Discussioni su Laure - Film (1975)

  • TITOLO INSERITO IL GIORNO 24/02/07 DAL BENEMERITO B. LEGNANI
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  • Non male, dopotutto:
    Homesick, Daidae
  • Mediocre, ma con un suo perché:
    Alexpi94, Buiomega71
  • Scarso, ma qualcosina da salvare c’è:
    Faggi
  • Gravemente insufficiente!:
    B. Legnani

DISCUSSIONE GENERALE

  • Se ti va di discutere di questo film e leggi ancora solo questa scritta parti pure tu per primo: clicca su RISPONDI, scrivi e invia. Può essere che a qualcuno interessi la tua riflessione e ti risponda a sua volta (ma anche no, noi non possiamo saperlo).
  • Undying • 22/05/09 18:30
    Risorse umane - 7574 interventi
    Imdb ripartisce la regia coinvolgendo anche l'interessante Ovidio G. Assonitis.
    Cosa probabilmente vera, essendo accreditato anche Roberto D'Ettorre Piazzoli quale operatore cinematografico.
    Il cast è pressoché identico all'altrettanto "arsanesco" La fine dell'innocenza, diretto da Massimo Dallamano lo stesso anno.

    Conosciuto anche come Laura e/o Forever Emmanuelle, meglio tradisce, con quest'ultimo titolo, la paternità (maternità?) di sceneggiatura, attribuita ad Emmanuelle Arsan.

    Ultima modifica: 13/07/09 07:08 da Undying
  • Matalo! • 1/09/09 15:01
    Call center Davinotti - 614 interventi
    scusate
    non ho mai visto questo film ma ieri sera su Stracult il produttore Assonitis ha confermato che il regista resta Anonimo, come firmato nei titoli del film e non ha confermato la regia dell'Arsan
    Quindi la dicitura di regista corretta è "ANONIMO" e magari si può mettere tra parentesi Emmanuelle Arsan con punto di domanda.
    Se sapete qualcosa più di me e di Assonitis sul film fatemelo sapere he so curioso ;-)
  • Undying • 1/09/09 15:04
    Risorse umane - 7574 interventi
    Quel momento di Stracult non è stato chiarificatore, in effetti.
    Qualcuno il film lo deve avere diretto e Assonitis sicuramente conosce quel qualcuno.
    Poteva pure farne il nome ...

    In un precedente contesto Assonitis ha detto che la regia è stata realizzata da Louis Jacques Arsan, marito di Emmanuelle.

    A questo punto il regista potrebbe essere o Louis Jacques Arsan o Roberto D'Ettorre Piazzoli... ma non lo sappiamo.

    Un enigma, insomma.
    Ultima modifica: 1/09/09 15:13 da Undying
  • Matalo! • 1/09/09 16:31
    Call center Davinotti - 614 interventi
    assonitis ha mantenuto il più assoluto riserbo sulla regia
  • Zender • 12/08/10 09:40
    Capo scrivano - 47726 interventi
    Ehi, l'avevo fatto R.f.e. Ho cancellato il tuo post apposta. Li cancello solo quando eseguo.
  • Buiomega71 • 8/12/12 14:00
    Consigliere - 25934 interventi
    Zender, sul book di Nocturno dedicato a Assonitis, egli stesso ammette di aver diretto in gran parte il film (e di averlo co-scritto con lo pseudonimo di Sonia Molteni(!))

    Se sei d'accordo, metterei Assonitis nei credit di regia (magari con la dicitura N.C.)
    Ultima modifica: 8/12/12 14:01 da Buiomega71
  • R.f.e. • 8/12/12 14:34
    Fotocopista - 826 interventi
    Mi spiace contraddirti, BuioOmega, ma non è esatto. Ho il book di Nocturno a cui tu ti riferisci e lui ammette di aver lavorato alla sceneggiatura ma NON di averlo diretto. Dice pure che non si è mai recato sui luoghi delle riprese, come diavolo avrebbe potuto dirigerne "gran parte", scusa? NON ha mai ammesso di averlo diretto e varie fonti propenderebbero piuttosto per una regia congiunta Louis-Jacques Rollet-Andriane (il marito di Emmanuelle Arsan) e Roberto D'Ettorre Piazzoli (quest'ultimo ha ammesso d'averlo codiretto insieme a Rollet-Andrane e non insieme a Assonitis, eventualità quest'ultima che invece Piazzoli ha negato più volte).

