Discussioni su La prova - Film (1996)

DISCUSSIONE GENERALE

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  • Brainiac • 1/01/19 20:21
    Call center Davinotti - 1465 interventi
    Dicesi che se devi penetrare l’opera di un artista fai bene a sorprenderla nel punto in cui è libera di srotolarsi senza ormai più imbarazzi. Quando tutto è perduto o ancora non è nato. Come direbbe Gramsci, alla vera essenza della sua Crisi. Approcciarlo, l'opus, se viene prodotto quando tutti puntano su di lui (quell’artista) o nessuno lo fa già più. Quando ha firmato un contratto plurimilionario con la major oppure è al verde più malinconico. L’ autore quando è fuori dalla sua confort-zone: tipo un pianista classico che ha appena aquistato il suo primo minimoog. Oppure nella fase "Album solista del leader di un gruppo storico", nella fase "Quadro minore di pittore maledetto venduto dall’artista per pagare il meccanico" o infine alla voce "Uno dei tre film diretti da un attore di successo in netto calo di autostima".

    E allora per conoscere Van Damme è forse opportuno partire dalla sua Quest *: la ricerca, la prova, la missione. Ricerca della libertà (nel plot Van Damme è prigioniero di loschi contrabbandieri di lottatori) e Missione come missione per impossessarsi del drago d’oro, ninnolo scintillante per sudatissimi vincitori del torneo underground di calci volanti. Prova come quasi ci provo, a fare il regista. Fossimo in una libreria The quest sarebbe riposto senza indugi alla A di Avventura, fossimo in un sito di Cinema pure, ma fossimo in un blog avrebbe pure le tag action e fantasy incollate sotto. Viene dopo il successo di Timecop, la toppa micidiale Steet Fighter e prima di un periodo della sua carriera (i film con l’ipercinetico Tsui Hark) di cui si parla pochissimo e che magari è frangente tutto da recuperare. In un periodo di discreta Crisi gramsciana, insomma.

    Con in mano la prima macchina da presa della sua carriera l’atletico Van Damme cerca sostanzialmente di fare una cosa e una only: dare ritmo alla storia. Questa ricerca (di nuovo) è quasi una missione (aridaje!), tanta è la foga nel velocizzare ogni snodo narrativo e sfrondare ogni descrizione superflua da ogni cosa filmabile. Una fregola così forsennata che anche l’attracco di una nave sull’Isola Muai Thai è fast-forward 4x, con un esilerante effetto Benny Hill e le ondine che palesemente vanno più veloce del normale. I personaggi sono caratterizzati con “aiutami tu a dire” afasia, giusto il tempo di farci capire che JC è un cuor d’oro che accudisce trovatelli e via che ti penzola da un bilico per sfuggire alla polizia, alla mala e all’industria del… fucile a baionetta. Nota mentale: è uno dei film con più cadute “sul morbido” della storia del cinematografo. Su sacchi di biancheria, grano o paglia il buon Van Damme è impossibilitato a lussarsi anche solo una clavicola. Beato lui, come cado da un marciapiede io mi faccio un menisco.

    Ammantato da una colonna sonora a tratti pedante a tratti Lawrence d’Arabia e a tratti La casa stregata, con tastieroni tronfi che imitano le big-band che sgobbavano per il cinema mainstream dei 50’s, il film del ’96 funziona simpaticamente quando è Temple of the doom (il viaggio picaresco) e molto meno quando è Tempio dell’ Operazione Drago. Il contest d’arti marziali che vede ogni nazione presentare un suo peculiarissimo esponente è effettivamente simpatico, ma trovate come il cinesetto che imita gli animali o lo spagnolo che accenna passi da torero prima di rutilare pedate sono invecchiate male. Ciccato discretamente anche il villain. L’imponente mongolo non esibisce mosse riconoscibili nel curricola tali da fissarsi nella top-ten dei Bruti del Cinema d’arti marziali e la sua discesa in campo riporta il clima generale alle farse allegrotte della coppia Hill-Spencer, citate probabilmente nella scena in cui JCVD viene pestato dentro un capanno con il solo sonoro dei cazzotti a far visualizzare allo spettatore la royal-rumble in corso.

    Il tutto è voluto, l’approccio soft pure, quindi al fin della fiera respect per la scelta dell’Autore e high-five per il suo target di 10-14enni. Jean Claude si filma senza svarioni da prime-mover sbarbato, nessun scavalcamento di campo irritante o particolari svarioni di montaggio, ma anche con indubbia difficoltà a valorizzare le migliori location a sua disposizione. Il finale open-air è mille volte meno fascinoso del set interno, e i campi lunghi non riescono nemmeno a far godere della grandiosità di un dirigibile che si staglia sul palazzo reale. Abuso di rallenty e qualche strambo momento in cui è difficile interpretare lo sguardo degli attori non fanno cestinare l’intero ambaradam. La certosina rimozione di passaggi ridondanti finisce per togliere enfasi ai combattimenti, questo si nota. Quando l’amico del Siam ci lascia le penne, infatti, ce ne frega poco. Il personaggio si è intravisto un paio di volte -a quel punto- e la sua dipartita è indolore, né tantomeno può rappresentare benzina per la giusta rabbia che uno script dovrebbe fomentare contro il bad-guy di turno.

