Discussioni su La maschera - Film (1988)

  • TITOLO INSERITO IL GIORNO 8/09/14 DAL BENEMERITO BUIOMEGA71
  • Clicca sul nome dei commentatori per leggere la loro dissertazione
  • Quello che si dice un buon film:
    Buiomega71
  • Mediocre, ma con un suo perché:
    Lucius

DISCUSSIONE GENERALE

3 post
  • Se ti va di discutere di questo film e leggi ancora solo questa scritta parti pure tu per primo: clicca su RISPONDI, scrivi e invia. Può essere che a qualcuno interessi la tua riflessione e ti risponda a sua volta (ma anche no, noi non possiamo saperlo).
  • Buiomega71 • 8/09/14 10:07
    Consigliere - 26006 interventi
    Seducente, affascinante, raffinata, avvolgente e ipnotica fiaba d'amore e bizzarri giochi di seduzione ambientata in una magica e sospesa italia del settecento

    Il nobiluomo Leonardo passa le sue giornate di assoluta dissolutezza nella sua villa con il padre (il Feodor Chaliapin di Inferno), tra sbronze e il demone del gioco che stà lapidando i tesori di famiglia. Vince al gioco una compagnia di teatranti (destinati ad un bambino), e in una sera d'estate, nel suo giardino, si esibiscono nello spettacolo. Leonardo viene colpito dalla bellezza ammaliante di Iris (una stupefacente Helena Bonham Carter di pre-burtoniana meraviglia). La seduce, ma il suo fare è rozzo e volgare, e la fanciulla ne rimane schifata e orripilata

    Per conquistare l'amata, il nobiluomo interpella un creatore di maschere (un mefistofelico Roberto Herlitzka), che le commissiona particolari e bizzarre maschere, che lui indosserà (celando la sua identità) per rubare il cuore della sfuggente Iris...

    Opera più unica che rara nel panorama del cinema italiano ottantesco, che rammenta arcane atmosfere fiabesche avatiane e sinfonie romantiche/fantastiche di un Neil Jordan

    Impreziosito dalla straordinaria fotografia di Acacio De Almeida (che regala atmosfere e sussurri argentiani nella bottega delle maschere), dalla melodica sinfonia musicale di Luis Bacalov, dalle incantevoli location, speziato da lievi sfumature quasi horror (la bottega delle maschere, appunto, il primo incontro al fiume con lo sguardo della maschera in soggettiva, il minaccioso temporale all'orizzonte, la maschera stile kabuki gettata nel fango), dalla regia raffinata, suadente, pittorica e densa di particolari della Infascelli

    Lento nel narrato, ma ammaliante, ricercato visivamente, romanticheggiante ma non melenso (anche l'happy end, con un arlecchinesca Bonham Carter, non intacca il fascino del film), penetrante, con alcuni momenti davvero intensi (l'incontro al fiume con la maschera a forma di foglia e elfo dei boschi, il bellissimo omaggio al Fantasma dell'Opera durante le prove a teatro, tutta la magica parte nel prefinale al gazebo che mi ha riportato alla mente atmosfere sospese alla Invenzione di Morel, la maschera che galleggia nell'acqua) e una narrazione rarefatta e surreale che imprime un fascino che rapisce nonostante la lentezza dello svolgimento

    La Infascelli dimostra un talento visivo non comune e un gusto per l'immagine davvero seducente, nonchè l'originalità del soggetto, che non assomiglia a nessun altro film

    C'è pure Maria Tedeschi, la vecchiaccia di Bestialità !

    Piccola gemma da riscoprire e custodire con amore, perchè "Niente accade per caso"
    Ultima modifica: 8/09/14 12:42 da Buiomega71
  • Buiomega71 • 8/09/14 10:20
    Consigliere - 26006 interventi
    Fiorella Infascelli, figlia del produttore e regista Carlo Infascelli, da assistente di Pasolini in Salò a attrice per Emidio Greco ne L'invenzione di Morel. Un importante tassello in più nella dinastia cinematografica degli Infascelli

    http://www.nonsolocinema.com/IMG/jpg/fiorella_infascelli.jpg
    Ultima modifica: 8/09/14 10:22 da Buiomega71
  • Kaciaro • 14/01/24 14:04
    Galoppino - 506 interventi
    una delicatezza stilistica sublime e penso questo film la piccolina e' diventata famosissima chissa' se si ricorda del piccolo alberghetto di Caprarola dove alloggiava