Discussioni su La notte dei morti viventi - Film (1968) | Pagina 2

No, Brainiac, i link nei commenti li posso mettere solo io (se parli di quelli). Caro Buio, mi dispiace per te, nel senso che lavori inutilmente molto di più di chi con un semplice tasto fa tutto quello che tu devi fare in tempi biblici. E' semplice: selezioni la frase interessata (per quanto lunga sia), fai Ctrl+c e poi Ctrl+v sul punto dove vuoi incollarla. E' una magia fantastica :)

Non nei commenti, un link che rimandi ad un video o ad una scheda come ad esempio pochi post prima di questo ha fatto Gestarsh88 con la parola "trailer".

Aaaah, ok. Lì è molto semplice. Quando ti si apre il modulo di risposta scrivi la parola da linkare, la selezioni e clicchi il tasto URL che c'è sopra il modulo. Ti compariranno dei codici prima e dopo la parola selezionata. A quel punto dopo il primo (url aggiungi un "=" e poi il link che vuoi linkare). Ad ogni modo passando sopra col mouse al tasto URL del modulo vengono visualizzate nell'area gialla le due possibilità su come fare il link.

Ahah, non male, non male... :)

Brainiac ebbe a dire:
OKGrazie!!!

:D

Grazie Brainiac! Avevo lo stesso problemino...

Di niente, non ho problemi ad ammettere che sono passato dal Commodore 16 direttamente a Windows Xp, ignorando simpaticamente tutto il progresso tecnologico che c'era in mezzo :)

E morto all'età di 75 il primo zombi delle notti romeriane, Bill Hinzeman. Al cimitero aggredendo Barbara e Johnny, adesso ci è finito sul serio al campo santo...sperando non ritorni!

Ha diretto pure alcuni filmettini da noi ancora inediti The majorettes e Flesheater.

Buiomega71 ebbe a dire:
Al cimitero aggredendo Barbara e Johnny, adesso ci è finito sul serio al campo santo... sperando non ritorni!.
Ahah, non male. Un modo divertente per ricordarlo.

Caesars ebbe a dire:
...il regista era accreditato come George A. Kramer...

Sul dossier di Nocturno del Novembre 2011 dedicato a Romero vi è la locandina italiana dell'epoca. In tale locandina si legge chiaramente come regista George A. Kramer

Consiglio a tutti (i romeriani andranno in brodo di giuggiole) la lettura del divertentissimo (e competentissimo) libro L'alba degli zombi: Voci dall'apocalisse edito da Gargoyle.

Che non solo ripercorre la genesi e il genere "zombesco", ma impagabile la narrazione di Danilo Arona (che reputo uno dei migliori esperti di cinema in assoluto) e le sue impressioni quando nell'agosto del 1969 si fiondò in un cinemino a vedere uno strano film dal titolo La notte dei morti viventi, incuriosito dal manifesto d'effetto e dal nome sconosciuto del suo regista : George A.Kramer.

E sui titoli di testa lesse un Romero, esclamando "Non spacceranno per americano un film spagnolo!?"

E poi fu leggenda e meraviglia per quel film che cambiò per sempre il genere horror...

Davvero divertente e di una lettura a dir poco scoppiettante, anche per chi ormai sà già tutto della genesi romeriana...

Interessante segnalazione Buio.
Di Danilo Arona ho un vecchissimo libro (fine anni 70-inizio anni 80) sul fantacinema. Anche per me è un grande esperto di cinema (fanta/horror in particolare).

E si, la guida al fantacinema è una piccola bibbia per gli appassionati e, per qyanto ne so, ogni tanto si ritrova in vendita su ebay.
Approfitto dei vostri amarcord per raccontarvi la mia prima Notte dei morti viventi.
Appassionata di fantascienza ed horror fin dalla visione da ragazzina del carotone alieno vampiro della Cosa da un altro mondo, vado a vederlo in compagnia di un'amica ad uno dei mitici Venerdì dell'Orrore del cinema dell'Universale di via Pisana, allora la sala più economica di Firenze. Estate, quindi porte laterali aperte con tende che sventolano liberamente, fumo denso da annebbiare la vista che vagola a seconda del venticello, bruscolini ed altre cose (su cui è meglio non indagare) che piovono in platea dal palco, sala pienissima con il solito tifo da stadio in occasione delle scene clou (ricordo che al momento in cui la madre scopre la figlioletta intenta ad un fiero pasto si levò alto un grido "Oh bischera, non lo sai che non si mangia il babbo che poi ti resta sullo stomaco?").
Ecco, se in queste condizioni un film riesce a farti lo stesso una gran paura...

Daniela ebbe a dire:
E si, la guida al fantacinema è una piccola bibbia per gli appassionati e, per qyanto ne so, ogni tanto si ritrova in vendita su ebay.
Approfitto dei vostri amarcord per raccontarvi la mia prima Notte dei morti viventi.
Appassionata di fantascienza ed horror fin dalla visione da ragazzina del carotone alieno vampiro della Cosa da un altro mondo, vado a vederlo in compagnia di un'amica ad uno dei mitici Venerdì dell'Orrore del cinema dell'Universale di via Pisana, allora la sala più economica di Firenze. Estate, quindi porte laterali aperte con tende che sventolano liberamente, fumo denso da annebbiare la vista che vagola a seconda del venticello, bruscolini ed altre cose (su cui è meglio non indagare) che piovono in platea dal palco, sala pienissima con il solito tifo da stadio in occasione delle scene clou (ricordo che al momento in cui la madre scopre la figlioletta intenta ad un fiero pasto si levò alto un grido "Oh bischera, non lo sai che non si mangia il babbo che poi ti resta sullo stomaco?").
Ecco, se in queste condizioni un film riesce a farti lo stesso una gran paura...