    Ecco la frase incriminata:

    D:
    Anche in questo caso in sceneggiatura risulta Sonia Molteni: il che significa che hai messo mano anche tu alla sceneggiatura...

    R:
    Sì, qualcosa l'ho fatto anch'io... Sai, Louis-Jacques aveva scritto la sceneggiatura per un film che doveva durare cinque ore...


    Poi, se tu vuoi capire che abbia fatto anche la regia... Ma non mi sembra volesse dire quello.
    Ultima modifica: 8/12/12 15:14 da R.f.e.
  • Buiomega71 • 8/12/12 14:48
    Consigliere - 25934 interventi
    Vai a leggere cosa scrive Manlio Gomarasca a pag.50 del Book, sulla recensione di Laure (Assonitis confeziona,come sempre, con rigore,classe,e grande professionalità e non sfigura di fronte ai colleghi francesi)

    Se non lo ha diretto lui, perchè scrivere ciò allora?

    Comunque sia, di sicuro, non lo ha diretto la Arsan, perchè tecnicamente e ineccepibile, e se questo film lo ha diretto Emanuelle, io sono John "Wayne" Gacy!
    Ultima modifica: 8/12/12 14:48 da Buiomega71
  • R.f.e. • 8/12/12 14:53
    Fotocopista - 826 interventi
    Manlio è uno come tutti noi, non è Dio in terra. Non mi interessa quello che dice Manlio, non è "cassazione". Io mi affido alle innumerevoli interviste di attori e tecnici che lo hanno negato e continuano a negarlo. Lo nega anche Assonitis. Perchè mai dovrebbe farlo se lo avesse diretto, considerando che è diventato un piccolo cult ? Perché mai siete tutti fissati che l'abbia diretto lui ? Per favore, dai, non mettiamola sul "io ho riconosciuto il suo stile", perché, senza offesa per te, ma sarebbe un pochino ridicolo, non credi?

    Comunque siamo d'accordo che non l'ha diretto Emmanuelle! Ma certo.

    Ti riporto quanto ho scritto io nella scheda che feci per Wikipedia su LAURE (e sono ancora convinto che le cose siano andate così):

    Dunque la “misteriosa” regia di questo film va attribuita a Louis-Jacques Rollet-Andriane in tandem con il direttore della fotografia Roberto D'Ettorre Piazzoli (quest'ultimo supportato dall'aiuto regista Peter Sheperd). A fine lavorazione però, Rollet-Andriane non fu soddisfatto del risultato e disconobbe il film, ma per Assonitis non vi fu alcun problema per sostituire il suo nome con la dicitura “Anonimo”. Quanto ad Assonitis stesso, egli non diresse il film («non sono mai andato nelle Filippine mentre lo giravano»): collaborò soltanto alla sceneggiatura.
    Ultima modifica: 8/12/12 15:12 da R.f.e.
  • Buiomega71 • 8/12/12 15:27
    Consigliere - 25934 interventi
    Magari ridicolo per te, non certo per me.

    Ho smesso di leggere interviste a "adetti ai lavori" proprio perchè "inaffidabili"

    Esempio, se leggo quelle fatte a Dardano Sachetti mi metto le mani nei capelli che non ho (sembra che i meriti siano tutti suoi), quindi non e nemmeno vangelo quello che dicono loro!

    Lo stile e di Assonitis, quindi , per me, lo ha diretto Assonitis

    Poi, Gomarasca ne pubblica l'intervista completa e poi scrive così sulla recensione?

    Controsenso piuttosto palese non trovi????

