10/10/14 09:29
    Scrivano - 16796 interventi
    La versione da me visionata (registrata da La7) riportava dialoghi sia in inglese che tedesco senza sottotitoli. Se qualcuno l'ha visto da altre fonti, sa dirmi se sono sempre mancanti o è una cosa solo relativa a questa versione?
  • Pulemiot41 • 25/12/20 14:59
    Disoccupato - 64 interventi
    La colonna dei camion tedeschi era composta da tutti modelli fatti in Italia come il Fiat 626 o 666 che uscito nel 1939 era il primo camion della Fiat che aveva il motore in cabina e che essendo un precamera era apprezzato dai Tedeschi perchè partiva facilmente anche col freddo cosa che non sempre succedeva con i loro Mercedes! Si vedono anche dei Lancia Esatau me era un modello uscito nel 1947 ed aveva il classico motore fuori cabina!