Discussioni su Madre! - Film (2017) | Pagina 1

DISCUSSIONE GENERALE

55 post
  • Se ti va di discutere di questo film e leggi ancora solo questa scritta parti pure tu per primo: clicca su RISPONDI, scrivi e invia. Può essere che a qualcuno interessi la tua riflessione e ti risponda a sua volta (ma anche no, noi non possiamo saperlo).
  • Schramm • 21/09/17 13:14
    Scrivano - 7694 interventi
    a giudicare da questo primo commento darren sembra essersi ripreso appieno dalla debacle avvenuta dopo il micidiale requiem for a dream (peraltro è un film che aumenta di valore affrontando il libro, ai limiti del cinematograficamente rappresentabile). sintomi di una più che buona ripresa li aveva già mostrati con wrestler, ma qua pare proprio essere rientrato in carreggiata come ormai più non si sperava. attendo curioso i prossimi commenti.
    Ultima modifica: 21/09/17 13:15 da Schramm
  • Buiomega71 • 21/09/17 14:33
    Consigliere - 25998 interventi
    Uno dei film da me più attesi insieme all' INGANNO della Coppola
  • Schramm • 21/09/17 14:53
    Scrivano - 7694 interventi
    non è già uscito/in sala? il titolo è italiano...
  • Zender • 21/09/17 15:53
    Capo scrivano - 47778 interventi
    Perché esistono già i trailer del film in sala, con titolo tradotto.
  • Noncha17 • 29/09/17 01:07
    Magazziniere - 1068 interventi
    Manca nella lista "al cinema" > è uscito ieri da noi

    E, cambierei la locandina con una più "ficcante".. ;)




    Link originale
    Ultima modifica: 29/09/17 01:07 da Noncha17
  • Zender • 29/09/17 07:43
    Capo scrivano - 47778 interventi
    Poertato al cinema ma avendo la locandina da cinema italiana ovviamente ha sempre la precedenza su tutto.
  • Noncha17 • 29/09/17 14:16
    Magazziniere - 1068 interventi
    In realtà, Zender, la locandina italiana è questa:




    Link originale
  • Noncha17 • 29/09/17 14:24
    Magazziniere - 1068 interventi
    Il fatto è che fa piuttosto "schifo", artisticamente parlando..


    Comunque, ho visto che ne hanno sfornato un sacco per questo film.

    Tra cui questa:



    Oppure queste altre:








    O quella in "antitesi" con quella che consiglio io..




    In ogni caso, a parte quella italiana, tutte migliori di quella che c'è ora! :)
    Ultima modifica: 29/09/17 14:33 da Noncha17
  • Zender • 29/09/17 14:37
    Capo scrivano - 47778 interventi
    Scusa, ma chi dice che è quella, quella italiana? Non è solo quella, quella che vedi che ho messo con su scritto MADRE! è quella che ho visto al cinema, quella che hai messo te non l'ho mai vista... Come sempre non esiste una sola locandina, neanche per l'Italia. Poi son gusti, come sempre. Io quella italiana (che è poi la localizzazione della seconda che hai messo nel tuo post) la trovo nettamente più elegante (molto caravaggesca) di tutte le altre che hai messo, non direi proprio che fa schifo... La penultima è una copia di quella di Rosemary's baby tra l'altro...
  • Noncha17 • 29/09/17 14:41
    Magazziniere - 1068 interventi
    A bè, senz'altro i gusti son gusti..non si discute!

    Ma, quella "italiana" in questo caso non esiste.


    Dove lo leggi "madre!" in quella che c'è ora Zender?! O.o
  • Zender • 29/09/17 14:50
    Capo scrivano - 47778 interventi
    Devi sempre cliccare il tasto f5 Noncha, hai evidentemente un salvataggio cache pesante che ti tiene la vecchia immagine a lungo.
  • Noncha17 • 29/09/17 15:12
    Magazziniere - 1068 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Devi sempre cliccare il tasto f5 Noncha, hai evidentemente un salvataggio cache pesante che ti tiene la vecchia immagine a lungo.

    Shit! Ma l'ho fatto l'altro ieri.. :(



    EDIT: Fatto! "Ora che ho perso la vista, ci vedo di più" (cit.)

