Discussioni su La vita, l'amore, la morte - Film (1969)

  • TITOLO INSERITO IL GIORNO 10/08/12 DAL BENEMERITO BUIOMEGA71
  • Clicca sul nome dei commentatori per leggere la loro dissertazione
  • Davvero notevole!:
    Lucius
  • Quello che si dice un buon film:
    Buiomega71
  • Non male, dopotutto:
    Myvincent

DISCUSSIONE GENERALE

  • Se ti va di discutere di questo film e leggi ancora solo questa scritta parti pure tu per primo: clicca su RISPONDI, scrivi e invia. Può essere che a qualcuno interessi la tua riflessione e ti risponda a sua volta (ma anche no, noi non possiamo saperlo).
  • Buiomega71 • 10/08/12 10:10
    Consigliere - 25934 interventi
    L'ESTATE FRANCESE IN NERO

    Il film che mai ti aspetteresti da un regista di "sentimenti" come Lelouch.

    L'autore di Un uomo, una donna e Un appuntamento, realizza un film crudo, realistico, spietato e poco accomodante.

    Lelouch divide il film in quattro tronconi:
    Cattura del presunto serial killer (Amidou) e relativo processo, vita carceraria aspettando la ghigliottina, i delitti sulle prostitute e esecuzione finale.

    La prima parte e bellisima, realizzata da Lelouch con taglio documentaristico, tra pedinamenti del commissario Bozzuffi (e mi ha ricordato i nostri "comissari di ferro"), vita in fabbrica dei protagonisti (tra cui una fabbrica di bambole, dove lavora la moglie del serial killer , che mi ha ricordato Bubble e la fabbrica della Simca, dove lavora in catena di montaggio, l'assassino che mi ha ricordato la catena dove lavoro io all'Iveco), la vita familiare del serial killer con tanto di pargoletta (come il James Russo di Oltre ogni limite), i suoi incontri clandestini con l'amante/collega in motel a ore, sempre pedinato dalla polizia.

    Lelouch gira con camera a mano, addosso ai suoi personaggi, improntando il film in una dimensione straniante e cruda, da cinema vèritè.

    La parte in carcere e la più noiosa, dove si spegne il colore e entra il Bianco & Nero, poi Lelouch va a ritroso, mostrando i feroci e gelidi delitti di Amidou verso le prostitute, fattore scatenante l'impotenza sessuale (una prostituta, sua vittima, spazientita dalla defaiance le dice:"Perchè al posto di venire a donne non vai da un dottore?" E scatena la psicosi omicida dell'uomo).

    Delitti che mi hanno ricordato chissàperchè L'occhio che uccide e gli strangolamenti quelli post di Frenzy, così freddi e disturbanti nella loro "semplicità".

    Ma Amidou non solo e un antesignano di Ted Bundy (come Bundy chiama le donne "Troia, puttana" e farà, guarda caso, la sua stessa fine incontrando il boia), ma e pure rapinatore e si costruisce labili abili (incredibile, poi, come sia la suocera a incastrarlo!) e appassionato di cruente corride in salsa Mondo Cane.

    Il finale potentissimo, con Amidou che viene preparato alla pena capitale previo ghigliottina, e un omaggio palese al capolavoro brooksiano A sangue freddo, che Lelouch aveva bene in mente mentre girava.

    Resta impresso per realismo e l'essere avanti coi tempi (il film non perde un grammo del suo potere, pur avendo 43 anni sul groppone), nonchè seminale per certo "psycho-thriller" a venire (anche se Lo strangolatore di Boston arriva l'anno prima).

    Restano marchiate a fuoco alcune sequenze di violenza improvvisa e feroce (il pestaggio in auto ai danni di una prostituta) e i gesti di vita quotidiana tra fabbriche, motel e scorci di una Parigi poco turistica.

    Nessuna empatia emotiva per Amidou che trema e frigna mentre va alla ghigliottina (anche se Lelouch cerca di far provare angoscia per l'uomo), ha ucciso a freddo tre donne, per di più imparando la tecnica dello strangolamento ai corsi di karatè (e provandolo pure sulla moglie), quindi, che ghigliottina sia!

    Imdb, curiosamente, scrive che in ruoli cameo sono apparsi Annie Girardot e Robert Hossein, ma io mica gli ho visti a dire la verità.

    Straordinario, infine, il commento musicale del grande Francis Lai, altro che "Sciabadabadà, sciabadabadà"...
    Ultima modifica: 10/08/12 10:52 da Buiomega71
  • Buiomega71 • 10/08/12 10:58
    Consigliere - 25934 interventi
    Come William Friedkin anche Lelouch usa veri carcerati, veri boia, veri giudici, veri avvocati e veri preti.
    Ultima modifica: 10/08/12 11:00 da Buiomega71
  • Zender • 10/08/12 19:05
    Capo scrivano - 4 interventi
    Ma... Un vero boia nel 1969? Li facevo più progrediti, sti francesi... Spero non avesse troppo lavoro...
  • Buiomega71 • 10/08/12 19:36
    Consigliere - 25934 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Ma... Un vero boia nel 1969? Li facevo più progrediti, sti francesi... Spero non avesse troppo lavoro...

    Ah, questo non saprei, in realtà mica scherzavano i cuginetti...