Discussioni su La guerra dei mondi - Film (1953)

DISCUSSIONE GENERALE

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  • Ciavazzaro • 14/12/09 10:41
    Scrivano - 5591 interventi
    Apprendo ora con moltissima tristezza che il grandissimo protagonista di questo film Gene Barry ci ha lasciato all'età di 90 anni.
    Se ne va un altro pilastro del cinema.
  • Zender • 19/03/13 19:19
    Capo scrivano - 47731 interventi
    Nooo, il primo killer colombiano! Anzi, del film tratto dalla piece prima ancora che partisse il telefilm di Colombo! Un killer pre-colombiano!
  • Ciavazzaro • 19/03/13 21:36
    Scrivano - 5591 interventi
    Si gene barry è davvero un mito,per appasionati colombici come noi,egli ha un importanza storica !
  • Bergelmir • 7/04/14 21:28
    Galoppino - 211 interventi
    Dall'impolverata biblioteca di Bergelmir, ecco un estratto dal saggio "L'Estraneo dietro lo schermo" di Stefano Mazza, in Studi Lovecraftiani n.4 (2007):

    Nello stesso periodo, sembra che i due racconti di Lovecraft maggiormente vicini alla fantascienza moderna, ovvero The colour out of space (1927) e The whisperer in darkness (1930), siano divenuti classici di enorme potenzialità per l’immaginario dell’era cinematografica. Molti film di fantascienza del periodo raccontano in numerose varianti sempre lo stesso soggetto lovecraftiano: l’entità che giunge dallo spazio per contagiare, soggiogare o uccidere gli esseri viventi terrestri, è uno dei temi preferiti del cinema fantastico degli anni Cinquanta. L’idea dell’invasione da parte di alieni ostili non nasce con Lovecraft, ma nel 1892 in The germ growers dell’australiano Robert Potter, anche se il vero classico del genere è certamente La guerra dei mondi di H.G. Wells del 1898. Gli alieni di Potter e di Wells, tuttavia, mostrano intelligenze che assomigliano a quella umana e che danno battaglia alla Terra con metodi bellici. Sono mostri che, nella loro volontà di conquista, ci somigliano e ci riguardano perché sono un nostro doppio estremizzato. Questo è vero sia nell’Ottocento di Wells, come proiezione paurosa dell’industrializzazione e della meccanizzazione, che nell’adattamento cinematografico di Byron Huskin, ove diventano uno dei tanti simboli della paura di un attacco da parte delle potenze socialiste. Nella versione di Steven Spielberg uscita nel 2005, La guerra dei mondi diventa addirittura una cornice entro cui rivivere gli orrori e la distruzione implacabile del terrorismo internazionale.