Beata tu, Daniela, che hai avuto queste sensazioni, e in un certo qual modo ti invidio, che hai assaporato un film che avrebbe cambiato per sempre l'horror. Io vidi La notte... dopo aver visto ( e rivisto) Zombi e Il giorno degli zombi. Ovvio che l'impatto, per me, non fù dei migliori. Comunque resta ancora un gran film...Anche se , sempre per vie "generazionali" le preferisco il remake saviniano.

Diavolo, Daniela... Non riesco a credere che possa spaventare, un film in quelle condizioni. Ti hanno ben rovinato la visione di un classicissimo! Io in situazione analoghe vidi Il cartaio...

Daniela ebbe a dire:
ricordo che al momento in cui la madre scopre la figlioletta intenta ad un fiero pasto si levò alto un grido "Oh bischera, non lo sai che non si mangia il babbo che poi ti resta sullo stomaco?"

Ecco perchè i film me li godo sempre in solitudine...

Il film io lo vidi la prima volta al cinema (l'anno doveva essere il 1977, non era ancora uscito Zombi) insieme a mio fratello maggiore (che l'aveva già visto) all' ABC di Genova Sampierdarena che all'epoca (ora, ovviamente, non esiste più da lustri) teneva una rassegna permanente di film si sf e horror (che bei tempi...), ovviamente prima di chiudere i battenti il cinema si trasformò in una sala a luci rosse. A quel tempo la pellicola (italiana) riportava ancora come regista George A. Kramer anche se, essendo passati quasidieci anni dalla sua realizzazione, tutti gli appassionati sapevano trattarsi di Romero.
Ultimo amarcord, non mio ma di mio fratello. La prima volta che vide il film, in un cinema di provincia, non aveva ancora l'età giusta. A quei tempi gli stuudenti per avere lo sconto sui treni avevano un tesserino cartaceo compilato a penna. Lui corresse la data di nascita su tale documento (usando la "scolorina", chi si ricorda della sua esistenza?) e lo uso per entrare.

Daniela ebbe a dire:
E si, la guida al fantacinema è una piccola bibbia per gli appassionati e, per qyanto ne so, ogni tanto si ritrova in vendita su ebay.
Approfitto dei vostri amarcord per raccontarvi la mia prima Notte dei morti viventi.
Appassionata di fantascienza ed horror fin dalla visione da ragazzina del carotone alieno vampiro della Cosa da un altro mondo, vado a vederlo in compagnia di un'amica ad uno dei mitici Venerdì dell'Orrore del cinema dell'Universale di via Pisana, allora la sala più economica di Firenze. Estate, quindi porte laterali aperte con tende che sventolano liberamente, fumo denso da annebbiare la vista che vagola a seconda del venticello, bruscolini ed altre cose (su cui è meglio non indagare) che piovono in platea dal palco, sala pienissima con il solito tifo da stadio in occasione delle scene clou (ricordo che al momento in cui la madre scopre la figlioletta intenta ad un fiero pasto si levò alto un grido "Oh bischera, non lo sai che non si mangia il babbo che poi ti resta sullo stomaco?").
Ecco, se in queste condizioni un film riesce a farti lo stesso una gran paura...

Dai che certe atmosfere sono irripetibili, a me piacciono da matti!! Ricordo qualcosa di simile ad una proiezione parrocchiale di Rocky IV: tifo da stadio e sedie che stavano per volare...

Zender ebbe a dire:
... Ti hanno ben rovinato la visione di un classicissimo! Io in situazione analoghe vidi Il cartaio...

No, la situazione ambientale, per così dire "smitizzante", non mi ho impedito di inorridire, fremere di raccapriccio, distogliere lo sguardo dallo schermo, saltare sulla sedia, sentire un nodo in gola dopo quel maledetto sparo in testa alle prime luci dell'alba... insomma emozionarmi. Ho visto il film poco dopo l'uscita in Italia.
E' difficile raccontare la prima volta degli zombi, adesso che da decenni ce ne propinano in tutte le salse. Allora non si erano mai visti sullo schermo. Certo c'erano stati morti viventi vodu, Dracula, la mummia ed altri ancora ma niente che assomigliasse minimamente a questi, mossi non dalla propria volontà (o dalla volontà altrui) ma da una fame insaziabile e cieca. Mostri inconsapevoli e quindi in un certo senso innocenti che ispiravano orrore ma anche pietà.

Daniela ebbe a dire:
Zender ebbe a dire:
... Ti hanno ben rovinato la visione di un classicissimo! Io in situazione analoghe vidi Il cartaio...

No, la situazione ambientale, per così dire "smitizzante", non mi ho impedito di inorridire, fremere di raccapriccio, distogliere lo sguardo dallo schermo, saltare sulla sedia, sentire un nodo in gola dopo quel maledetto sparo in testa alle prime luci dell'alba... insomma emozionarmi. Ho visto il film poco dopo l'uscita in Italia.
E' difficile raccontare la prima volta degli zombi, adesso che da decenni ce ne propinano in tutte le salse. Allora non si erano mai visti sullo schermo. Certo c'erano stati morti viventi vodu, Dracula, la mummia ed altri ancora ma niente che assomigliasse minimamente a questi, mossi non dalla propria volontà (o dalla volontà altrui) ma da una fame insaziabile e cieca. Mostri inconsapevoli e quindi in un certo senso innocenti che ispiravano orrore ma anche pietà.

Interessante Daniela. Io, le tue stesse sensazioni, le provai alla prima visione di Soldato Blu. Un vero e proprio shock! Credendo, da ragazzino, che gli indiani fossero i cattivi e i bianchi i buoni...Ne fui letteralmente devastato!