Discussioni su La passione di Cristo - Film (2003)

DISCUSSIONE GENERALE

55 post
  • Capannelle • 12/06/11 10:43
    Scrivano - 3510 interventi
    Dai miei ricordi sul film anch'io avevo avuto un ricordo positivo sulla Bellucci, magari perchè trucco e fotografia avevano azzeccato il personaggio.
  • Funesto • 13/08/11 02:32
    Fotocopista - 1415 interventi
    Acc, mi sono involontariamente dato del protestante nel mio commento! Ricordo come il giorno in cui scrissi il commento stavo soccombendo sotto una voluminosa ricerca scolastica (ed era un 26/12, folle fare i compiti quel giorno se non fosse per il fatto che di lì a poco sarei partito...) sulla figura della Madonna e sulla sua concezione nelle varie confessioni cristiane, quindi il delirio da compiti di religione mi deve aver fatto sbagliare a scrivere confessione :-).
    Legnani, se puoi dato che Zender è on holiday, potresti cambiarmi 'protestante' con 'anglicano' per favore? Strano ma vero, anche se italianissimo non sono cattolico ;-).
    Grazie.
  • Zender • 13/08/11 08:22
    Capo scrivano - 47782 interventi
    On holiday ma per il momento sempre attivo :) Fatto.
  • Funesto • 13/08/11 08:37
    Fotocopista - 1415 interventi
    Wow Zender, sei una presenza silente che aleggia guardinga per le pagine del forum, altro che offline XD... Grazie comunque!
  • Ruber • 6/09/16 19:01
    Formatore stagisti - 9246 interventi
    Forse ci sarà un nuovo capitolo (The resurrection) ma per il momento nulla di scritto, da quanto ha detto Gibson a Venezia è solo in fase di studio
  • Matalo! • 13/10/17 09:27
    Call center Davinotti - 614 interventi
    Ciao a tutti; sono ricapitato qui perchè due sere fa ho visto un pezzo di Apocalypto, che non commento in quanto non ne ho visto che mezz'ora. Dare un giudizio su La passione scindendone lo spirito religioso è impossibile,dato che ne è invaso ogni fotogramma. La ferocia con cui coinvolge lo spettatore nel suo assolutismo che non permette letture e nuances sono il grave limite del film. Cosa che lo fa apprezzare. È come se si coprisse di tabasco una bistecca scaduta per ammorbarne il gusto. E sono tante le questioni che si potrebbero sollevare su questo film che non è neanche un film ma un fatto di costume. Le false parole attribuite a Woytila "così è andata". Un amore per il macabro e conseguente incredulità verso la Resurrezione: cosa che il film fa apparire en passant. Per il cristianesimo la resurrezione è lo scioglimento di ogni nodo che affligge l'uomo. La promessa di una dimensione altra in cui lupo e agnello pascoleranno assieme. La fine dell'esistenza come atto di violenza. Questo a prescindere da chi crede o meno. Ma ben più efficace di me è questo signore qui https://youtu.be/1S_htcLcdac
    Che inoltre fa più ridere di me. Gibson, in preda a furori mistici da ex bevitore non ha nessun indugio a insegnarci che "l' alcool "fa male e che devi sentirti un verme a bere. Dimenticando il suo passato e gettandosi nella nuova dipendenza con lo stesso vigore con cui prima si lanciava in una bottiglia di rye formato famiglia. Ecco perchè per me il film nasce "storto" alilà delle qualità tecniche; non lascia chances all'intelligenza dello spettatore. E al contrario di film meno violenti, nel paese dove Padre Pio viene preferito a Cristo passa in prima serata senza censure. Mi fa pensare sto fatto...
  • Zender • 13/10/17 14:18
    Capo scrivano - 47782 interventi
    Io ripeto quanto dissi al tempo: se si voleva far davvero capire al pubblico di oggi (anche alla grande massa quindi) la forza del martirio di Cristo non si poteva che caricarlo dal punto di vista del sangue e dela violenza. Lo trovo un film figlio del suo tempo e di conseguenza riuscito.
  • Matalo! • 13/10/17 16:18
    Call center Davinotti - 614 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Io ripeto quanto dissi al tempo: se si voleva far davvero capire al pubblico di oggi (anche alla grande massa quindi) la forza del martirio di Cristo non si poteva che caricarlo dal punto di vista del sangue e dela violenza. Lo trovo un film figlio del suo tempo e di conseguenza riuscito.
    Quando si farà un film sulla forza della Resurrezione? Come si fa a non vedere l'opera di terrorismo integralista? E pou: dipende dal "come" rappresenti le cose. Due film pieni di sangue differiscono a seconda delle intenzioni. Scorsese bannato da papa e santa Teresa (nessuno dei due andò a vederli). Gibson: papa in visione privata e uscita in prima serata, senza divieti come al cinema, col benestare delle comari cattoliche come Messori. Ha ragione Balasso: preferimo il crocifisso al risorto. Gibson è figlio dei suoi tempi. Verissimo. Dà la qualità di una certa parte dei suoi tempi. Ciò però contraddice la sua opera come film definitivo, "è andata proprio così". Anche perchè in verità si può solo presumere. Non saremo distanti dalla "realtà" ma siamo lontani dal tono della "messinscena" dei vangeli. Aggiungo che "la grande massa" non ha riempito le chiese dopo passion. Ma sè comprato il dvd e a pasqua lo rivede
    Ultima modifica: 13/10/17 16:26 da Matalo!
  • Zender • 13/10/17 18:45
    Capo scrivano - 47782 interventi
    Non capisco che c'entri il fatto che sia bannato o meno, io parlo del film. Non dico che sia un film "definitivo", certo che si può solo presumere che sia andata così, ma se volevi comunicare con forza quel messaggio secondo me è stato giusto farlo così. Non capisco perché un film dovrebbe mantenere il tono dei Vangeli sinceramente. Gibson voleva colpire e c'è riuscito in pieno. Scorsese ha fatto altro.
  • Matalo! • 14/10/17 10:41
    Call center Davinotti - 614 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Non capisco che c'entri il fatto che sia bannato o meno, io parlo del film. Non dico che sia un film "definitivo", certo che si può solo presumere che sia andata così, ma se volevi comunicare con forza quel messaggio secondo me è stato giusto farlo così. Non capisco perché un film dovrebbe mantenere il tono dei Vangeli sinceramente. Gibson voleva colpire e c'è riuscito in pieno. Scorsese ha fatto altro.

