Discussioni su Mondo Candido - Film (1975)

DISCUSSIONE GENERALE

11 post
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  • Zender • 7/11/07 00:46
    Capo scrivano - 47782 interventi
    So che a "qualcuno di molto in alto", a qualcuno che muove i fili di noi tutti, è piaciuto. Io l'ho trovato indubbiamente insolito e a tratti quasi poetico (merito del talento sviluppato in anni di mondocumentari ricchi di scene evocative), ma nel complesso m'è parso di rara inconsistenza, velleitario e bassamente felliniano. Una delusione, insomma. Evidentemente mi son perso per strada qualcosa.
  • B. Legnani • 7/11/07 01:06
    Pianificazione e progetti - 14965 interventi
    I primi 10', quelli fedeli a Voltaire, sono formidabili. Poi va a sbalzi, con scene visionariamente stupende e altre semplicemente brutte. Emana un fascino strano. Grandi foto (Ruzzolini, se ricordo bene: sto cadendo dal sonno) e musica (Ortolani). Se ben ricordo, una parte del montato è opera del solo Prosperi. Ci fu anche un litigio fra lui e Jacopetti. Imperdibile, però.
  • G.Godardi • 7/11/07 12:03
    Fotocopista - 663 interventi
    Vidi il film una decina di anni fa,lo trovai come un tentativo di far convivere il sensazionalismo dei mondo movie in un film narrativo.Lo ricordo come un film interessante ma troppo lungo da seguire fino alla fine senza sbadigliare...però le scene prese singolarmente,decontestualizzate,funzionavano.

    Cmq vorrei,e dovrei,rivederlo per pronunciarmi meglio...
  • Il Gobbo • 1/08/08 19:14
    Segretario - 762 interventi
    Interessante la presenza in sceneggiatura di Claudio Quarantotto, critico cinematografico del Borghese , dedito alla caccia di documenti sui trascorsi fascisti di molti illustri convertiti con lo stesso zelo con cui Wiesenthal ricercava le ex-SS. In particolare si ricorda il suo Il cinema, la carne e il diavolo, impietosa rassegna di tonitruanti coglionerie scritte da molti rinomati (Aristarco, Antonioni, Lizzani e tanti altri) in particolare su film terrificanti presentati alla mostra di Venezia nei suoi primi anni.
  • B. Legnani • 26/01/12 10:17
    Pianificazione e progetti - 14965 interventi
    Il Gobbo ebbe a dire in CURIOSITÀ:
    Interessante la presenza in sceneggiatura di Claudio Quarantotto, critico cinematografico del Borghese , dedito alla caccia di documenti sui trascorsi fascisti di molti illustri convertiti con lo stesso zelo con cui Wiesenthal ricercava le ex-SS. In particolare si ricorda il suo Il cinema, la carne e il diavolo, impietosa rassegna di tonitruanti coglionerie scritte da molti rinomati (Aristarco, Antonioni, Lizzani e tanti altri) in particolare su film terrificanti presentati alla mostra di Venezia nei suoi primi anni.

    Dev'essere un lettura impagabile.
    Analogo, meno divertente ma significativo sul come si è figli dei propri tempi, l'articolo antisionista di Giorgio Bocca recentemente tornato sotto i riflettori.
    Ultima modifica: 26/01/12 10:41 da B. Legnani
  • B. Legnani • 26/06/14 23:10
    Pianificazione e progetti - 14965 interventi
    E' morto Herlin. Fonte: nocturno.it
  • B. Legnani • 3/03/19 19:20
    Pianificazione e progetti - 14965 interventi
    Lunedì 4 marzo, alla Casa del cinema di Roma, proiezioni di «Africa addio» e «Mondo Candido».
  • B. Legnani • 19/03/19 13:22
    Pianificazione e progetti - 14965 interventi
    Ho capito solo ora che la Viviani è la ragazza nuda nella composizione che cita "Colazione sull'erba" di Manet, a inizio film.

    A 1'49''
    https://www.youtube.com/watch?v=x7KkOWcP2iM
    Ultima modifica: 19/03/19 13:23 da B. Legnani
  • Schramm • 12/05/19 19:30
    Scrivano - 7694 interventi
    sulla travagliata gestazione del progetto, così si è espresso Giampaolo Lomi in un'intervista raccolta nel 2001 da Billi e Griner:

    «Zio Tom non era andato bene come Africa Addio e Mondo Cane, ma aveva riportato i soldi a casa. L’Euro International, malgrado il discreto successo del film, soprattutto in Giappone, non ebbe il coraggio di affrontare un’altra avventura con Jacopetti.
    Jacopetti, con uno dei suoi colpi di magia, riuscì allora ad affascinare il Dott. Spagnoli della Perugina, che si convinse a finanziare e produrre Mondo Candido a condizione che Jacopetti si fosse affidato, diciamo così, a una troupe “normale” con la quale avrebbe dovuto portare a termine l’impresa in tempi ragionevoli. Fu così che Gualtiero, si mise alla ricerca di gente del “mestiere” e pensò bene di rivolgersi a Sergio Leone per l’ennesimo consiglio. Leone, non si sa se per dispetto o in buona fede, lo mise in mano a Claudio Mancini, che aveva lavorato per lui all’epoca dei western, e a Camillo Teti.

    Iniziò così la più incredibile avventura cinematografica, con un Jacopetti da una parte che voleva girare come aveva scritto sulla sceneggiatura, con i tempi di sempre, e il produttore esecutivo Mancini, che voleva il film in 7/8 settimane al massimo. Svanirono nel nulla i sogni di girare il film al Mont Saint Michel, in Irlanda, in Turchia, etc. e poco a poco il regista si trovò stretto nella morsa di una produzione che ragionava solo in termini di riportare i soldi a casa con profitto. I tagli che furono fatti alla sceneggiatura furono enormi e quello che rimase fu girato a Caprarola, alle terme di Caracalla, sul greto del Tevere e in teatro negli studi di Rizzoli a San Giovanni e Paolo. Jacopetti si disamorò presto di quest’avventura. La produzione, che malgrado tutto non riusciva a piegarlo alle sue esigenze, fece leva su Prosperi, che prese in mano le redini della regia e terminò il film come Mancini e Teti volevano. Jacopetti andava sul set più che altro per guardare e si divertiva a riaggiustare il trucco degli attori per passare il tempo.

    Il colpo di mano segnò la fine di un’amicizia, quella tra lui e Prosperi, che aveva dato risultati eccellenti in passato. Ovviamente il film fu un tonfo pauroso e il povero Spagnoli andò praticamente fallito. Da quel giorno Prosperi e Jacopetti non si sono più parlati e si odiano tuttora.
    »
    Ultima modifica: 13/05/19 16:44 da Zender
  • B. Legnani • 12/05/19 19:48
    Pianificazione e progetti - 14965 interventi
    Schramm ebbe a dire:
    curiosità

    Da quel giorno Prosperi e Jacopetti non si sono più parlati e si odiano tuttora.


    Aggiungiamo che si videro negli Anni Duemila a Roma, ad una retrospettiva, dandosi la mano, prima dei noti contatti in ospedale, negli ultimi giorni di vita di Jacopetti.
    Ultima modifica: 13/05/19 18:48 da B. Legnani
  • Zender • 13/05/19 16:44
    Capo scrivano - 47782 interventi
    Le interviste si lasciano in discussione generale.