Discussioni su L'ora più buia - Film (2017)

DISCUSSIONE GENERALE

12 post
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  • 124c • 22/01/18 16:22
    Gestione sicurezza - 5190 interventi
    I primi giorni da ministro di Winston Churchill, quando l'Inghilterra, nel maggio 1940, sembra dover soccombere all'avanzata della Germania nazista. Bravissimo Gary Oldman che si cala nei panni del protagonista, accettando di mettersi protesi e parrucche che lo rendono quasi irriconoscibile al pubblico. Buono il cast di supporto, ovviamente tutto inglese.
    Ultima modifica: 22/01/18 17:51 da 124c
  • Daniela • 14/02/18 15:58
    Gran Burattinaio - 5927 interventi
    x Tarabas

    Leggo nel tuo commento: "A chi parla di retorica ricorderei sommessamente che grazie a quella retorica possiamo scegliere da soli il colore delle nostre camicie". Parole sacrosante, se si riferiscono alla definizione di retorica come arte del dire e del persuadere, sfoggiata ad esempio, nel discorso al Parlamento pronunciato nell'epilogo.

    Però nel film, accanto a questo tipo di retorica in senso etimologico, ne esiste anche di un tipo più corrente: è la retorica dei luoghi comuni che poi comuni non sono se non appunto nell'immaginario dello schermo, delle situazione forzate a fini dimostrativi, delle figure stereotipate con messaggio inglobato.

    Mi riferisco in particolare alla sequenza in cui si vede Churchill viaggiare per la prima volta in metropolitana. L'intento della sequenza è chiaro: mostrare un bagno di folla che dà al politico la carica necessaria per sostenere con forza una scelta tanto gravida di conseguenze.
    Però la sequenza stessa è troppo caricata: i passeggeri sembrano scelti ad uno ad uno per fornire un ventaglio di umanità il più variegato possibile, col rischio di far affiorare l'artificiosità della situazione, facendola diventare implausibile (esempio: il giovane nero ben vestito che recita sonetti e memoria).

    A mio parere il film è utile come un ripasso di una pagina di storia del Novecento che ha avuto un peso cruciale, oltre ad essere illuminato dalla straordinaria prestazione di Oldman, per cui il giudizio non può che essere complessivamente positivo, però avrebbe potuto essere migliore se avesse smussato questi passaggi, lasciando che la retorica nella sua forma più elevata si esprimesse nell'arte oratoria.
  • Daniela • 15/02/18 04:44
    Gran Burattinaio - 5927 interventi
    Capannelle,
    leggo ora nel tuo commento che anche a te la sequenza della metropolitana è risultata troppo... troppica ;o)
  • Tarabas • 15/02/18 11:17
    Segretario - 2069 interventi
    In realtà, Churchill era noto per vagabondare per Londra senza che nessuno sapesse dove fosse e cosa facesse (il che, dato il suo ruolo, era piuttosto bizzarro e testimonia che davvero parliamo di un'altra epoca).

    Naturalmente quella scena è inventata e può suonare eccessiva, ma sono 5 minuti in un film di due ore.
  • Daniela • 15/02/18 19:42
    Gran Burattinaio - 5927 interventi
    Tarabas ebbe a dire:

    Naturalmente quella scena è inventata e può suonare eccessiva, ma sono 5 minuti in un film di due ore.


    Hai ragione, sono solo una manciata di minuti, però, a mio giudizio, risultano proprio stonati con il resto della pellicola.
  • Capannelle • 15/02/18 20:16
    Scrivano - 3513 interventi
    Avete entrambi ragione nel senso che la scena della metropolitana è pessima, da vomito intellettuale e sarebbe da pallinaggio negativo. Ma dura poco e tutto il resto del film è notevole.

    Perchè pessima?
    SPOILER MA NEMMENO TANTO
    Churchill in metropolitana indottrina un gruppetto etnicamente corretto (c'è il nero sorridente, il timidone incredulo, le donne) e grazie alle sue parole si trasformano tutti all'unisono in intrepidi guerrieri decisi a vendere cara la pelle senza alcun dubbio sulle conseguenze.
    FINE SPOILER

    Una scena da musical hollywoodiano, senza alcuna giustificazione storica, inserita a forza in un racconto che segue ben altri stilemi.
    Ultima modifica: 15/02/18 20:21 da Capannelle
  • Piero68 • 3/12/18 13:58
    Contratto a progetto - 241 interventi
    Senza nessuna polemica, ma ho letto un commento che indica questo film come una sorta di ripasso di storia. E sarei anche d'accordo. Se non fosse per il non trascurabile fatto che, tanto per cambiare, la sceneggiatura ha piegato (o distorto, come meglio preferite) la verità a proprio uso.
    E sto usando un modo elegante per dire che ci sono errori storici voluti (ma guarda un pò?!) per girare la frittata a scopo propagandistico.

    Di errori macroscopici ce ne sono due che mi hanno colpito in modo particolare.