    Difatti, poi, ti volevo scrivere che: quella che avevo visto io al cinema non era quella che c'era poco fa ma, bensì, la prima postata come "altre". :)


    Comunque, solo con questo sito mi fa quello scherzo là..boh?!
    Ultima modifica: 29/09/17 15:17 da Noncha17
  • Zender • 29/09/17 18:27
    Capo scrivano - 47778 interventi
    Sì infatti, ce ne saran più d'una di locandine, come ti dicevo. Non so, noi lo facciamo perché se hai già gli elementi in cache ci mette meno a caricare, la pagina.
  • Schramm • 5/10/17 17:12
    Scrivano - 7694 interventi
    dalle cose lette e sentite in giro (social, recensioni ufficiali,impressioni di chi l'ha visto), tutte tendenti al superlativo (anche negativo) l'idea di fondo che me ne sono fatto è che il regista si sia posto come la cosa di tutta la propria filmografia. come se alla regia ci fosse seth brundle che si è divertito a teletrasportare, ibridandoli il più follemente possibile, tutti i film propri e non. o come se questi fossero ultracorpi i cui baccelli, schiudendosi, hanno originato questo film. che sembra più pari -da come se ne parla- a uno scontro di buchi neri che a un film.

    insomma, sembra di stare, facendo i debiti distinguo, a quanto fatto da zulawski col proprio cosmos.

    non sapendo (né volendolo sapere) un mezzo rigo di trama, ammesso che di trama sia pertinente parlare, a questo punto non immagino davvero cosa aspettarmi. chiedo a chi l'ha visto se quelle soprastanti sono impressioni vicine al vero, e soprattutto a quale sua fase cinematografica si avvicina di più. perché se siamo dalla parti de l'albero della vita, passo più che volentieri.
    Ultima modifica: 5/10/17 17:26 da Schramm
  • Rebis • 5/10/17 17:16
    Compilatore d’emergenza - 4419 interventi
    Lo vedo sta sera... ieri ho messo su un po' di pelo sullo stomaco con Requiem for a Dream :D
  • Thedude94 • 5/10/17 18:10
    Call center Davinotti - 19 interventi
    Schramm ebbe a dire:
    dalle cose lette e sentite in giro (social, recensioni ufficiali,impressioni di chi l'ha visto), tutte tendenti al superlativo (anche negativo) l'idea di fondo che me ne sono fatto è che il regista si sia posto come la cosa di tutta la propria filmografia. come se alla regia ci fosse seth brundle che si è divertito a teletrasportare, ibridandoli il più follemente possibile, tutti i film propri e non. o come se questi fossero ultracorpi i cui baccelli, schiudendosi, hanno originato questo film. che sembra più pari -da come se ne parla- a uno scontro di buchi neri che a un film.

    insomma, sembra di stare, facendo i debiti distinguo, a quanto fatto da zulawski col proprio cosmos.

    non sapendo (né volendolo sapere) un mezzo rigo di trama, ammesso che di trama sia pertinente parlare, a questo punto non immagino davvero cosa aspettarmi. chiedo a chi l'ha visto se quelle soprastanti sono impressioni vicine al vero, e soprattutto a quale sua fase cinematografica si avvicina di più. perché se siamo dalla parti de l'albero della vita, passo più che volentieri.


    Sull'ibridazione di generi e di film propri e non direi che le impressioni si avvicinano molto alla realtà del film; io non la trovo per nulla negativa, soprattutto per il fatto che appena si esce dalla sala si rimane un attimo sopraffatti e si riflette su vari argomenti che riguardano le diverse interpretazioni che si vogliono dare all'opera (si, perché se ne possono dare davvero tante!).

    Per il resto registicamente è molto vicino secondo me sia a the wrestler che a Il Cigno Nero, soprattutto per quanto riguarda le riprese in primissimo piano sulla Lawrence, che sembrano proprio ossessive; mentre come fase cinematografica purtroppo per te devo confessarti che sembra più vicina a The Fountain-L'albero della vita
  • Buiomega71 • 5/10/17 18:24
    Consigliere - 25998 interventi
    Thedude94 ebbe a dire:
    Schramm ebbe a dire:
    dalle cose lette e sentite in giro (social, recensioni ufficiali,impressioni di chi l'ha visto), tutte tendenti al superlativo (anche negativo) l'idea di fondo che me ne sono fatto è che il regista si sia posto come la cosa di tutta la propria filmografia. come se alla regia ci fosse seth brundle che si è divertito a teletrasportare, ibridandoli il più follemente possibile, tutti i film propri e non. o come se questi fossero ultracorpi i cui baccelli, schiudendosi, hanno originato questo film. che sembra più pari -da come se ne parla- a uno scontro di buchi neri che a un film.

    insomma, sembra di stare, facendo i debiti distinguo, a quanto fatto da zulawski col proprio cosmos.

    non sapendo (né volendolo sapere) un mezzo rigo di trama, ammesso che di trama sia pertinente parlare, a questo punto non immagino davvero cosa aspettarmi. chiedo a chi l'ha visto se quelle soprastanti sono impressioni vicine al vero, e soprattutto a quale sua fase cinematografica si avvicina di più. perché se siamo dalla parti de l'albero della vita, passo più che volentieri.


