Discussioni su L'inquilino del terzo piano - Film (1976) | Pagina 3

DISCUSSIONE GENERALE

67 post
  • Buiomega71 • 2/05/12 16:48
    Consigliere - 25997 interventi
    Schiaffeggia il bambino sì, come farà , in una scena analoga Anthony Hopkins nel Rito.

    Io ho letto la scena come il principio nel baratro della follia in qui cadrà Polanski/Trelkovsky.
  • Roger • 2/05/12 16:50
    Fotocopista - 2919 interventi
    Didda ebbe a dire:
    Solo di una scena non sono riuscito a dare una interpretazione:

    Perchè quando Polanski è seduto al parco e sente un bambino piangere lo schiaffeggia e se ne va?

    Spero che qualcuno ricordi la scena in questione e mi dia il suo contributo..


    Io interpreto questa scena in questo modo:Polanski sente la sottile o grossolana violenza che è costretto a subire(o come già detto,soggettivamente non vi sà rispondere con forza e insensibile risolutezza)Il "male"subito lo scarica su qualcuno più debole,perpetuando il meccanismo di cui è a sua volta vittima.Per una volta ,anche se vigliaccamente,"le dà" come se il "male"del vivere sociale fosse un peso,una merce che qualcuno deve subire e che subisce il più debole.
    Ultima modifica: 3/05/12 08:18 da Zender
  • Von Leppe • 2/05/12 18:14
    Call center Davinotti - 1109 interventi
    A quanto ricordo, nella scena dello schiaffo al bambino è stato proprio Trelkovsky a rompergli la barca e farlo piangere e una ragazza consola il bimbo e lui lo schiaffeggia come se avesse fatto la spia. Ormai è diventato l'incarnazione della precedente inquilina, vuole ribellarsi, ha scatti d'ira, ma diventa sempre più succube dei suoi pesecutori.
    Ultima modifica: 2/05/12 18:17 da Von Leppe
  • Von Leppe • 2/05/12 18:16
    Call center Davinotti - 1109 interventi
    PS
    Povero bambino, mi sembra che lo schiaffo se lo becca sul serio.
  • Roger • 2/05/12 20:32
    Fotocopista - 2919 interventi
    Ho rivisto la scena:polanski è seduto in disparte,il bambino piange,viene consolato dalla ragazza che va a recuperare la barca,lui si alza e sciaffeggia il bambino:"Lurido marmocchio!".Non è un caso che tale scena segua quella in cui Polanski,quasi istericamente,cerca di tenere testa al barista che gli vuole imporre il solito servizio.Come se la ribellione verso un soggetto ben preciso si fosse trasformata in sfogo alla cieca verso un altro più debole
  • Zender • 3/05/12 08:18
    Capo scrivano - 47798 interventi
    Roger, senza dover riscrivere tal dei tali ebbe a dire, basta che cliccchi il tasto QUOTE per rispondere invece di RISPONDI e scrivi sotto a quello che ti compare scritto nel modulino.
  • Jax • 16/10/12 09:06
    Galoppino - 52 interventi
    Film molto bello,e disturbante.
    Lo considero forse il miglior film di Roman Polanski.
    Film cupo sul delirio di un piccolo uomo (o forse descrizione di una realtàda incubo?, lo schema mi sembra lo stesso di "Rosemary's Baby").
    Bello il pianosequenza iniziale con i volti che appaiono alle finestre, la sua forse "allucinazione" alla fine del film, el'ambiguo, bellissimo finale.
  • Pigro • 16/10/12 10:11
    Consigliere - 1661 interventi
    Scusa Jax, vedo che inserisci sempre le tue impressioni nel forum della discussione generale: ma perché non li inserisci nella scheda in forma di commento in 500 battute?
  • Jax • 16/10/12 10:33
    Galoppino - 52 interventi
    Ciao Pigro, scusa, ma sono nuovo e inesperto.
    Ho scoperto il forum Davinotti e mi piace l'idea di intervenire ogni tanto per (eventualmente) discutere con altri utenti.
    In cosa ho sbagliato? è necessario inserirli fra i commenti ai film e non sul forum?
    Forse è meglio che mi spieghi... non fraintendermi, è una semplice domanda.
  • Zender • 16/10/12 11:54
    Capo scrivano - 47798 interventi
    Assolutamente no Jax, va benissimo così, non preoccuparti. Continua pure.
  • Pigro • 17/10/12 09:13
    Consigliere - 1661 interventi
    Jax ebbe a dire:
    Ciao Pigro, scusa, ma sono nuovo e inesperto.
    Ho scoperto il forum Davinotti e mi piace l'idea di intervenire ogni tanto per (eventualmente) discutere con altri utenti.
    In cosa ho sbagliato? è necessario inserirli fra i commenti ai film e non sul forum?
    Forse è meglio che mi spieghi... non fraintendermi, è una semplice domanda.


