Discussioni su La bottega degli orrori di Sweeney Todd - Film (1997)

  • TITOLO DAVINOTTATO NEL PASSATO (PRE-2006)
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  • Non male, dopotutto:
    Buiomega71
  • Scarso, ma qualcosina da salvare c’è:
    Daniela, Marcel M.J. Davinotti jr.

DISCUSSIONE GENERALE

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  • Lucius • 1/11/09 21:33
    Scrivano - 9063 interventi
    La prima versione interpretata da Angela Lansbury, la pièce teatrale,una sorta di musical horror è veramente notevole.
    Ultima modifica: 1/11/09 21:36 da Lucius
  • Buiomega71 • 6/03/14 10:20
    Consigliere - 25934 interventi
    Schlesinger e sempre stato uno dei miei "cattivi maestri", dai capolavori assoluti come Un uomo da Marciapiede, Il maratoneta, Il giorno della locusta, Domenica maledetta domenica, ma adoro anche alcuni dei suoi film cosidetti minori, come: The Believers (mio personal cult in assoluto), Il Gioco del Falco e La Prossima vittima (thriller tra l'altro straordinario, con un incipt al cardiopalma che anticipa di un anno quello di Scream)

    Sweeney Todd (anticipo che non ho visto la versione di Tim Burton) e un film realizzato a fine carriera (il penultimo, prima della terrificante commedia Sai che c'è di nuovo), che pare quasi un divertissement giusto per non "restarsene con le mani in mano"

    Un filmetto, di sicuro, sorretto da uno script banale e senza particolari sorprese, con la solita storiella di cannibalismo inconsapevole e "botteghe che vendevano la morte", eroi tutti di un pezzo, serial killer sopra le righe (comunque ottima la prova di Kingsley) e il classico finale scontato che fa tanto tv movie

    Dai trashissimi Macellai di Milligan, al delirante Lo Strangolatore di Vienna, la storia e sempre la stessa, senza variazioni

    Però, in mezzo a cotanta convenzionalità e scontatezza, lo zio John riesce ancora a tirare zampate che lasciano il segno

    Una Londra sudicia e fetida piena di sterco per le strade maleodoranti, donne con i denti marci, carne marcia e puzzolente, tanfo e miseria (un pò come le atmosfere e il luridume di Profumo o di From Hell), locande sozze e prostitute olezzose, con una ricostruzione dell'inghilterra di fine settecento davvero realistica e putrida

    Bestiame che gira per le strade (mi sono pure venute alla mente le "vacche all'ingrasso" di Via Dalla Pazza Folla, tanto per restare in zona Schlesinger), uomini imbellettati e ripugnanti, tra parrucche grottesche e dentiere

    Poi, lo zio John, si autocita: le "cure dentistiche" e le gole squarciate del Maratoneta, i "riti" di The Believers (nel finalone), la miss Lovett di Joanna Lumley che assomiglia alla Karen Black de Il Giorno della Locusta (soprattutto quando e a letto con Kingsley o quando frusta per "piacere" l'irreprensibile Rutledge) e dispensa momenti di ottimo cinema (l'inseguimento al museo delle cere con conseguente gola tagliata, la fetida cucina-tra carne maciullata e pasticci di carne-di miss Lovett, la sedia trabochetto, il bambino muto pestato e incatenato, la fogna con i resti umani maleodoranti, la puzza insostenibile in chiesa) e la subdola, quanto crudele e agghiacciante, "normalità" dell'orrore del Sweeney Todd di Kingsley, mi ha portato alla mente il criminale nazista di Laurence Olivier del Maratoneta

    Poi, vabbè, scantinati che fanno tanto Non Aprite quella porta 2 e un finale che assomiglia non poco a quello di Urban Legend (anche se, lo zio John, non risparmia qualche effetto gore, come: una testa divorata dai topi, un corpo nudo massacrato e trascinato per le scale, teste tra gli scarti degli animali fatti a pezzi, cadaveri sezionati, uomini appesi agli uncini da macellaio come Teri McMinn in Non Aprite quella Porta)

    Peccato che però il film viaggi sui binari della mediocrità e del deja vù, con quel sapore dolciastro del visto e stravisto (e con qualche puntata nell'humour macabro che un pò infastidisce, come le musichette di Richard Rodney Bennett), che regala ben pochi sussulti e ben poche sorprese (la sceneggiatura e davvero di una banalità sconcertante)

    Comunque , alla fine, non male, e si sente la mano di un grande regista come Schlesinger

    Nella parte dell'anatomopatologo si rivede con piacere Peter Jeffrey, l'ispettore Trout de L'abominevole Dottor Phibes, che elargisce uno squisito dialogo sul cannibalismo.

    Ottima la qualità audio/video della vhs Eagle/Buena vista.
    Ultima modifica: 6/03/14 12:28 da Buiomega71
  • Caesars • 3/03/21 10:10
    Scrivano - 16800 interventi
    Piccola correzione al "papiro elettronico": il protagonista è Ben Kingsley, con la "b" maiuscola.
    Scusa Zender per la mia pedanteria...
  • Zender • 3/03/21 11:31
    Capo scrivano - 47726 interventi
    Sai bene che per quanto mi riguarda questa non è mai pedanteria, Caesars. Correggere un errore non può che farmi piacere. Grazie.