    Boh
  • Capannelle • 14/10/17 17:02
    Scrivano - 3510 interventi
    Matalo! ebbe a dire:
    ho visto un pezzo di Apocalypto, che non commento in quanto non ne ho visto che mezz'ora.
    Ti invito a finirlo, bellissimo film.

    E al contrario di film meno violenti, nel paese dove Padre Pio viene preferito a Cristo passa in prima serata senza censure. Mi fa pensare sto fatto...
    Purtroppo la piaggeria verso la chiesa di media, organi di stampa e istituzioni in Italia raggiunge livelli imbarazzanti. Penso che lo avverta anche la parte sana del clero che ne farebbe forse a meno.
  • Matalo! • 15/10/17 07:42
    Call center Davinotti - 614 interventi
    Capannelle ebbe a dire:
    Matalo! ebbe a dire:
    ho visto un pezzo di Apocalypto, che non commento in quanto non ne ho visto che mezz'ora.
    Ti invito a finirlo, bellissimo film.

    E al contrario di film meno violenti, nel paese dove Padre Pio viene preferito a Cristo passa in prima serata senza censure. Mi fa pensare sto fatto...
    Purtroppo la piaggeria verso la chiesa di media, organi di stampa e istituzioni in Italia raggiunge livelli imbarazzanti. Penso che lo avverta anche la parte sana del clero che ne farebbe forse a meno.

    Beh, sicuramente la prossima volta lo vedrò tutto. Grazie.
    A Capannè, vesti sempre SPORTIVO? 
  • Caesars • 27/09/19 12:29
    Scrivano - 16810 interventi
    La scena dell'impiccagione di Giuda è stata girata, come ha ben documentato Fabbiu in curiosità, nel paese abbandonato di Craco (MT). L'albero al quale si appende, è stato però messo l+ appositamente dalla produzione, per cui non se ne può trovare traccia. [fonte: una guida turistica locale]
  • Zender • 27/09/19 14:13
    Capo scrivano - 47782 interventi
    Sì, essendo stato lì a fotografare me n'ero accorto :)
  • Etabeta • 15/11/23 00:35
    Disoccupato - 2 interventi
     Belfagor ebbe a dire:
    Volevo rinfrescare la discussione su questo film prendendo spunto da un'osservazione fatta qualche giorno fa. Stavo mostrando le mie recensioni ad un amico e questi mi ha domandato perché avessi dato a questo film il voto minimo e a La Passione di Giovanna d'Arco il massimo, in quanto entrambi i film trattano il tema della fede e, in particolare, del martirio.

    La mia risposta è stata che considero La Passione di Giovanna d'Arco un capolavoro come pochi perché riesce a coinvolgere nella sua ottica anche chi non crede (un ateo "forte" come il sottoscritto, per esempio). C'è del dolore anche in quel film, certo, ma è rappresentato in modo completo: fisico ma anche morale e spirituale. Si potrebbe quasi considerare un'esperienza mistica, intima e universale allo stesso tempo. Dunque il regista è riuscito perfettamente a rendere l'idea che si era prefissato di portare sullo schermo, avvalendosi anche di una tecnica di altissimo livello. Cinque pallini meritatissimi, dunque.

    Passiamo ora a La Passione di Cristo. È, innanzitutto, un'operazione disonesta e poco coerente: non c'è alcun valore simbolico nel film, solo un'ostentazione della violenza ad un livello che non esiterei a definire pornografico. In secondo luogo, ho il sospetto che il regista voglia farci sentire in colpa piuttosto che renderci partecipi di quella che, dal punto di vista religioso, dovrebbe essere un'esperienza di rilievo. Non mi sorprende, dunque, che molti credenti l'abbiano trovato offensivo o addirittura rivoltante. In pratica Gibson passa il suo Redentore al tritacarne per due ore e poi cerca di scaricare la colpa addosso al pubblico. Quindi, un pallino.

    Spero di essere stato abbastanza obbiettivo nella motivazione del mio giudizio, e anche che possa dare inizio ad un'utile discussione. Voi che ne pensate?
    Trovo ingeneroso paragonare questo film a un capolavoro quale La passione di Giovanna d'Arco, fermo restando che m. g. scava solo sull'aspetto "vittimistico" della passione. Ma questo è un pregio, perché non vedo cosa ci sia di male a fare sentire in colpa i credenti, anzi gli spettatori in genere. Il cattolicissimo m. g. genialmente "mette il dito sulla piaga" è il caso di dire. Il Cristo opera la redenzione caricando su di sé i peccati di tutta l'umanità. Anche se l'effetto è monocorde, il concetto che il film esprime non poteva essere espresso meglio di così, perlomeno a livello puramente spettacolare. Si potranno fare film più complessi e più meditati sul tema, ma nessuno più impressionante di questo, ed è ciò che m. g. secondo me giustamente voleva, riuscendoci in pieno. Almeno questo gli si deve riconoscere, e non mi pare poco. 

    Ultima modifica: 15/11/23 08:05 da Zender