    Il primo (e secondo me anche il più grave) è che nel film fanno intendere che a maggio del '40, in maniera improvvisa e vigliaccamente, la Germania nazista dichiara guerra a Francia-Inghilterra e invade i territori neutrali di Belgio, Olanda e Lussemburgo.
    La realtà è ben diversa: all'indomani dell'invasione della Polonia, 3 settembre 1939, furono la Francia e l'Inghilterra a dichiarare guerra alla Germania, non il contrario e per di più nel 40. L'imperdonabile impreparazione dell'esercito inglese è il motivo delle dimissioni di Chamberlain (cosa di cui non si parla minimamente nel film altrimenti avrebbero dovuto scoprire gli altarini), il quale non solo spingeva per una soluzione pacifica con la Germania tramite la mediazione di Mussolini, ma riteneva Hitler un bluff, nel senso che riteneva che la Germania non avrebbe mai attaccato nè la Francia nè l'Impero Britannico.
    L'altro errore è ritenere l'Operazione Dynamo (Dunkirk per intenderci), come sempre ormai capita da quasi 80 anni a questa parte, un successo per l'Inghilterra.
    La verità è che, nella speranza di una risoluzione pacifica e anche perchè in quei giorni l'Inghilterra fece intendere che voleva avere un abboccamento, Hitler trattenne Luftwaffe e Kriegsmarine, consentendo ai 300.000 soldati anglo francesi di imbarcarsi e di giungere salvi sulle coste inglesi.
    Se solo avesse voluto, la Germania, avrebbe potuto fare una vera e propria carneficina visto che in quel momento controllava in maniera incontrastata terra, cielo e acqua in quel tratto di Mondo.

    Detto questo, possono raccontarci di tutto visto che comunque è un prodotto di "fantasia". Possono persino farci intendere che Churchill considerasse Mussolini un incapace ed un imbecille. Strano! Dal momento che il loro carteggio, durato per quasi tutto il periodo della guerra, fu così fitto e compromettente che, non solo costò la vita anzitempo a Mussolini e la Petacci, ma costrinse lo stesso Churchill a sguinzagliare i servizi segreti affinché il carteggio non cadesse in mani "sbagliate".
  • B. Legnani • 3/12/18 14:36
    Pianificazione e progetti - 14963 interventi
    Piero68 ebbe a dire:


    Detto questo, possono raccontarci di tutto visto che comunque è un prodotto di "fantasia". Possono persino farci intendere che Churchill considerasse Mussolini un incapace ed un imbecille.


    Anche io ho notato questa chiara diversione dalla realtà storica.
    Resta, comunque, un buon film. Non ottimo: buono.
    Ultima modifica: 3/12/18 14:39 da B. Legnani
  • Zender • 3/12/18 14:42
    Capo scrivano - 47787 interventi
    Sì, è sempre implicito che i film possano prendersi (e spesso si prendono) ampie licenze dalla realtà, altrimenti sarebbero documentari. Ciò non toglie che possano comunque servire a inquadrare a grandi linee un momento storico riportandone alla mente alcune fasi chiave.
  • Capannelle • 4/12/18 13:52
    Scrivano - 3513 interventi
    Lato storico dico anch'io che il primo sarebbe in effetti l'unico errore da rimproverare.
    Che Dunkirk sia entrata nella storia inglese come esempio di eroismo e partecipazione popolare, enfatizzandone le luci e tacendo le ombre, ci sta e penso accada per ogni popolo, buddhista o longobardo che sia.
    Su Mussolini: la vulgata britannica non ha mai avuto gran considerazione degli italiani e sarebbe scomodo nel 2018 ammettere che Mussolini fosse considerato un interlocutore valido. Anche qui me lo aspetto, in ogni film di guerra il nemico è brutto, sporco e cretino.

    Lato filmico però non concordo col tuo giudizio che sarebbe propagandistico dalla prima all'ultima scena. Per me lo sono alcune sequenze, di cui una terribile in metropolitana, ma non l'intero film che comunque non sottace divisioni interne e problemi caratteriali di Winston.
  • Piero68 • 7/12/18 13:10
    Contratto a progetto - 241 interventi
    Capannelle ebbe a dire:


    Lato filmico però non concordo col tuo giudizio che sarebbe propagandistico dalla prima all'ultima scena. Per me lo sono alcune sequenze, di cui una terribile in metropolitana, ma non l'intero film che comunque non sottace divisioni interne e problemi caratteriali di Winston.


    Forse hai ragione tu! Però sono davvero tante, troppe, le licenze storiche che si sono presi. Anche sul fronte interno.
    Tanto così, per citarne una. Non è vero che i rapporti tra Re Giorgio e Churchill erano così tesi così come non è vero che Churchill era favorevole al matrimonio di Edoardo con Wallis Simpson (nel film fanno passare che il Re ce l'avesse con Churchill in quanto aveva appoggiato il matrimonio "scandaloso"). In realtà Churchill premette per far rimandare il matrimonio nella speranza che l'infatuazione di Edoardo per la Simpson scemasse.

    Concordo comunque sull'ottima confezione del film
  • Raremirko • 11/11/19 01:55
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Ennesimo filmone nel quale Oldman,mostro sacro, si è finalmente aggiudicato un Oscar; lo stile di Roth è il solito, curato, ricercato, inconfondibile.

    Tanti i momenti da ricordare, ma una sequenza vale tutto il film: il primo ministro sul metrò, cosa che in Italia, ahinoi, ancora non si è verificata.

    Ne esce fuori un tipo un pò lunatico e bizzarro, ma che di sicuro aveva a cuore la nazione e la gente.

    Ottimo e buona la spalla della Scott Thomas.