Discussioni su La donna scimmia - Film (1964)

DISCUSSIONE GENERALE

  • Se ti va di discutere di questo film e leggi ancora solo questa scritta parti pure tu per primo: clicca su RISPONDI, scrivi e invia. Può essere che a qualcuno interessi la tua riflessione e ti risponda a sua volta (ma anche no, noi non possiamo saperlo).
  • Redeyes • 8/04/08 16:37
    Formatore stagisti - 953 interventi
    Il mio non è tanto una chicca al film, peraltro bellissimo, quanto un appunto al nostro Davinotti (posso considerarlo un po' mio, non come possesso come partecipante? ^_^):
    Come si può inserire "La donna scimmia" nel genere commedia?
    Io, dal mio piccolo, lo considererei più un Drammatico. Ora intendiamoci me ne faccio una ragione anche se resta in questa categoria (per maggioranza contraria a me, o per motivi tecnici) ma mi sentirei più a mio agio se fosse in genere secondo me più consono a questo capolavoro nichilista!
  • Zender • 8/04/08 16:54
    Capo scrivano - 47728 interventi
    Caro il mio Red (siamo un po' tutti nostri, a questo punto, e fai bene a considerare tuo ciò che infatti è tuo :)), il Davinotti il film non l'ha visto e quindi l'inserimento, all'interno di una scheda, di un genere piuttosto che di un altro è responsabilità di chi il film l'ha inserito (nel caso specifico l'amico Deepred). Io che il film non l'ho visto non posso che fidarmi di ciò che uno scrive quando inserisce una scheda. Controllo che il cast sia a posto, che il titolo sia quello, ma per quanto riguarda il genere non posso che fidarmi dei nostri validissimi collaboratori. Deepred parla di commedia grottesca. Vediamo se intervengono qui (lui o Capannelle) a decidere insieme.
  • Redeyes • 8/04/08 20:20
    Formatore stagisti - 953 interventi
    Effettivamente hai ragione!
    Vedremo l'amico se interverrà.....
    Red (suona bene) sembra quasi quasi una citazione di un mitico (fra i tanti) Red da una piacevole serie tv "That's 70' show" il burbero padre!
    ^_^
  • Cotola • 8/04/08 23:22
    Consigliere avanzato - 3842 interventi
    Quello dei generi è spesso uno dei problemi più annosi di chi si occupa di cinema. In molti casi, infatti, ascrivere una pellicola ad un genere piuttosto che ad un altro non è impresa facile.
    Questo film, ma si potrebbero citare mille altri esempi ed anche più, ne è la chiara testimonianza. Diciamo che sia Red che che Deep hanno ragione. Il film, a mio avviso, è una commedia grottesca intrisa di una profonda drammacità com'è nello stile di questo grande e purtroppo spesso dimenticato e sottovalutato regista nostrano.
  • Zender • 9/04/08 00:09
    Capo scrivano - 47728 interventi
    Riguardo alla sottovalutazione di Ferreri si pronunciò anche Avati in una recente intervista, dicendo che si tende oggi a rivalutare anche molta spazzatura dimenticando invece completamente un autore come Ferreri, del quale sembra che a nessuno interessi più niente. Un grazie a Cotola, intanto, anche se non si è schierato con nessuna delle due fazioni e quindi non permette di decidere in favore di nessuno dei generi. Per il momento la commedia vince per questioni di precedenza.
  • Redeyes • 9/04/08 11:19
    Formatore stagisti - 953 interventi
    Genere di collocamento a parte, non vorrei divenisse una bollente vis polemica, concordo con chi, a giusto titolo, reputa Ferreri un genio o quanto meno un grande autore, e questa è la cosa maggiormente importante!
  • Deepred89 • 9/04/08 18:37
    Comunicazione esterna - 1601 interventi
    A mio parere si tratta più di una commedia perchè, nonostante una cattiveria e un cinismo di fondo impressionanti il registro del film si mantiene sempre sulla commedia, e anche quando arriva la tragedia, essa è narrata con ironia (anche se crudelissima)
    Poi se volete cambiare genere fa lo stesso;)
  • Zender • 10/04/08 00:49
    Capo scrivano - 47728 interventi
    Bene: Deepred non rinnega il suo passato. Uno a uno pari e patta. O interviene Capannelle a dare il suo voto definitivo (commedia o drammatico) o devo lasciare così per le citate ragioni di precedenza.
  • Capannelle • 10/04/08 13:21
    Scrivano - 3487 interventi
    La questione é talmente importante che intervengo dalla terra belga. Direi drammatico perché quello che rimane dentro il cuore é l'aspetto drammatico, anche se effettivamente viene sempre raccontato con toni (geniali) da commedia. Del resto drammatico é diventata una categoria molto eterogenea, quasi residuale. Saluti a tutti.
  • Zender • 10/04/08 15:20
    Capo scrivano - 47728 interventi
    Un grazie al transfuga (ma sempre presente) Capannelle in zona Poirot e a questo punto sul 2 a 1 assegnamo pure al film la voce "drammatico" prima che qualcun altro lo commenti e risollevi la questione. Si ringraziano tutti i partecipanti.
    Ultima modifica: 10/04/08 23:23 da Zender
  • Buiomega71 • 28/02/11 16:06
    Consigliere - 25934 interventi
    Addio alla grande Annie Girardot, ci ha lasciato la mitica eroina di Ferreri. Io non la dimentichero mai ne Il seme dell'uomo, dove finiva , inconsapevolmente, mangiata da Marco Margine. Adieu Annie.
    Ultima modifica: 28/02/11 16:17 da Buiomega71
  • Zender • 28/02/11 17:16
    Capo scrivano - 47728 interventi
    Non so veramente più che dire. Troppi deceduti...
  • Capannelle • 16/06/11 22:51
    Scrivano - 3487 interventi
    Rivedendolo apprezzo la prova di Tognazzi notoriamente a suo agio nei personaggi cinici. Ma sono ben inquadrati anche tutti i personaggi minori, tipo l'impresario o la vecchina prima dell'aborto.
  • Roger • 6/10/12 12:00
    Fotocopista - 2919 interventi
    Ma Marco ferreri non compare nelli vesti del padre missinario nelle diapositive?
    http://www.youtube.com/watch?v=1sU5jBmlhpM
    min 0:02:50
    a me pare proprio lui
  • Pigro • 6/10/12 12:26
    Consigliere - 1659 interventi
    Assolutamente sì! Molto divertente...
  • Buiomega71 • 8/08/20 10:05
    Consigliere - 25934 interventi
    Rassegna estiva: Italian Graffiti d'agosto 

