Discussioni su Morituris - Film (2011) | Pagina 5

DISCUSSIONE GENERALE

99 post
  • Trivex • 2/01/14 09:09
    Archivista in seconda - 1317 interventi
    Mah. Si tratta di un punto di vista personale..

    Non lo nego: il film mi ha urtato perchè non mi aspettavo quel tipo di cinema..quelle scene possono disgustare e chi guarda deve essere messo in condizione di sapere bene cosa subirà durante la visione!

    Non volevo guardare della "violenza possibile, reale, allucinante e vergognosa" (lo stupro).

    Quella "impossibile" (demoni ed affini) è diversa, per me, adesso (parere personale, che piaccia o meno).

    Sono contrario ad ogni tipo di taglio su scene simulate.

    Sono invece favorevole ai divieti(che ci portiamo i bambini a vedere Morituris? e non parlatemi della responsabilità dei genitori, che danno i petardi ai figli che poi perdono le dita o peggio!!), ma gli stessi devono spiegare il motivo del loro esistere, un po' come succede negli USA: rating R (o NC-17..etc..) perchè ci sono scene di sesso (che possono piacere ad alcuni e ad altri no) o perchè ci sono scene violente (idem come sopra).

    Fosse per me il film passava integrale col VM18 e con l'obbligo di avvertire lo spettatore delle scene RAPE.
    Ultima modifica: 2/01/14 10:00 da Trivex
  • Ruber • 2/01/14 18:42
    Formatore stagisti - 9251 interventi
    Trivex ebbe a dire:
    Mah. Si tratta di un punto di vista personale..

    Non lo nego: il film mi ha urtato perchè non mi aspettavo quel tipo di cinema..quelle scene possono disgustare e chi guarda deve essere messo in condizione di sapere bene cosa subirà durante la visione!

    Non volevo guardare della "violenza possibile, reale, allucinante e vergognosa" (lo stupro).

    Quella "impossibile" (demoni ed affini) è diversa, per me, adesso (parere personale, che piaccia o meno).

    Sono contrario ad ogni tipo di taglio su scene simulate.

    Sono invece favorevole ai divieti(che ci portiamo i bambini a vedere Morituris? e non parlatemi della responsabilità dei genitori, che danno i petardi ai figli che poi perdono le dita o peggio!!), ma gli stessi devono spiegare il motivo del loro esistere, un po' come succede negli USA: rating R (o NC-17..etc..) perchè ci sono scene di sesso (che possono piacere ad alcuni e ad altri no) o perchè ci sono scene violente (idem come sopra).

    Fosse per me il film passava integrale col VM18 e con l'obbligo di avvertire lo spettatore delle scene RAPE.


    Ovviamente condivido Trivex in toto la tua impressione, ma non puoi dirmi che non ci sono analogie con Il branco di Risi, a Venezia fur distrutto dai soliti baroni e dai critici mentecatti e schizzinosi, che non vedevano oltre le scene del branco, e in un certo senso il film di Risi è stato poi percussore di una certa società malata negli anni a venire (non che allora non lo fosse sia chiaro)
  • Deepred89 • 3/01/14 01:18
    Comunicazione esterna - 1601 interventi
    Un appunto sulla faccenda "gratuità" prima di lasciare il commento. La parte "rape" mi è sembrata gratuita non tanto nella sua rappresentazione della violenza quanto nel fatto che essa si protragga per minuti interi nonostante, a mio parere, il suo vero scopo fosse più lo stupire per il protrarsi di tale improvviso affondo che il far avanzare la narrazione (in quanto, a partire dallo stupro, il primo vero sviluppo si avrà solo col disvelamento della natura sadica del personaggio di Francesco Malcom), poco prima del successivo sconfinamento nel "mummiesco".
    Riguardo al fattore censura, un conto è ciò che penso io (ovvero, un nulla osta con VM18 e film uncut come soluzione migliore) ma un altro conto è il modus operandi della censura italiana, per la quale difficilmente un film del genere (soprattutto se, come in questo caso, privo di nomi "imponenti" - a livello distributivo, produttivo ecc - in grado di prenderne le difese di fronte alla commissione) potrebbe passare indenne.
  • Trivex • 3/01/14 08:17
    Archivista in seconda - 1317 interventi
    Non ho visto il film di Risi e sicuramente non lo vedrò in questo momento, ma capisco il tuo ragionamento, Ruber.

