Rebis • 22/11/09 14:37
Compilatore d’emergenza - 4419 interventi Considero Nazzaro un critico autorevole, a prescindere da quanto si condivida quello che scrive, capace di lanciare spunti e suggestioni che, pur nell’ostentazione di cultura, rimangono pertinenti. L’ho difeso sulle pagine di questo forum, e continuerò a farlo, malgrado mi trovi, come in questo caso, in assoluto disaccordo. Nazzaro, sulla
Terza Madre, mette in atto un principio di analisi discutibile, perché sposa, enfatizza e difende le intenzioni del regista, facendo diventare secondari i risultati oggettivi, concreti, che invece dovrebbero essere prioritari. Grosso modo la penso come
Zender, e per altro mi ero già espresso in merito: dipendesse dalle buone intenzioni degli autori, l’arte sarebbe in esubero di eccellenze. Continuo a preferire la
“professionalità hollywoodiana esibita nei segmenti realizzati per i Masters of horror” al presunto infantilismo spontaneo e anarchico della
Terza Madre, perché considero Argento un autore formalmente maturo e compiuto, emancipato, che non può più permettersi libertà naif, approssimazioni e brufoli adolescenziali. Per me Nazzaro è liberissimo di eiaculare sul valore politico, sulla resistenza che il film rappresenta: ma mi permetto si sottolineare che un resistenza è tale se produce effetti e risultati, se ha un’incidenza e una programmaticità. Ora, quali sarebbero gli esiti concreti dell’attivismo politico della
Terza Madre?
Imago Mortis forse?
Smile?
Mi sembra inoltre che Nazzaro si permetta di piegare un po’ le cose per rafforzare la sua tesi. Va bene Rossellini, ma davvero l’edonismo formale e la ricerca figurativa di Bava (che adoro) possono essere considerati “politici”? Ma quando mai Argento è stato un buon giallista? Argento e Bava sono semmai l’espressione di un “cinema cinema”, che prescinde volentieri dalla storia, dal racconto, dai contenuti, rappresentano un cinema di forme, un cinema visionario e onirico (ed erotico)… C’è una intenzionalità politica consapevole in questo? E ancora:
“La perfezione formale dei classici argentiani, e le relative implosioni ludiche (Phenomena, Opera)”. Anche nei classici argentini, anche in
Suspiria che amo, fatico a ravvisare un’autentica perfezione formale: il cinema di Argento è grande perché riesce a riassorbire l’imperfezione formale, l’improbabile, in una visione meravigliosa che sbigottisce per azzardo e sperimentazione. Ma la
Terza Madre non azzarda alcunché, ammicca, non sperimenta, ma cita, non vede ma approssima.
Phenomena una “implosione”? Per me
Phenomena (il vertice e canto del cigno della sua produzione) è catartico e liberatorio, e ludica è l’opera omnia del regista.
Ciò detto, quella di Nazzaro, nel caso specifico, per me, rimane una voce fuori dal coro, che merita di essere ascoltata se non condivisa perché prova ad argomentare e a legittimare con strumenti critici validi un piacere personalissimo.
Rebis.
POI DAVINOTTATO IL GIORNO 1/11/07
Buiomega71
Tromeo
G.Godardi, Cif, Enzus79, Lucius, Mco, Myvincent, Nipo, Zender, Lupus73
Deepred89, Undying, Metuant, Guru, Werebadger, Occhiandre
Lercio, Il Gobbo, Herrkinski, Zaratozom, Funesto, Enricottta, Ciavazzaro, Trivex, Bruce, Von Leppe, Bergelmir, Beyond87, Minitina80, Ira72, Hackett, Jena, Rambo90, Siska80, Marcel M.J. Davinotti jr.
Giapo, Caesars, Rebis, Red Dragon, Brainiac, Rickblaine, Galbo, Karim, Magnetti, Fauno, Greymouser, Il Dandi, Gabrius79, Markus, Anthonyvm, Corinne, Piero68, Magerehein, Metakosmos
Lattepiù, Puppigallo, Cinevision, Cotola, Schramm, Redvertigo, Homesick, Scarlett, Daidae, Sabryna, Ghostship, B. Legnani, Gugly, Siregon, Jorge, Disorder, Capannelle, Aal, Viccrowley, Giùan, Mick87, Claudius, Taxius, Rufus68, Gabigol, Pinhead80, Diamond