    Gomarasca non sarà dio in terra, ma nemmeno gli altri lo sono (sottoscritto compreso)

    Poi, francamente, R.f.e. mi duolerebbe discutere con te, tu fosti uno dei pochi utenti che mi fecero i coplimenti appena entrai nel mondo davinottiano (avevi ancora l'avatar di Pierce Brosnan 007)

    Indi per cui (pur rivendicando che Laure, per me, e diretto da sir Assonitis) mi risulta difficile fare inutili diattribe.
    Ultima modifica: 8/12/12 16:34 da Buiomega71
  • B. Legnani • 8/12/12 17:25
    Pianificazione e progetti - 14946 interventi
    Buio, scusa se m'intrometto, ma ho riletto l'intervista e Assonitis nega sia direttamente sia indirettamente di averlo diretto.
    Dice che l'hanno diretto inizialmente Louis-Jacques Rollet-Andriane e poi il direttore della fotografia Roberto D'Ettorre Piazzoli.
    Assonitis nega pure di essere mai andato nelle Filippine e di avere fatto tutto da Roma, dal licenzaimento della Lovelace al reclutamento della Starck.
  • Zender • 8/12/12 18:08
    Capo scrivano - 47726 interventi
    Detto questo, Buio, mi pare che Buono abbia spiegato la cosa
  • Caesars • 24/09/18 10:01
    Scrivano - 16800 interventi
    Scusa Zender, ma ritorno sulla questione regia. Secondo Imdb come registi (n.c.) figurano anche Roberto D'Ettorre Piazzoli e Louis-Jacques Rollet-Andriane (non so se qui c'entra la mano del buon Buono, visto che aveva segnalato la cosa qui qualche annetto fa...).
  • Zender • 24/09/18 14:07
    Capo scrivano - 47726 interventi
    Mah mi pare che qui la questione regia sia ancora oggetto di discussione. Bisognerebbe vedere da dove han preso loro...
  • B. Legnani • 24/09/18 14:26
    Pianificazione e progetti - 14946 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Mah mi pare che qui la questione regia sia ancora oggetto di discussione. Bisognerebbe vedere da dove han preso loro...

    Direi che se non è attendibile Assonitis, chi può esserlo?
  • Zender • 24/09/18 17:09
    Capo scrivano - 47726 interventi
    Ok, messi nelle note (troppo lunghi per il campo regia).
  • B. Legnani • 24/09/18 21:52
    Pianificazione e progetti - 14946 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Ok, messi nelle note (troppo lunghi per il campo regia).

    Nel film, in regìa, si legge Anonimo, in italiano, non in lingua estera.
    Visto anche che scriviamo Sconosciuto per le regia non chiare, e non Unknown o Inconnu, metterei Anonimo, come nei titoli di testa.
  • Buiomega71 • 12/08/21 10:21
    Consigliere - 25934 interventi
    Rassegna estiva
    EsoticaErotica
    Un'estate al tropico dei sensi
     

    Al di là della vera o presunta paternità del film (se la Arsan lo ha diretto io sono Charles Manson) di cui se ne danno testimonianze dirette sul book di Nocturno dedicato a Assonitis, questa fotocopia (nemmeno troppo sbiadita) dell'Emmanuelle jaeckiniano vive, almeno nel primo tempo, di suggestioni visive esoticheggianti davvero notevoli (a tal proposito bellissima la scena dell'arrivo sull'isola dell'imbarcazione che trasporta Laure e compagnia, con gli indigeni che gli accolgono con fiaccole lungo le rive, al tramontar del sole), tra fascinosa fotografia flou (del grandissimo Piazzoli) e l'orecchiabile ost micalizziana.

    L'inizio sul trenino da strada, tra palme e vista sul mare, sembra preludere al folklore turistico della Solana Beach Tentacoli, per poi sostarsi in un auditorium dove la Belle (novella Emmanuelle di una bellezza quasi irreale) è "vittima" di un cunninlingus lesbo che , come giustamente sottolinea il Buono nel suo commento, anticipa quello più ludico del primo Scuola di polizia, con close up finale sulla bocca spalancata di Laure/Belle al culmine dell'orgasmo.

    L'atmosfera magica da mille e una notte si sposta in una villa, dove la Belle nuota in una piscina in notturna (che sembra l'antitesi di quella marina con la Boccardo ghermita dalla piovra in Tentacoli), prima di abbandonarsi tra le braccia di Cliver.