    Condivido il post di Deepred89, a cui chiedo cosa ne pensa della possibilità di inserire le motivazioni dei divieti per ciascun film, come negli Stati Uniti.
  • Deepred89 • 3/01/14 13:04
    Comunicazione esterna - 1601 interventi
    E' una questione difficile Trivex, che già mi posi quando vidi Spell dolce mattatoio (dove nel finale si entra a sorpresa in territori estremi, anche se di un altro tipo).
    Le motivazioni dei divieti potrebbero starci, e a livello teorico esistono già e vengono rilasciate in seguito ad ogni passaggio in censura. Sono totalmente d'accordo sulla possibilità del pubblico di consultarle (cosa attualmente difficoltosa quando non impossibile), ma eviterei di sbandierarle di fronte sulla locandina di ogni VM18, in quanto ciò risulterebbe comunque uno spoiler che molti spettatori (me compreso) preferirebbero evitare.
  • Schramm • 3/01/14 13:16
    Scrivano - 7694 interventi
    infatti. le motivazioni del CCC comunque se proprio se ne sente bisogno sono leggibili nel sito dei beni culturali, per ogni fascia (non vietati, vm14 e vm18), con relativi spoiler annessi e connessi.
  • Ruber • 4/01/14 22:51
    Formatore stagisti - 9251 interventi
    Ma che c'entra????

    http://www.imdb.com/title/tt1883269/trivia?ref_=tt_trv_trv


    This movie was partly inspired by true events known as the "Circeo Massacre" (in Italian: "Massacro del Circeo"), which occurred primarily in the commune of San Felice Circeo, Italy at the end of September of 1975. Three young men raped and tortured a 19-year-old woman and a 17-year-old girl for two days, then murdered the woman; the girl avoided being murdered by pretending to be dead.
  • Daniela • 5/01/14 10:46
    Gran Burattinaio - 5928 interventi
    Ruber ebbe a dire:
    Ma che c'entra????

    http://www.imdb.com/title/tt1883269/trivia?ref_=tt_trv_trv


    This movie was partly inspired by true events known as the "Circeo Massacre" (in Italian: "Massacro del Circeo"), which occurred primarily in the commune of San Felice Circeo, Italy at the end of September of 1975. Three young men raped and tortured a 19-year-old woman and a 17-year-old girl for two days, then murdered the woman; the girl avoided being murdered by pretending to be dead.


    Non ho visto il film, ma mi pareva proprio di aver letto in rete recensioni in cui si faceva riferimento a quel famigerato fatto di cronaca.
    Ricordo confermato da una rapida ricerca.
    Ad esempio, qualche accenno c'è anche qui:
    http://www.taxidrivers.it/24344/interviste/intervista-a-raffaele-picchio-regista-di-morituris.html
  • Schramm • 5/01/14 11:46
    Scrivano - 7694 interventi
    infatti il riferimento è tutt'altro che fuori luogo. è una risonanza che ti bussa alla testa durante la visione.
  • Schramm • 5/01/14 12:56
    Scrivano - 7694 interventi
    per rispondere a trivex e lucius, così raffaele picchio sulla "violenza 'gratuita' e insistita sulle donne":

    A: Il film è stato additato per aver perpetrato estrema violenza sulla figura femminile, per aver mostrato l'utilizzo di un topolino (senza recare danni alla sua salute) in campo sessuale e per non aver rappresentato un tipo di giustizia convenzionale solito invece nei rape&revenge. Non ti sembra una denuncia pesante ed estremamente eccessiva? Il problema secondo te risiede nella mente poco artistica dei tuoi detrattori oppure nella vostra volontà di provocare?