    La pellicola scorre liscia fra lussureggianti location, plastici calci volanti (che non sblilanciano troppo l'economia generale) e soprattutto non si “rimpone” mai, come invece è probabile possa capitarci con il cotechino mangiato giusto poche ore fa. Gradevole ma svampito Roger Moore. Imbarazzante Aki Aleong, non si sai mai quale sia l’oggetto o persona verso cui stia sfoggiando il suo incerto sorriso (regia: 1, vandamme: 0, in quei bislacchi frangenti). Deliziosa Janet Gunn, attrice la cui carriera non ha mai preso davvero il volo (fra i suoi credits la partecipazione a Carnosaur 3 più pacchi e contropacchi di tv).

    Scombiccherato e ultra-light, energico pur se non privo di grazia e delicatezza The Quest si rende adatto ad un pomeriggio ozioso in compagnia di figli o nipotini. Gran figata veder sudare la gente mentre ci si barcamena fra gli snack.

    *soprattutto per chi come me è un neofita incuriosito dal cinema d’arti marziali.

    Voto: **1/2
    Ultima modifica: 1/01/19 20:33 da Brainiac
  • Buiomega71 • 1/01/19 21:53
    Consigliere - 25934 interventi
    Mi fa piacere che hai comunque apprezzato Brain

    La Prova stà a Jean Claude come Game of death (quello originario e incompiuto però) sta a Bruce Lee (là la torre pagoda con i lottatori più implacabili, quì il torneo di arti marziali con atleti di ogni risma e abilità)

    In mezzo spizzichi hustoniani (mi veniva alla mente L'uomo che volle farsi Re), leoniani (l'incipit alla C'era una volta in America) e addirittura citazioni dal sommo King Kong

    Grande respiro avventuroso di una Van Damme sorprendentemente a suo agio dietro la MDP (notevole la fotografia di David Gribble) , che pare un vero peccato non abbia continuato la carriera registica

    Notevoli, poi, le varie tecniche di lotta degli avversari, l'arena della morte che assumeva spesso i tratti di quei goduriosi b-movie cormaniani e menzione speciale per un Roger Moore che non si prende troppo sul serio, facendo il verso al suo avventuriero di Ci rivedremo all'inferno

    Uno degli action movie novantiani più emozionanti e genuinamente dal sapore retrò, se paragonato a certe tamarrate motalkombatiane

    Molto meno cafone di quanto ci si aspetterebbe.
    Ultima modifica: 1/01/19 22:06 da Buiomega71
  • Brainiac • 1/01/19 22:32
    Call center Davinotti - 1465 interventi
    Grazie, dici benissimo, il film è tutt'altro che cafonal. Da neofita l'ho visto fra i primi proprio perchè è il suo esordio alla regia, quindi magari è simulacro di ciò che ai postumi il buon Jean voleva lasciare come testamento della propria "visione". Quindi sprazzi slapstick a la Charlot (i "monelli" che accudisce), di Bruce Lee -ovviamente-, ma anche della Hollywood degli Anni Cinquanta e Sessanta. Mi è piaciuto questo approccio citazionista e la libertà nel creare un proprio mix con un tocco d'anarchia. Come ho detto spesso non sono un fan delle botte tout-court, quindi il frangente "torneo" è quello che ho gradito di meno, pur riconoscendo che la location è fascinosa (perchè abbandonarla per il finale!?!). Grazie ancora per i consigli, ho iniziato Accerchiato e mi trovo sempre in sintonia su quello che scrivi. Probabilmente proprio per la mia scarsa attitudine verso un certo cinema forzuto i film "strani" di Van Damme sono quelli che mi piaceranno di più. Te lo saprò dire.
    Ps: non so perchè a Van Damme non sia stata data una seconda chance mainstream (ascritti a regia su imdb ci sono un paio di titoli che mi sembrano minori a dir poco), La prova non è assolutamente girato male.
    Ultima modifica: 1/01/19 22:33 da Brainiac
  • 124c • 1/01/19 22:40
    Gestione sicurezza - 5190 interventi
    Jean Claude Van Damme definì Sir Roger Moore il suo James Bond preferito, per questo lo inserì nel cast de La prova. Dopo taanti attori e registi che stavano in adorazione ai piedi di Sean Connery, eccone uno che adorava lo 007 Sir Roger, quando era in vita, affermandolo senza peli sulla lingua. Bravo "Giovanni Claudio"!!!
  • Raremirko • 2/01/19 01:16
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Buio, quoto tutto, unica nota stonata: davvero detesti il MK di Anderson?

    Come scrissi tempo fa, l'ho rivalutato, anche tecnicamente...
  • Raremirko • 2/01/19 01:17
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    124c ebbe a dire:
    Jean Claude Van Damme definì Sir Roger Moore il suo James Bond preferito, per questo lo inserì nel cast de La prova. Dopo taanti attori e registi che stavano in adorazione ai piedi di Sean Connery, eccone uno che adorava lo 007 Sir Roger, quando era in vita, affermandolo senza peli sulla lingua. Bravo "Giovanni Claudio"!!!


    E il mio è Brosnan, tiè!
  • Raremirko • 2/01/19 01:18
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Van Damme l'ho sempre stimato e questo La prova è un validissimo esordio registico; poteva fare altri film dietro la mdp, ja.
  • Buiomega71 • 2/01/19 09:52
    Consigliere - 25934 interventi
    Raremirko ebbe a dire:
    Buio, quoto tutto, unica nota stonata: davvero detesti il MK di Anderson?

    Come scrissi tempo fa, l'ho rivalutato, anche tecnicamente...


    Semplicemente lo trovo una tamarrata, invecchiata malissimo tra l'altro.
    Ultima modifica: 2/01/19 10:36 da Buiomega71