    Sull'ibridazione di generi e di film propri e non direi che le impressioni si avvicinano molto alla realtà del film; io non la trovo per nulla negativa, soprattutto per il fatto che appena si esce dalla sala si rimane un attimo sopraffatti e si riflette su vari argomenti che riguardano le diverse interpretazioni che si vogliono dare all'opera (si, perché se ne possono dare davvero tante!).

    Per il resto registicamente è molto vicino secondo me sia a the wrestler che a Il Cigno Nero, soprattutto per quanto riguarda le riprese in primissimo piano sulla Lawrence, che sembrano proprio ossessive; mentre come fase cinematografica purtroppo per te devo confessarti che sembra più vicina a The Fountain-L'albero della vita


    Come si suol dire " piatto ricco ( e prelibato) mi ci ficco

    Non solo MADRE è uno dei film che attendo con ansia esca in BR ( insieme all' ultima Coppola e all' ultimo " Faccia di pelle") , ma e stato proprio L' ALBERO DELLA VITA a iniziarmi ai piaceri aronofskiani

    Film straordinario e di rara suggestione che stimola cuore e encefalo come pochi
    Ultima modifica: 5/10/17 19:07 da Buiomega71
  • Rambo90 • 6/10/17 03:32
    Pianificazione e progetti - 436 interventi
    Schramm ebbe a dire:
    dalle cose lette e sentite in giro (social, recensioni ufficiali,impressioni di chi l'ha visto), tutte tendenti al superlativo (anche negativo) l'idea di fondo che me ne sono fatto è che il regista si sia posto come la cosa di tutta la propria filmografia. come se alla regia ci fosse seth brundle che si è divertito a teletrasportare, ibridandoli il più follemente possibile, tutti i film propri e non. o come se questi fossero ultracorpi i cui baccelli, schiudendosi, hanno originato questo film. che sembra più pari -da come se ne parla- a uno scontro di buchi neri che a un film.

    insomma, sembra di stare, facendo i debiti distinguo, a quanto fatto da zulawski col proprio cosmos.

    non sapendo (né volendolo sapere) un mezzo rigo di trama, ammesso che di trama sia pertinente parlare, a questo punto non immagino davvero cosa aspettarmi. chiedo a chi l'ha visto se quelle soprastanti sono impressioni vicine al vero, e soprattutto a quale sua fase cinematografica si avvicina di più. perché se siamo dalla parti de l'albero della vita, passo più che volentieri.


    Forse dalle parti del cigno nero. La primissima impressione appena finito è stata "che boiata", poi sono passato al pensiero o è una boiata o un capolavoro... e non capivo ancora cosa fosse... alla fine ho capito che la verità sta nel mezzo pur essendo di fondo geniale. Geniale e scopiazzato da un vecchio Polanski.
  • Deepred89 • 6/10/17 11:53
    Comunicazione esterna - 1601 interventi
    Schramm ebbe a dire:
    dalle cose lette e sentite in giro (social, recensioni ufficiali,impressioni di chi l'ha visto), tutte tendenti al superlativo (anche negativo) l'idea di fondo che me ne sono fatto è che il regista si sia posto come la cosa di tutta la propria filmografia. come se alla regia ci fosse seth brundle che si è divertito a teletrasportare, ibridandoli il più follemente possibile, tutti i film propri e non. o come se questi fossero ultracorpi i cui baccelli, schiudendosi, hanno originato questo film. che sembra più pari -da come se ne parla- a uno scontro di buchi neri che a un film.

    insomma, sembra di stare, facendo i debiti distinguo, a quanto fatto da zulawski col proprio cosmos.

    non sapendo (né volendolo sapere) un mezzo rigo di trama, ammesso che di trama sia pertinente parlare, a questo punto non immagino davvero cosa aspettarmi. chiedo a chi l'ha visto se quelle soprastanti sono impressioni vicine al vero, e soprattutto a quale sua fase cinematografica si avvicina di più. perché se siamo dalla parti de l'albero della vita, passo più che volentieri.



    Non ho visto L'alberto della vita, ma non ho notato particolari affinità con gli Aronofsky precedenti (se non qualcosa del cigno nero), regia con abuso di primi piani con finalità claustrofobiche a parte. Fatte queste premesse, ho considerato - come sempre - il film come una cosa a sé stante, senza pensare a chi l'ha firmato, ma se da una parte la stazza autoriale di un regista non influenzerà mai un mio giudizio, dall'altra non posso che gioire quando essa finisce per influenzare il regista stesso portandolo a infischiarsene meravigliosamente dei concetti di limite e di ridicolo.