    Il taglio da fumettone erotizzante, almeno nella prima parte, continua tra amore libero e Cliver che si compiace di dare in pasto a chiunque la sua Laure, che va in giro senza mutandine mostrando il pelo a tutti (cultissima la scena della partita di tennis, dove Cliver zooma con la sua telecamerina alla Occhio selvaggio sulle intimità della Belle, scoprendo che sotto il gonnellino niente), incuriosendo anche una ragazzina in un negozio di oggestitica locale. E il culto dell'amore senza gelosie continua tra case trasportabili/galleggianti, fino al momento più bizzarro del film, il travestito che pilota l'elicottero sopra i grattacieli di Manila e ama fare all'amore in volo inserendo il pilota automatico (sarà un reflusso puramente capzioso, ma mi è venuto in mente Stridulum. E a proposito di Stridulum, c'è pure un miserello attacco di pennuti ai danni della guida guardona sull'isola).

    Alcune scelte di regia non banali, che pare rimandino alla teoria della visione profetizzata da Michael Powell nell'Occhio che uccide (gli amplessi sembrano troncati sul nascere e noi, da spettatori voyeuristici non è concesso nulla, in realtà verranno riprodotti sullo schermo di una piccola sala di montaggio, mentre Cliver a la Belle amoreggiano, e sul video appare quello che ci era stato negato in precedenza: la Belle che copula con due omoni barbuti nella piscina della villa, sull'elicottero con il travestito che maneggia Milagros-la sua amante filippina- e la Belle che le monta sopra per poi prodigarsi in una fellatio, e ancora la Belle in un focoso congiungimento carnale con un indigeno), quasi un film nel film, in un cortocircuito metacinematografico non poi così banale.

    La Belle si spoglia senza problemi, mentre la Arsan (terribile come attrice) si abbandona ai piaceri di saffo con la legnosa Starck (la moglie di Guerrini), suggellando la passione tra le due con la lingua della Arsan che guizza nell'orecchio della Starck, carezze, slinguate e statuari nudi integrali.

    Nel secondo tempo, purtroppo, inoltrandosi nella giungla alla ricerca della tribù dei Mara (che vengono citati per quasi tutto il film praticamente) il film si affloscia e perde il suo fascino, tra tremendi dialoghi filosofici da quattro soldi, escursioni e nuotate, tanto che sembra di assistere ad un Cannibal Holocaust senza efferatezze.

    Finalone con la comparsa della tribù come di prassi in questo genere di film, la Belle che si accoppia orgiasticamente con alcuni membri dell'etnia Mara (una via di mezzo, candidamente soft, tra Emanuelle nera e una scena simile che verrà in Antichrist) e che se ne esce libera e trasformata, pittata ben prima della Janet Agren di Mangiati vivi e seguendo le orme della Margaret Nolan di Agente 007 missione Goldfinger. Chiusa sulla solita frasona filosofeggiante che lascia il tempo che trova.

    Una svolta "adventure" fiacca e convenzionale che mina le buone intenzioni, di un esotico/erotico che è la quintessenza delle teorie arsaniane, ammantato da attimi visivi suggestivi e da un primo tempo seducente e ammaliante (anche se non c'è poi tutto stò gran trombare, in linea con il soft tenue dell'epoca) con una Belle sbarazzina che però non ha l'intensità che aveva (o che avrà) in Velluto nero

    Un pò parco il gineceo, con la sola Belle a farla da padrona (la Arsan oltre che terribile come attrice e , francamente, anche poco attraente, tanto che il transex di Pierre Haudebourg è molto più bello).

    Cultissimo il momento della doccia in coppia tra Cliver e la Arsan (tutti e due immortalati in nudi integrali) con lui che filosofeggia e lei che si insapona la patatona.

    Per l'irreversibile feticismo del sottocritto le zeppe indossate dalla Belle sono già un must, e quando Cliver glie le sfila si arriva all'apoteosi (nemmeno un annusatina o assaggino? Ignobile!)

    Assonitis o non Assonitis, in alcuni frangenti cova sotto una regia raffinata e estetizzante.

    La vhs della Video Ciak  dovrebbe essere integrale (durata effettiva riportata in home video), anche se resta il sospetto di tagli sull'accoppiamento lesbo tra la Arsan e la Starck (come denotano alcune foto di scena "esplicite" mancanti nel film).

    Ultima modifica: 12/08/21 18:21 da Buiomega71