Vai alla scheda Sei nel forum Discussioni di

Discussioni su Led Zeppelin - Celebration day - Film (2012)

  • TITOLO INSERITO IL GIORNO 23/10/12 DAL BENEMERITO COTOLA
  • Clicca sul nome dei commentatori per leggere la loro dissertazione ( vale mezzo pallino)
  • Davvero notevole!:
    Cotola, Nando
  • Quello che si dice un buon film:
    Paulaster
  • Mediocre, ma con un suo perché:
    Samuel1979, Piero68

DISCUSSIONE GENERALE

14 post
  • Se ti va di discutere di questo film e leggi ancora solo questa scritta parti pure tu per primo: clicca su RISPONDI, scrivi e invia. Può essere che a qualcuno interessi la tua riflessione e ti risponda a sua volta (ma anche no, noi non possiamo saperlo).
  • Zender • 29/10/12 08:32
    Capo scrivano - 49207 interventi
    Samuel1979 ebbe a dire:
    La scaletta è questa:

    "Good Times, Bad Times"
    "Ramble On"
    "Black Dog"
    "In My Time of Dying"
    "For Your Life"
    "Trampled Under Foot"
    "Nobody's Fault But Mine"
    "No Quarter"
    "Since I've Been Lovin' You"
    "Dazed and Confused"
    "Stairway To Heaven" (per me la peggiore versione mai eseguita)
    "The Song Remains the Same"
    "Misty Mountain Hop"
    "Kashmir"

    Encore:
    "Whole Lotta Love"
    "Rock and Roll"

    Come mai la peggiore, Samuel? Io non ho ancora visto il film, ma la valutazione dipende dalla voce di Plant? Certo la scaletta fa paura, pur se mancano cose tipo Immigrant song, Moby Dick (ovvio)...
  • Samuel1979 • 29/10/12 19:02
    Addetto riparazione hardware - 4630 interventi
    Allora, premetto di essere un grande fan dei "vecchi" Led Zeppelin, ed avrò ascoltato almeno una dozzina di bootleg dei Led, mi riferivo alla prestazione di Page:

    Ho ascoltato bene i brani Plant è sempre bravo, cosi come Jones e Bonham, comunque e' un pensiero già espresso nel mio commento: Non che io valuti un chitarrista per il suo lato tecnico, ma Page ormai non è in grado più di suonare i suoi pezzi. A volte addirittura sbaglia le note più elementari. Più in particolare se prendo come esempio Dazed and Confused il celebre chitarrista per evitare di eseguire la sua parte da solista, dopo la parte cantata di Plant, inizia ad usare l'archetto per fare un pò di spettacolo, ed il brano perde tanto.

    In Stairway to Heaven Page, togliendo l'arpeggio, è completamente assente nella sua parte solista c(he lo ha reso celebre), ed esegue un fraseggio orribile, (non parlo di velocità, ma almeno la pulizia e l'intensità metticela, dovresti conoscerla a memoria!)

    Capisco che ha una certa età e le articolazioni non sono più le stesse,, ma ad esser sincero questa involuzione è già da 25 anni (e forse più) che è molto evidente; anzi ad esser più critico, gli ultimi concerti dei Led Zeppelin, mi riferisco ad esempio al tour europeo dei Led del 1980, lasciavano molto a desiderare per la scarsa prestazione di Jimmy.

    La mia è comunque un'opinione condivisa da molti fan dei Led Z.

    Preferisco ricordarlo nel suo periodo migliore.
    Ultima modifica: 29/10/12 19:04 da Samuel1979
  • Zender • 29/10/12 19:15
    Capo scrivano - 49207 interventi
    Sì, avevo letto il commento, è che Stairway to heaven mi sembra il pezzo dove più è in evidenza è la voce, e avendo tu segnalato quello in particolare credevo appunto ti riferissi a Plant.
    L'archetto in Dazed and confused è un classico fin dai primi Led però, mi sarei stupito se non l'avesse sfoggiato.

    In verità Page ha fatto ben poco nel post Zeppelin (anche se il disco Coverdale/Page non mi era dispiaciuto), e anche Plant non ha certo entusiasmato da solista. Bonham è morto e Jones pure lui non ha fatto granché. Diciamo che hanno chiuso la carriera quando era giusto farlo, a prescindere da Bonham.
  • Samuel1979 • 29/10/12 20:07
    Addetto riparazione hardware - 4630 interventi
    Si ma solo l'uso dell'archetto per me cela delle lacune notevoli, è stata importante anche la sua parte solista in questo brano.

