Discussioni su La stanza del vescovo - Film (1977) | Pagina 1

In occasione di un recente documentario su Tognazzi (visto su Sky anni fa e che sto cercando di recuperare disperatamente dal titolo Istruzioni per l'Ugo) non ricordo chi disse che Tognazzi dichiarò che avrebbe fatto l'Orimbelli "tutto fumato".

Markus ebbe a dire:
Grazie alla sempre più prestigiosa collezione cartacea Markus ecco a voi la doppia pagina di OGGI N. 6, del 5/2/1977 con le anticipazioni sulla stanza del vescovo: una vera e propria fiera dello spoiler! La copertina l'abbiam qui mostrata anche per la storica pubblicità in quarta: Vecchia Romagna: indimenticabile!





Ecco qui di seguito la trascrizione delle didascalie alle foto:

L’AMORE PER LA COGNATA Stresa (Novara). Presentiamo le sequenze più significative dell’ultimo film di Tognazzi, “La stanza del vescovo”, ambientato sul Lago Maggiore negli anni del dopoguerra. Nella foto in alto Tognazzi, con la cognata Matilde (Ornella Muti), di cui è segretamente innamorato e che sposerà (foto al centro) quando resterà vedovo. Qui sopra, Tognazzi con Patrick Dewaere, altro interprete del film, nella stanza del vescovo, così chiamata perché vi dormiva un parente monsignore della padrona di casa.

SI IMPICCA PER LA PAURA Stresa (Novara). La scena culminante del film “La stanza del vescovo”, tratto dal romanzo di Piero Chiara. Il protagonista, che aveva ucciso la prima moglie (interpretata da Lia Tanzi) per sposare Matilde (Ornella Muti), quando si rende conto che la giustizia sta per scoprire il suo delitto ne resta talmente sconvolto da togliersi la vita: dopo aver indossato la divisa di ufficiale che portava ai tempi della guerra in Africa, si impicca alla maniglia dell’armadio nella stanza del vescovo. Nella foto piccola in alto vediamo il regista Dino Risi accanto a Tognazzi mentre prepara la scena. Con questa nuova fatica Risi spera di continuare i successi ottenuti con i suoi due ultimi film, “Profumo di donna”, che ha avuto anche riconoscimenti internazionali, e il più recente “Anima persa”. Ora sta preparando un nuovo film, di tipo surreale e satirico, con il suo interprete preferito, Vittorio Gassman.
Incredibile leggere quanti spoiler ci siano all'interno del giornale "Oggi"...
Gli spettatori che non volevano rovinarsi la sorpresa saranno stati felici!

Gugly ebbe a dire:
In occasione di un recente documentario su Tognazzi (visto su Sky anni fa e che sto cercando di recuperare disperatamente dal titolo Istruzioni per l'Ugo) non ricordo chi disse che Tognazzi dichiarò che avrebbe fatto l'Orimbelli "tutto fumato".


Credo di avere da qualche parte la vhs con la registrazione (fatta da Rai tre, mi pare) del documentario cui fai riferimento, all'interno di una trasmissione di Minoli, se non sbaglio: direi di aver visto quello special non più di un anno fa (forse in replica, se tu già nel 2008 hai avuto modo di citarlo), ma, sebbene sia passato poco tempo, non mi ricordo questo dettaglio, sigh, la memoria... :-) vedrò di andarmelo a ripescare in questi giorni, così da dare conferma sulla fonte della dichiarazione!

John trent ebbe a dire:
Incredibile leggere quanti spoiler ci siano all'interno del giornale "Oggi"...
Gli spettatori che non volevano rovinarsi la sorpresa saranno stati felici!

Eh sì, ricchissimo di spoiler, il servizio di 'Oggi', ma contenente pure un'imprecisione: Lia Tanzi non interpreta il ruolo della moglie (Cleofe) di Tognazzi, bensì quello di un'amica/amante di Dewaere. Cleofe viene interpretata da Gabriella Giacobbe.