    B: Stavamo facendo un film indipendente, prodotto sudato e sofferto da noi. Avevamo un'idea chiara in testa di come farlo e su cosa farlo, decisi a non farci problemi nello sporcarci le mani con niente. Qui si ferma la nostra “volontà di provocare”. Il resto invece sono chiacchiere e visioni soggettive (ed a mio giudizio estremamente superficiali) del film.
    Le accuse di misoginia piovute ovunque e in ogni paese sono abbastanza ridicole, tant'è che parlando spesso dopo le proiezioni capita che è un film capito più dalle donne che dagli uomini (che si fermano al discorso “voglio vedere i gladiatori che ammazzano tutti”). Volevamo fare un film exploitation e abbiamo giocato insieme a Gianluigi su tutte le nostre aspettative da appassionati, cercando di giocare continuamente con le aspettative dello spettatore. Noterai che nella parte drammatica che è anche quella più contestata, non esiste un dettaglio gore, hard o gratuito. E' tutto raccontato attraverso gli occhi degli attori. Nella parte invece smaccatamente horror diventa più vistosamente “splatter” e anche i personaggi iniziano a comportarsi come quelli degli slasher degli anni '80. Si voleva fare un film cattivo, sporco e indisponente. Non volevamo lo splatterone che butta la palla nel corner dell'umorismo. Evidentemente non siamo più abituati a tutto questo...


    (...)

    A: A proposito di rape&revenge... solitamente i film appartenenti a questo sottogenere ruotano attorno alla vittima/eroina, trasformazione che manca nella tua pellicola. Potresti chiarire per illuminare una volta per tutte coloro che vi hanno trovato solo del "sadismo gratuito"?

    B: E' un rape senza il “revenge”, ma comunque noi abbiamo evoluzioni dei personaggi. Il personaggio della ragazza mora, interpretata da Valentina D'Andrea e che vagamente indichiamo come “eroina” del racconto, è un personaggio che matura dopo aver vissuto il male assoluto addosso. C'è un transfer che passa dall'amica che si sacrifica per la fuga e che va a lei: più timida e innocente dell'altra ma l'unica che dimostrerà una reazione forte a tutto questo assurdo che sta vivendo. Poi è ovvio, come dice la tagline, “il male vince”. Vale purtroppo anche per lei. Morituris è un film sul male, quello puro infinito che quando esplode investe tutti, vittime e carnefici. Qualcosa di incontrollabile, indistruttibile, spaventoso e comunque purissimo.

    fonte: http://www.darkveins.com/speciali-horror/10434-intervista-raffaele-picchio.html#post86874
  • Ruber • 5/01/14 15:33
    Formatore stagisti - 9251 interventi
    Daniela ebbe a dire:
    Ruber ebbe a dire:
    Ma che c'entra????

    http://www.imdb.com/title/tt1883269/trivia?ref_=tt_trv_trv


    This movie was partly inspired by true events known as the "Circeo Massacre" (in Italian: "Massacro del Circeo"), which occurred primarily in the commune of San Felice Circeo, Italy at the end of September of 1975. Three young men raped and tortured a 19-year-old woman and a 17-year-old girl for two days, then murdered the woman; the girl avoided being murdered by pretending to be dead.


    Non ho visto il film, ma mi pareva proprio di aver letto in rete recensioni in cui si faceva riferimento a quel famigerato fatto di cronaca.
    Ricordo confermato da una rapida ricerca.
    Ad esempio, qualche accenno c'è anche qui:
    http://www.taxidrivers.it/24344/interviste/intervista-a-raffaele-picchio-regista-di-morituris.html


    Mah a me sembra molto forzata la cosa, il regista nell' intervista che mi hai linkato, fa soltanto qualche accenno al massacro del Circeo, ma non dice che il film si ispira a quei fatti.
    Ultima modifica: 5/01/14 15:49 da Ruber
  • Schramm • 5/01/14 15:42
    Scrivano - 7694 interventi
    Ruber ebbe a dire:
    Daniela ebbe a dire:
    Ruber ebbe a dire:
    Ma che c'entra????

    http://www.imdb.com/title/tt1883269/trivia?ref_=tt_trv_trv


    This movie was partly inspired by true events known as the "Circeo Massacre" (in Italian: "Massacro del Circeo"), which occurred primarily in the commune of San Felice Circeo, Italy at the end of September of 1975. Three young men raped and tortured a 19-year-old woman and a 17-year-old girl for two days, then murdered the woman; the girl avoided being murdered by pretending to be dead.