    Plant da solista a livello vocale non è affatto calato, ed è comunque vero che i suoi album non sono il massimo. Comunque aveva nel suo gruppo il chitarrista Robbie Blunt che per me avrebbe potuto sostituire Page nei concerti Post 1980.


    Anche a me non dispiace Coverdale/Page,in effetti ci sono un paio di pezzi niente male, "Take me for a little while", e "Over now" per fare un esempio.


    L'ultimo sussulto di Page con i Led è per me Fool in the Rain dove esegue un bel fraseggio,, per il resto..meglio lasciar perdere

    Dimenticavo!!! anche con i Firm di Paul Rodgers, Page si mantiene su livelli bassi.
    Ultima modifica: 29/10/12 20:08 da Samuel1979
  • Piero68 • 2/05/17 10:55
    Contratto a progetto - 245 interventi
    Caro Samuel, da classe 68 quale sono e da ascoltatore ed estimatore dei Led della prima ora (li ascoltavo già a 6-7 anni grazie ai dischi di mio fratello maggiore) trovo finalmente qualcuno con cui essere assolutamente d'accordo per le valutazioni fatte sulla band.
    Il vero problema infatti non è mai stato sostituire John Bonham, sicuramente bravo batterista e dotato di quel pizzico di follia che spesso si tramuta in genialità (la sua Moby Dick suonata anche a mani nude rimane sempre un pezzo di storia dell'Hard rock) ma cmq batterista assolutamente sostituibile in qualsiasi momento. Il vero problema è stato sempre Page, chitarrista tutto sommato non eccelso, sempre poco pulito nei suoi assoli e sempre legato a tecniche vecchie che non ha mai voluto (o saputo) implementare con gli anni. In periodi in cui gente come Steve Vai o Satriani o tanti altri (lo stesso Eddie Van Halen quasi suo coevo) hanno riscritto le frontiere della chitarra e di alcune tecniche, che Page si ripresenti sul palco sempre con quel suo archetto di violino in Dazed and Confused è quanto meno anacronistico.
    Vederlo poi con una maschera di lifting cadente (segno di un uomo che non accetta la realtà degli anni) ed andare in affanno dopo ogni riff, proposto e riproposto sempre uguale anche dopo 40 anni e sempre con le stesse "sporcature" delinea, sul palco, la figura di un professionista arrogante e tracotante che ha preferito perdere gli anni migliori a seguire pratiche quanto meno discutibili (seguire ad esempio gli insegnamenti di Aleister Crowley), scegliendo così di campare di rendita in un mondo musicale dove nemmeno un Hendrix se lo sarebbe potuto permettere.
    Come già detto nel commento salvo solo John Paul Jones a quanto pare l'unico del gruppo ad aver accettato le realtà della vita nonchè onesto professionista, ancorchè l'unico a saper ancora ricreare un atmosfera magica con il suo piano in No quarter.
    Ultima modifica: 2/05/17 11:02 da Piero68
  • Kanon • 2/05/17 14:55
    Fotocopista - 840 interventi
    L'argomento è da Davibook però mi limito a dire che non sono d'accordo con quel che scrivi Piero68. Fortunatamente non è la tecnica l'unico metro di giudizio possibile.
  • Samuel1979 • 2/05/17 15:33
    Addetto riparazione hardware - 4630 interventi
    Beh io li ho conosciuti nel 94...avevo 15 anni, e penso di averli ascoltati per un decennio assiduamente non solo in studio, ma anche nei vari bootleg. Page è stato un buon chitarrista nel periodo 1969 - 1973,, poi si è un pò perso. Ascoltarlo dal vivo nel periodo che va dal 1977 al 1980 mi ha avvilito parecchio. Sicuramente è stato un notevole arrangiatore questo devo ammetterlo. Rimane tuttavia uno dei miei idoli, insieme a Jimi, Rory Gallagher, Duane Allman, e tantissimi altri. Si Satriani e Van Halen sono successivi,,anche se di poco,, è disponevano di una tecnica nettamente superiore. Tuttavia a livello di improvvisazione il Page del 1973 era ( per me), un passo avanti rispetto a questi due citati.
  • Piero68 • 3/05/17 11:51
    Contratto a progetto - 245 interventi
    Raga, non dico mica che Page era l'ultimo arrivato. Dico che nel tempo è rimasto sempre lo stesso chitarrista, con non molta tecnica e poca voglia di progredire.
    Anche a me dava emozioni negli anni 70 ed era considerato un innovatore. Ma poi si è adagiato sugli allori, ed oggi è davvero quasi inguardabile.
    Il problema delle svisate lo ha sempre avuto. Non sono quasi mai riuscito a sentirne una (nemmeno in studio) dove le scale gli siano uscite pulite pulite dalla prima all'ultima nota.
    Per fare un parallelo semplice, Ritchie Blackmore all'epoca viaggiava già su altri binari.
    Poi, ripeto, The song remains the same è un piccolo capolavoro così come il IV vol. (quello di fatto senza nome che contiene brani come Rock'n'Roll o Stairway to heaven o Black dog). Anche il secondo mi faceva impazzire. E Whole Lotta Love (rigorosamente dal vivo) e Immigrant song sono ancora oggi due dei miei pezzi preferiti di sempre tra tutto l'hard rock
  • Piero68 • 3/05/17 11:52
    Contratto a progetto - 245 interventi
    Kanon ebbe a dire:
    L'argomento è da Davibook però mi limito a dire che non sono d'accordo con quel che scrivi Piero68. Fortunatamente non è la tecnica l'unico metro di giudizio possibile.