Ieri siamo passati davanti alla villa,a Stresa.
E'in condizioni terribili,che tristezza!

Trivex ebbe a dire:
Ieri siamo passati davanti alla villa,a Stresa.
E'in condizioni terribili,che tristezza!

A distanza di due anni, non è cambiato nulla, anzi aleggia un'aria spettrale....mi aspetto di vedere lo spettro dell'Orimbelli ad una finestra, prima o poi....

Vederla dal vivo mi ha fatto proprio una brutta impressione (anche peggio della foto). Nel ‘77 pareva già messa male e per questo credo che a parte le luci che si vedono all'entrata della villa, gli interni fossero da tutt’alta parte (anche se a dire il vero, in una parte del film, si scorge un po’ di lago dalle finestre, ma chissà). Sicuramente alcuni interni sono ricostruiti in studio (penso alla “stanza del vescovo”). Gli esterni sono certamente quelli e molto è stato tolto e abbattuto (gli orci ornamentali nella ringhiera, il gazebo scomparso o sepolto nella "giungla" - costruito per il film? -).

Qua in una foto d'epoca:

http://www.panoramio.com/photo/34525170

E qua in un altro sito:

http://chez-edmea.blogspot.com/2012/05/la-stanza-del-vescovo-di-piero-chiara.html#.T973rxd1Czk

Ma si potrebbe entrare all'interno?

Lucius ebbe a dire:
Ma si potrebbe entrare all'interno?

Assolutamente no! Anzi, mi pare alquanto pericolosa perché pericolante (tieni presente che sotto la villa c'è una via pubblica).

Pongo la domanda in altri termini.
Se qualcuno volesse, potrebbe tentare di entrare all'interno, che so da qualche finestra?

Entrare nel giardino della villa senz'altro, tocca però scavalcare la recinzione... con tutte le conseguenze penali del caso! Quanto alle finestre non so dirti, perché ero vicino ma non così tanto da capire se avessero punti di accesso.

Grazie.Ciao.

Rivisto il film sabato scorso, dopo aver letto il relativo racconto di Piero Chiara.

Il film segue abbastanza bene il romanzo, con qualche differenza nella dinamica finale.

I personaggi del romanzo sono fatti su misura per gli interpreti del film, in particolare per Tognazzi ma anche per la splendida Ornella Muti.

Il finale SPOILER,

è un fragoroso inno alla libertà oppure uno stonato motivo, disperatamente amaro ed indirizzato alla solitudine perpetua?

FINE SPOILER

Questo è un film che amo molto. Appartiene al periodo 77-81 nella lunga produzione cinematografica di Risi e fa compagnia ad altri film crepuscolari, malinconici, inquietanti e morbosi come "Anima persa" e "Fantasma d'amore".
Il film mi ha sempre colpito per la sottile malinconia e morbosità, per il finale tragico, e per le stupende inquadrature del Lago Maggiore.
Buone anche le musiche.

Un piccolo particolare che non so se molti avranno notato:

SPOILER

quando, dopo che l'Orimbelli (Tognazzi) si è impiccato ad un'anta di un armadio della "stanza del vescovo", l'anta si apre e mostra i paramenti del prelato, proprio sopra il colletto dell'abito si nota sfumato un teschio, sorta di messaggio non troppo subliminale che sottolinea ancor più l'aurea di morte aleggiante su quella scena (anche il vescovo del titolo si era suicidato, come raccontato dallo stesso Tognazzi in una scena)



FINE SPOILER

Attenzione Mauro, non tutti vogliono leggere il finale del film: avvertire sempre con la dicitura SPOILER.

Grazie per la segnalazione

Ho letto che al posto della villa faranno un grande albergo.

Interessante, molto interessante...

Il nuovo albergo dovrebbe sorgere qui...ma è l'area della villa?

http://edizioni.lastampa.it/vco/articolo/lstp/28815/