    Non ho visto il film, ma mi pareva proprio di aver letto in rete recensioni in cui si faceva riferimento a quel famigerato fatto di cronaca.
    Ricordo confermato da una rapida ricerca.
    Ad esempio, qualche accenno c'è anche qui:
    http://www.taxidrivers.it/24344/interviste/intervista-a-raffaele-picchio-regista-di-morituris.html


    Mah a me sembra molto forza la cosa, il regista nell' intervista che mi hai linkato, fa soltanto qualche accenno al massacro del Circeo, ma non dice che il film si ispira a quei fatti.


    considera che la scheda del film è supervisionata spesso dallo stesso regista, e quindi...
  • Ruber • 5/01/14 15:49
    Formatore stagisti - 9251 interventi
    Schramm ebbe a dire:
    Ruber ebbe a dire:
    Daniela ebbe a dire:
    Ruber ebbe a dire:
    Ma che c'entra????

    http://www.imdb.com/title/tt1883269/trivia?ref_=tt_trv_trv


    This movie was partly inspired by true events known as the "Circeo Massacre" (in Italian: "Massacro del Circeo"), which occurred primarily in the commune of San Felice Circeo, Italy at the end of September of 1975. Three young men raped and tortured a 19-year-old woman and a 17-year-old girl for two days, then murdered the woman; the girl avoided being murdered by pretending to be dead.


    Non ho visto il film, ma mi pareva proprio di aver letto in rete recensioni in cui si faceva riferimento a quel famigerato fatto di cronaca.
    Ricordo confermato da una rapida ricerca.
    Ad esempio, qualche accenno c'è anche qui:
    http://www.taxidrivers.it/24344/interviste/intervista-a-raffaele-picchio-regista-di-morituris.html


    Mah a me sembra molto forza la cosa, il regista nell' intervista che mi hai linkato, fa soltanto qualche accenno al massacro del Circeo, ma non dice che il film si ispira a quei fatti.


    considera che la scheda del film è supervisionata spesso dallo stesso regista, e quindi...


    Si ma lui non dice che il film e ispirato a quei fatti, ma fa soltanto alcune timide allussioni, puo essere che certemtente quei fatti lo abbiano ispirato a lui quello si, ma nessuno può dire che il film e dichiaratamente basato sui fatti del Circeo.
    Ultima modifica: 5/01/14 15:50 da Ruber
  • Schramm • 5/01/14 15:57
    Scrivano - 7694 interventi
    prova a googlare morituris + circeo: il risultato ti sbalordirà. anche l'international page del film dice che è in parte ispirato a quell'evento.
  • Trivex • 7/01/14 08:05
    Archivista in seconda - 1317 interventi
    Letto con attenzione la dichiarazione del regista, Schramm.

    Resto della mia, opinabilissima, opinione.
    Ultima modifica: 7/01/14 08:16 da Trivex
  • Raremirko • 26/12/14 00:15
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Picchio mi pare molto professionale e dotato, come non se ne vedeva da tempo, mi spiace il fatto che non potrà più facilmente realizzare film.
  • Schramm • 27/12/14 11:08
    Scrivano - 7694 interventi
    permettetemi in merito una colta citazione: "a forza de li preti e de santippe..."
  • Caesars • 4/05/15 13:57
    Scrivano - 16812 interventi
    Una nota curiosa:
    il regista e il produttore del film appaiono, come protagonisti, in una scena del libro giallo "Tutto quel rosso" di Cristiana Astori. Sono presenti alla proiezione della pellicola in un locale, durante il film festival di Torino.
  • Buiomega71 • 23/06/18 10:00
    Consigliere - 26015 interventi
    Picchio picchia duro, dove fa più male.

