Bergelmir • 17/04/14 22:37
Galoppino - 211 interventi Curiosità.
L'uomo di Aran è uno dei film preferiti dallo scrittore americano
H.P. Lovecraft. Ne parlò in una lettera indirizzata all’amico e a sua volta scrittore Robert H. Barlow.
Riporto sotto la traduzione della lettera in cui si parla del film:
4° Giorno di Primavera
{25 marzo 1935}
Ave Sire Garoth!
[…]
Bene – ho visto “L’uomo di Aran” finalmente – al suo giro di ritorno in queste colonie. Uno spettacolo impressionante & artistico – non una messa in scena, ma un chiaro esempio della disperata lotta per l’esistenza degli isolani. Che popolo! Migliaia di anni su aride rocce battute dall’oceano e prive di suolo… cibo piantato in solchi di alghe & terra screpolata distesa sulla superficie rocciosa…. bracciare il mare su fragili barche che spesso si frantumano su coste possenti, scoscese e prive di spiaggia …. Cacciare squali titanici per il loro olio …. Faticare febbrilmente & eroicamente senza altro compenso che il precario mantenimento della propria vita fisica. Il motivo per cui qualcuno abiti su quelle isole mi è sconosciuto – adesso anche gli Scozzesi stanno abbandonando le Ebridi Esterne. Eppure ci sono sempre stati uomini di Aran fin dagli albori della storia – & prima. Rovine preistoriche sono state trovate sulle isole …. & le genti erano proprio come adesso quando Sex. Julius Frontinus stabilì la IIa Legione Augustana ad Isca Silirum nella Britannia Seconda … la futura “Collina dei Sogni”. Le Aran mi hanno sempre affascinato da quando lessi “Riders to the Sea” di Synge. Beh – è un grande film, & ti consiglio di non perderlo se non l’hai ancora visto.
NOTE
La collina dei sogni (
The hill of dreams, 1907) è un romanzo semiautobiografico di Arthur Machen che racconta la vita di Lucian Taylor e della sua infanzia a Caerleon, in Galles. La collina dei sogni è un antico forte romano dove Lucian ha strane e sensuali visioni, fra le quali vede la propria città durante il periodo romano.
Cavalcata a mare (
Riders to the Sea, 1904) è un romanzo di John Millington Synge - tradotto in italiano da James Joyce.
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