    Non per polemica, ma se levi la tecnica ad un chitarrista cosa gli rimane?
  • Samuel1979 • 3/05/17 12:35
    Addetto riparazione hardware - 4630 interventi
    Su Blackmore ti do ragione ( anche se certe cose le faceva Hendrix prima di lui)...; La tecnica conta fino a un certo punto, prendi ad esempio Leslie West dei Mountain, non erq un fenomeno però è um chitarrista che sarà ricordato per una certa predisposizione a creare Riff ben fatti.
    Il discorso è lungo e complesso
  • Piero68 • 3/05/17 12:57
    Contratto a progetto - 245 interventi
    Samuel1979 ebbe a dire:
    Su Blackmore ti do ragione ( anche se certe cose le faceva Hendrix prima di lui)...; La tecnica conta fino a un certo punto, prendi ad esempio Leslie West dei Mountain, non erq un fenomeno però è um chitarrista che sarà ricordato per una certa predisposizione a creare Riff ben fatti.
    Il discorso è lungo e complesso


    Bello parlare di musica su un sito che si occupa di cinema :))

    Cmq hai ragione. Il discorso è complesso. Anche perchè, per me, la tecnica è l'insieme stesso di tutte le qualità di un chitarrista. Non solo saper eseguire del tapping o del blending o comunque sia chiamata una tecnica in senso stretto.
    Per me la tecnica di un chitarrista è la capacità di saper eseguire le varie tecniche in senso stretto.
    Angus Young ad esempio (AC/DC), universalmente noto per non essere certo tra i top guitarists, mi ha sempre dato tantissime emozioni perchè la sua "tecnica" reale era quella di entrare in totale simbiosi con la sua Gibson "Diavoletto". Lui e la chitarra (Vedere Let there be rock) diventavano una sorta di corpo unico. Eppure parlando di tecniche in senso stretto non era questo granchè. Sparava il volume della chitarra al massimo e suonava utilizzando solo la mano sulla tastiera, ricorrendo raramente al plettro (parlo degli anni 70-80).
    Quando ho parlato di Vai o Van Halen l'ho fatto perchè questi sono chitarristi che hanno inventato delle vere e proprie tecniche nuove.
    Come del resto gente come Mark Knopfler, se vogliamo cambiare genere o David Gilmour
    Ultima modifica: 3/05/17 12:59 da Piero68
  • Zender • 3/05/17 13:57
    Capo scrivano - 49207 interventi
    Sì infatti, non esuliamo troppo. Va benissimo parlare un po' del film e un po' degli Zeppelin, però poi se si vuol continuare uscendo dal tema del film si va su davibook.
  • Piero68 • 3/05/17 14:17
    Contratto a progetto - 245 interventi
    Ah!! Apprendo solo adesso dell'esistenza di davibook! Grave lacuna la mia :)
  • Zender • 3/05/17 18:42
    Capo scrivano - 49207 interventi
    Ammazza Piero... meglio tardi che mai. Anzi se lì vuoi parlare di Zeppelin ne discuto volentieri :)
    Ultima modifica: 3/05/17 18:43 da Zender