    Come con gran parte dei film di cui leggo "o li ami o li odi", il mio giudizio si situa abbastanza nel mezzo, ma mentre in certi film amati/odiati (come i Lynch più surreali) sono rimasto mediamente soddisfatto ma visceralmente indifferente, qui ho trovato del buon potenziale dionisiaco, della follia autentica tipica dei film sfuggiti al controllo del proprio autore (calderone in cui butto Antichrist, La cura dal benessere, Joan Lui e Notturno con grida, giusto per citare i primi che mi vengono in mente).

    Come in molti film di questo genere, l'urgenza di veicolare un messaggio distoglie l'attenzione dell'autore da ciò che il film effettivamente mostra. La sostanza è straniante e per questo imperdibile: un primo tempo che sembra una versione horror dell'episodio con Marty Feldman di 40 gradi all'ombra del lenzuolo (lei vuole solo starsene tranquilla, ma un tipo con una faccia strana le entra in casa rovinandole la vita), un secondo tempo che pare una versione horror dei comici con home-invasion festaiola come Project X o ancor meglio Panarea di Pipolo (dove un giovane si ritrova la casa assediata e devastata). Con materiale di tal caratura preferisco fregarmene del messaggio e gettarmi a capofitto in questo splendido territorio fatto di delirio e incertezza. Si puntava all'autorialità estrema, si ottiene un lavoro che oleazza di bis fuori controllo, con tutta l'equipe di attoroni sgrassata da tutta la nauseabonda patina da notte degli Oscar. Di certo non erano le intenzioni del buon Danner, ma tanto meglio! Riprendendo un noto testo lynchano, un regista che si perde è meraviglioso.
  • Rebis • 6/10/17 13:35
    Compilatore d’emergenza - 4419 interventi
    Schramm ebbe a dire:
    dalle cose lette e sentite in giro (social, recensioni ufficiali,impressioni di chi l'ha visto), tutte tendenti al superlativo (anche negativo) l'idea di fondo che me ne sono fatto è che il regista si sia posto come la cosa di tutta la propria filmografia. come se alla regia ci fosse seth brundle che si è divertito a teletrasportare, ibridandoli il più follemente possibile, tutti i film propri e non. o come se questi fossero ultracorpi i cui baccelli, schiudendosi, hanno originato questo film. che sembra più pari -da come se ne parla- a uno scontro di buchi neri che a un film.

    insomma, sembra di stare, facendo i debiti distinguo, a quanto fatto da zulawski col proprio cosmos.

    non sapendo (né volendolo sapere) un mezzo rigo di trama, ammesso che di trama sia pertinente parlare, a questo punto non immagino davvero cosa aspettarmi. chiedo a chi l'ha visto se quelle soprastanti sono impressioni vicine al vero, e soprattutto a quale sua fase cinematografica si avvicina di più. perché se siamo dalla parti de l'albero della vita, passo più che volentieri.


    Di Aronofsky mi mancano The Fountain e Noah, quindi non saprei dire esattamente da che parte sta nella sua filmografia: sicuramente lontano dall'affondo nella materia umana di The Wrestler e Requiem, con un'impellenza di trascendersi in una dimensione allegorica e metafisica che ricorda Pi greco, ma senza autoreferenzialità esoteriche. E' un film diretto, frontale, quasi didascalico nella sua rotondità di senso, e chi lo trova ermetico è solo per pigrizia interpretativa o perché scansa il dialogo continuamente rilanciato dall'autore chidendo pegno all'horror (genere a cui non appartiene). L'ho trovato molto bello, seppur slabrato, rutillante, con vertici geniali che sfuggono all'intezionalità. Concordo con buona parte di quanto Deep scrive nella sua bellissima analisi, però credo che lo spazio per questa inconsapevolezza creativa sia stato pervisto a monte dal regista: "fin qui controllo la messa in scena al millimetro, oltre non giudico ciò che farò, ma mi limiterò a farlo". Non mi è parsa una summa d'autore ma piuttosto un rigurgito sul contemporaneo, l'esito misantropico di un disincanto, che se ne frega dei perimetri, dei canoni per riversare nello schermo un magma incandescente che livella cinicamente il sublime e il trash, i sistemi massimi e infimi. E c'è molta più autoironia in questo di quanto non gli si voglia riconoscere.
    Ultima modifica: 11/10/17 11:07 da Rebis