    Da ragazzino, visto un pomeriggio d'estate sulla Rai, mi impressionò talmente che la camera verde dei miei ricordi lo immortalava come una specie do iggetto di culto. Rivisto  oggi è una cocente delusione, e forse il peggior Ferreri.

    Il troppo grottesco ferreriano stroppia, il cinismo e la cattiveria  sono troppo studiati a tavolino per affondare davvero, e non si prova nemmeno un briciolo di compassione per la scimmiesca Girardot, troppo bella e sensuale per essere un freak (non basta appiccicarle su due peli e metterle una barbetta a là Ferreri), per non parlare dell'insopportabile personaggio di Tognazzi, più fastidiosamente logorroico che nemmeno avido e crudele.

    Invecchiato malissimo, dove il proverbiale sarcasmo ferreriano diventa maniera e si stempera nella noia, tra poco suggestive ambientazioni partenopee fuori contesto e baracconate da avanspettacolo che nemmeo i proto mondo alla Mondo di notte.

    Qualche zampata del miglior Ferreri che verrà c'è (la Girardot che, durante le nozze canta "La novia", il fantoccio di gorilla nello spettacolo da cabaret parigino, poi ripreso, in dimensioni più kinkonghesche, in Ciao maschio, la "donna scimmia" che fa gli spettacoli scimmieschi sull'albero di casa sotto gli ordini del Tognazzi domatore, con lei che mostra il culo e morde gli spettatori), ma è poca roba, in quello che, personalmente, trovo uno dei suoi film più deboli e invecchiati malissimo.

    E non mi basta neppure vedere Ferreri che troneggia, ironicamente cinico. nelle diapositive di ambientazione  africana che sembrano anticipare Come sono buoni i bianchi (con le derive proto cannibalesche della testa mozzata), in un sarcasmo bunueliano (tipico del regista) che, però, questa volta, lascia parecchio indifferenti.

    La Girardot sul letto d'ospedale che esala gli ultimi respiri non dona nessuna empatia e, se proprio, al di là della sopravvalutata acidità ferreriana (in questo caso specifico), colpiscono di più certe scelte coraggiose visto l'epoca (la suora che dice a Tognazzi che ci sono parecchi vecchiacci che vorrebbero adottare ragazzine quattordicenni, il sederone nudo e sculettante della ballerina di colore, i seni della Girardot che fanno capolino nell'invisibile costumino nello show parigino, il professore che millanta accoppiamenti zoofili tra uomini e scimmie), ma rimane un fumettone che fa del grottesco eccesso e portabandiera, fino a scadere nella pagliacciata.

    Terribili le musichette di Teo Usuelli e personaggi secondari poco incisivi e macchiettistici.

    Straordinaria comunque la Girardot e , nel bene e nel male, Ferreri lascia sempre il suo inconfondibile marchio.

    Il mio Ferreri preferito, però, non abita certo quì, lascio la donna scimmia per il futuro, che è comunque donna.


    Ultima modifica: 8/08/20 11:12 da Buiomega71
  • Daniela • 8/08/20 11:17
    Gran Burattinaio - 5930 interventi
    A mio parere, La donna scimmia è una commedia grottesca straordinaria, uno dei capolavori di Ferreri, comunque il film che preferisco della sua filmografia, anche se non ho visto alcune pellicole dell'ultima parte della sua carriera.
  • Buiomega71 • 8/08/20 11:54
    Consigliere - 25934 interventi
    Daniela ebbe a dire:
    A mio parere, La donna scimmia è una commedia grottesca straordinaria, uno dei capolavori di Ferreri, comunque il film che preferisco della sua filmografia, anche se non ho visto alcune pellicole dell'ultima parte della sua carriera.

    Giusto che sia così, anche se, personalmente, trovo eccessivi i pallinaggi dati al film, che, amando il Ferreri post anni 60, trovo terribilmente sopravvalutato (e anche invecchiato male).

    Ma con Ferreri ho sempre avuto un rapporto conflittuale, tanto amo Storie di ordinaria follia, Il seme dell'uomo e Il futuro è donna, tanto mi hanno dato somme delusioni  La grande abbuffata, Dillinger è morto e, in coda, appunto, La donna scimmia.
    Ultima modifica: 8/08/20 12:02 da Buiomega71