    Piccola gemma cupa e feroce, angosciosa e crudele, misto tra Non violentate Jennifer (con il villipendio del corpo femminile che tiene via metà film) e i templari ciechi ossoriani, alle derive di Salò (Francesco Malcom è un riflesso dei signorotti pasoliniani/sadiani, che ciancia di caos senza freni, per poi proiettarsi in una grottesca pantomina del BDSM più estremo, tra topolini infilati lì e gocce di acido centellinate sul corpo femminile da violare, donne martoriate e Il boia scarlatto che sovrasta a schermo gigante-cosa divora, poi, il topolino nella teca? Un pezzo di carne esportato dalle intimità della povera sacrificale?-Metti le pattine)

    Picchio guarda al massacro del Circeo , con i giovanotti della Roma bene che si accaniscono su due ragazze romene considerate spazzatura (uno dei tre ha il ghigno beffardo, torvo e crudele proprio di un Angelo Izzo), tra fellatio costrette con la forza, bestiali pestaggi , belluine sodomizzazioni (anche con un paio di forbici), totale disprezzo per il corpo femminile , tra sputi e sperma rigettato.

    E se la parte "rape" ha momenti quasi insostenibili (più per i calci in pancia e il bloccasterzo per dare fine alla festa di inumana efferatezza, nonchè per la suoneria del cellulare che fa da snervante "colonna sonora" al banchetto del massacro)da apparentarlo all'agonia sadica che pativa Rosario Dawson in Extrema (stesso modus operandi, invito a cena romantico dal belloccio ricco di turno che sbrocca in ferina bestialità misogina), non e da meno quando i gladiatori , in un'atmosfera spettrale e incubotica, cominciano a menar strage, non risparmiando niente e nessuno (fino all'allucinata chiusa finale , sotto il sole, dal sapore cristologico/martirico, che lo fa sembrare un folle e selvaggio post-atomico) crocifiggendo in una blasfema rappresentazione del Golgota, spaccando teste, strappando la carne (o viceversa), inchiodando , deponendo le teste mozzate su deodatiani pali accuminati, schizzando il loro tributo di sangue sulla statua della Dea Nemesi, in una ritualità della morte che non fa differenza alcuna tra vittime e carnefici, con mastro Stivaletti che si sbizzarisce come ai bei tempi di Dèmoni

    Già dal filmino amatoriale iniziale (che ricorda Sinister), tra schifosi zii pedofili e palle baviane, alle bellissime tavole animate sui titoli di testa, che sottolineano la ferocia inaudita dei gladiatori (non sono esenti, dai loro massacri, donne e bambini), con il possente score di Riccardo Fassone a fare da cassa di risonanza.

    Cantando, in macchina, Felicità (come i ragazzi di Amore Tossico intonavano Per Elisa, o George Eastman, nei cani arrabbiati baviani, Emozioni), l'extracomunitario visto come il capro espiatorio o la vittima da immortalare sull'altare del sadismo (le ragazze sono romene, in disco un marocchino le molestava, tanto daranno la colpa a un negro, come l'altra volta, il dare fuoco ai barboni-che non era solo una battuta-), il romanaccio biascicato di uno dei tre aguzzini, le ragazze (soprattutto la Giorgetti) nuda, sporca di sangue e di terra, tremolante e claudicante, è l'esatta copia della Jennifer martoriata e abusata, non di meno la D'Andrea, che diventa una specie di guerriera in stile The Descent (per questo respingo fermamente ogni accusa di misoginia mossa al film) risultando la più tosta tra le prede dei gladiatori.

    Picchio non ha paura di sporcarsi le mani (e so quanto ha sofferto per portare a termine il suo film) ibrida rape & revenge con lo slasher, stocca nella violenza più brutale con lampi splatter tostissimi, sceglie un unica location che trasuda disagio e alienazione, dà ai sui gladiatori un look mortifero degno di nota, con le soggettive al calore stile Predator (l'issazione della croce è un gran bel pezzo di cinema) e non ha pietà per nessuno (nemmeno per Britney Spears)

    Bravissimi i giovani attori (dai tre depravati e lascivi carnefici del branco, alle due ragazze, fino a Malcom, dandy all'American Psycho filosofeggiande e "raffinato" metteur en scène degli scritti sadiani)

    Regista di potenzialità abnormi (il budget risicato è impercettibile), Picchio si segnala come portabandiera di un cinema poco accomodante e che tira assestati pugni allo stomaco, degno erede del cinema deodatiano più viscerale.

    Piccola gemma necrofora da custodire gelosamente.

    Succhiami il cazzo! Ho detto succhiami il cazzo...troia!
    Ultima modifica: 23/06/18 14:34 da Buiomega71