Discussioni su Matalo! - Film (1970)

DISCUSSIONE GENERALE

10 post
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  • B. Legnani • 27/10/12 14:49
    Pianificazione e progetti - 14959 interventi
    È morto Canevari.

    http://westernboothill.blogspot.it/2012/10/rip-cesare-canevari.html
  • Zender • 27/10/12 16:16
    Capo scrivano - 47765 interventi
    85 anni quindi. Alla fine rimane legato soprattutto a questo bizzarrissimo western che dà il nome anche a un nostro noto utente.
  • Buiomega71 • 27/10/12 16:40
    Consigliere - 25983 interventi
    Di lui mi piacque abbastanza IO,EMMANUELLE, ma anche quella bizzarria simil russeliana e completamente folle che è La principessa nuda.

    Nonchè L'ultima orgia del terzo reich, sicuramente uno dei migliori del "famigerato" de-genere.
    Ultima modifica: 27/10/12 16:47 da Buiomega71
  • Matalo! • 28/10/12 11:20
    Call center Davinotti - 614 interventi
    Oilà, mi chiuderò in lutto!!! Grazie della news, triste. Ciao carissimi
  • Il Dandi • 28/10/12 18:55
    Segretario - 1488 interventi
    Anche a me piacque molto Io, Emmanuelle e moltissimo Una jena in cassaforte, quindi conto di vedere presto anche gli altri film nominati da Buio.

    Qualcuno sa dirmi se il regista Cesare fosse imparentato col pittore Angelo Canevari?
  • B. Legnani • 28/10/12 23:20
    Pianificazione e progetti - 14959 interventi
    Il Dandi ebbe a dire:
    Anche a me piacque molto Io, Emmanuelle e moltissimo Una jena in cassaforte, quindi conto di vedere presto anche gli altri film nominati da Buio.

    Qualcuno sa dirmi se il regista Cesare fosse imparentato col pittore Angelo Canevari?


    Non lo so.
  • Buiomega71 • 28/10/12 23:36
    Consigliere - 25983 interventi
    Non saprei Dandi, però ti consiglio un book di Nocturno a lui dedicato...
  • Il Dandi • 29/10/12 09:51
    Segretario - 1488 interventi
    Grazie ad entrambi ;)
  • Buiomega71 • 14/08/13 10:25
    Consigliere - 25983 interventi
    WESTERNALIA: L'ESTATE SELVAGGIA DELLO SPAGHETTI WESTERN

    Forse, e dico forse, uno degli "spaghetti western" più astrusi, incredibili, lisergici, bizzarri, sperimentali, ermetici e innovativi mai girati

    Più che un semplice western un esperienza , qualcosa che sfugge alle regole e ai canoni tradizionali, più Carmelo Bene o Marco Ferreri che nemmeno Sergio Leone o Sergio Corbucci

    Cesare Canevari, pochissimi film nel suo carnet (io adoro, però, La Principessa Nuda), ma una furia visiva da lasciare basiti, talento e geniaccio, che muove e sperimenta la MDP nelle soggettive e nelle angolazioni più assurde, segue panoramica frenetica della traiettoria di un boomerang, omaggia Poe nella schizzata seguenza dell'altalena, con una crudele e "felliniana" Claudia Gravy che "sevizia" il povero Lou Castel con un pugnale, panoramiche insistite, quasi da film horror (il cimitero dei Benson), piani sequenza, carrellate ora lente ora impazzite (si volteggia pure a 360 gradi, con effetto mal di mare, lo stesso che attuerà anche Gaspar Noè in Irreversible, durante una sparatoria talmente incasinata e anarchica da capirci poco o nulla, ma a Canevari, l'aspetto western, sembra non interessarle minimamente).

    Dialoghi ridotti all'osso (di culto assoluto l'inizio, tra immagini fuori fuoco, musica rockeggiante e invasiva-e certe sonorità mi hanno ricordato i Goblin di Martin)-una vedova che si spara dopo che Corrado Pani (che indossa il cinturone come Joe Pilato nel Giorno Degli Zombi) l'ha baciata con ardor, come se Canevari avesse preso lezioni a Woodstock, tra una chiacchierata tra Dennis Hopper e Andy Warhol), sperimentalismo e autorialità che sfiora l'autocompiacimento.


    Canevari, poi, regala schegge gotiche baviane non indifferenti , un occhio argentiano sbarrato che appare frenetico quasi subliminalmente, con montaggio schizzato, un villaggio spettrale desolato e arso dal sole o avvolto dalla notte, che anticipa gli horror rurali a venire, carcasse di cavalli sbranati dalle iene, cavalli che impazzisco e diventano "assassini" per difendere il loro padrone (scena, questa, che meriterebbe una perenne standing ovation), stop-frame spiazzanti, che faranno poi scuola.

    Inquietanti vecchie con gli occhi di ghiaccio, pulsioni sessuali, sevizie , follie femminee e un finale beffardo quanto surreale.

    E che ci sia la cultura pop ( e fumettistica), come c'è pure in Una Jena In Cassaforte), post-sessantottina e innegabile, così come la gang che sembra più la Manson Family (i comportamenti psicotici e violenti di Antonio Salinas,così come nel look, non possono non far pensare a Charles Manson).

    Lou Castel, che più che un australiano pare più un alieno, prende mazzatte e sevizie per tutto il film, pestato con le catene al rallentatore simil Peckinpah, legato e ancora mazzulato (tanto che prenderà le sue difese il suo...cavallo!), e con terribile accetto yankee-maccheronico, si vendicherà a colpi di boomerang

    Claudia Gravy sembra la Erika Blanc di Io, Emmanuelle, silfide provocante e crudele, a volte bambina, a volte perfida ammagliatrice...

    Un arpa suonata in un contesto surreale e straniante, un altalena che cigola, Pani che annusa estasiato l'odore della polvere da sparo, una vedova che si spara, un cavallo che impazzisce, le mosche, il caldo, l'avidità e la follia...

    Chi cerca il solito "spaghetti western" rimarrà deluso, se non irritato o a prova di incazzatura, trovandosi davanti un UFO così completamente fuori dagli schemi...

    Più Jodorowsky e Godard e molto poco Leone.

    Comunque sia Canevari era un mezzo geniaccio, che smonta tutte le regole come un ragazzino dispettoso, le rimastica e le risputa, regalando pezzi di regia straordinari.

    Non ci sono santi, o lo si ama o lo si odia, prendere o lasciare...
    Ultima modifica: 14/08/13 13:35 da Buiomega71
  • Buiomega71 • 14/08/13 12:39
    Consigliere - 25983 interventi
    Curioso il manifesto del film, dove c'è Lou Castel con in mano una pistola pronto a sparare.

    Peccato che nel film non ne prenda in mano una (di pistola), ma userà solo boomerang.

    E come lui stesso dice, avrebbe bisogno di un bersaglio grande quanto una casa per poterlo colpire con un arma da fuoco.