Herrkinski • 21/02/15 04:12
Consigliere avanzato - 2630 interventi Ho visto il film su reti private del nord Italia diverse volte (Antenna 3, Tv7 Lombardia, tra le altre), a volte anche in prima serata; era un freddo inverno dei primi anni '90, probabilmente '93/'94, gli ultimi anni di certi palinsesti "liberi", ricchi di perle per gli amanti di certo cinema che all'epoca era "underground", vista l'assenza di Internet e la difficile reperibilità di certe VHS. Conservo ancora una registrazione dell'epoca, anche se ho comprato il film in DVD in tempi più recenti (copia estera pessima, ma tant'è).
Nonostante abbia mantenuto un tono perlopiù obiettivo nei confronti del film nella mia rece sul Davinotti, ho un debole per questa pellicola; chi lo sa, forse c'è un fondo di nostalgia per le condizioni in cui ho scoperto il film, ma ormai l'ho rivisto tante volte e ad ogni visione mi piace sempre di più, motivo per cui ho scritto questo post.
Larraz non è regista da poco, chi lo conosce già sa; questa è una delle sue ultime prove e seppure sia palesemente un film girato su commissione, per motivi commerciali, ha un suo perché. Vederlo esclusivamente come slasher è un approccio sbagliato; fondamentalmente è un mystery/thriller, l'elemento horror (a parte qualche modesto effetto gore) è introdotto passo a passo durante la vicenda; i clichè più biechi dello slasher (la stupidità/ingenuità dei protagonisti, il finale assurdo) vengono snocciolati senza vergogna, ma al tempo stesso il gusto per gli ambienti, i dettagli, la fotografia, il gusto macabro, vengono direttamente dagli anni '70. L'altare con la macchina incidentata, le foto della donna misteriosa, la cripta con le bare, le stanze abbandonate, gli incubi a sfondo sessuale.. Larraz recupera la morbosità di certo suo cinema settantiano e l'adatta allo slasher americano, pur con uno stile fuori tempo (il film sembra girato almeno 4 o 5 anni prima). l'incompetenza attoriale (specialmente nel doppiaggio italiano, ma pure in quello originale) è poca cosa di fronte a siffatta padronanza dell'orrore; le interminabili corse dei protagonisti tra l'altare fuori casa, la cantina e le stanze ammuffite della casa sono ripetitive ma al tempo stesso incredibilmente atmosferiche, pregne di una carica tetra, ipnotica e sinistra da film horror d'altri tempi. A tratti lento, pieno di riempitivi, recitato male, poco splatter... Ma al tempo stesso perfetto, con idee spesso geniali, coadiuvato da una colonna sonora bellissima (detto da musicista), da una fotografia buia ma suggestiva e da intuizioni di sceneggiatura totalmente inaspettate. Con un budget serio sarebbe stato un masterpiece; rimane un B-movie diverso da tutta la noiosa massa di slasher similari degli '80 e merita assolutamente la visione, a costo di esser preparati a un film morboso e oscuro, piuttosto che a uno splatter-movie come tanti.
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