    Non è affatto sbagliato, anzi! Vai bene così, e non è necessario inserire i commenti.
    Il mio era solo un invito: cioè, sarebbe bello (almeno per me) vedere i commenti nella prima schermata del film, in mezzo agli altri, in modo da arricchire i punti di vista in una panoramica. E in modo da averli sempre presenti (nel forum, basta che ci siano un po' di post successivi, e quel che si è scritto finisce nelle pagine precedenti, e dopo un po' si "perde").
    Ma scrivere solo dentro il forum va benissimo, per carità!
    Ultima modifica: 17/10/12 09:17 da Pigro
  • Jax • 17/10/12 09:27
    Galoppino - 52 interventi
    Ho capito, adesso mi è tutto chiaro. grazie !
  • Fauno • 14/05/14 22:07
    Contratto a progetto - 2743 interventi
    Lo sto vedendo assieme ad altri del Romano polacco, e per il commento sono ancora in alto mare, ma ci vuole un Icaro internazionale che mi dica chi è il doppiatore dell'amico grezzone del protagonista, che gli va addirittura a pisciare nel lavello, perchè come doppiatore è a dir poco strepitoso...FAUNO
  • Buiomega71 • 14/05/14 22:17
    Consigliere - 25997 interventi
    Fauno ebbe a dire:
    Lo sto vedendo assieme ad altri del Romano polacco, e per il commento sono ancora in alto mare, ma ci vuole un Icaro internazionale che mi dica chi è il doppiatore dell'amico grezzone del protagonista, che gli va addirittura a pisciare nel lavello, perchè come doppiatore è a dir poco strepitoso...FAUNO

    Mitico e "cafonissimo" Bernard Fresson (per la prima volta lo vidi in coppia con Gene Hackman nel Braccio Violento Della Legge 2, dove lo affiancava come polotto francese)
    Ultima modifica: 14/05/14 22:18 da Buiomega71
  • Ciavazzaro • 14/05/14 22:44
    Scrivano - 5591 interventi
    Ciao Fauno Antoniogenna riporta Gianni Marzocchi come doppiatore del personaggio,però non lo so non avendo ascoltato il film in italiano,visto che tu c'è l'hai puoi però controllare se è lui.
  • Alex75 • 31/08/16 17:46
    Call center Davinotti - 709 interventi
    Roger ebbe a dire:
    Con questo film varo la mia prima discussione generale...non potrei iniziare meglio.per me il condominio è come un'allegoria della convivenza con gli ALTRI ,di fronte a cui l'individuo,il singolo troppo debole troppo sensibile soccombe.Inizia cosi un percorso che è follia,ma follia intesa non in senso individuale e paranoico,ma COLLETTIVO ,insita nelle parole e azioni di TUTTI ma che solo qualcuno( più debole o sensibile)si carica sulle spalle e ne paga le conseguenze fino all'estremo.Solo questo diventerà "matto",per essere deriso e compatito da chi lo ha reso tale!.Si veda l' inquietante idea alla base del film:il protagonista percorre lo stesso,identico percorso (si direbbe ritualizzato)di chi l'ha preceduto.Non importa se era una donna,se era diverso da lui:se ti trovi nella posizione sbagliata,l'iter è quello.Non per niente l'opposto del protagonista è quel suo amico prepotente,egoista:semmai è uno cosi che dà il suo piccolo contributo per portare alla follia qualcun altro.O meglio a fargli un giorno manifestare platearmente una follia che è in realtà causata da tutti.

    Sono d'accordo con quest'analisi: fin dall'ingresso nel condominio e dalle prime battute scambiate con la portinaia si percepisce la diversità del protagonista(nel suo essere straniero, nella sua mitezza e nella sua sensibilità, anche nei riguardi della triste vicenda di Simone, e per tutti questi motivi adattissimo al ruolo di vittima) e si nota come gli altri cerchino di indirizzarlo verso un destino ben preciso (anche se Polanski lo fa apparire fin da subito ineluttabile - Trelkowski potrebbe sempre scegliere un'altra marca di sigarette e un'altra colazione, eppure prende sempre Marlboro e cioccolata come Simone). E' un percorso di spersonalizzazione che per certi versi mi ricorda il romanzo di Dostoevskij "Il sosia", anche se in Polanski c'è una circolarità genialmente ottenuta omettendo i titoli di coda e chiudendo con il logo della Paramount.
  • Roger • 2/09/16 00:18
    Fotocopista - 2919 interventi
    Alex75 ebbe a dire:
    Roger ebbe a dire:
    Con questo film varo la mia prima discussione generale...non potrei iniziare meglio.per me il condominio è come un'allegoria della convivenza con gli ALTRI ,di fronte a cui l'individuo,il singolo troppo debole troppo sensibile soccombe.Inizia cosi un percorso che è follia,ma follia intesa non in senso individuale e paranoico,ma COLLETTIVO ,insita nelle parole e azioni di TUTTI ma che solo qualcuno( più debole o sensibile)si carica sulle spalle e ne paga le conseguenze fino all'estremo.Solo questo diventerà "matto",per essere deriso e compatito da chi lo ha reso tale!.Si veda l' inquietante idea alla base del film:il protagonista percorre lo stesso,identico percorso (si direbbe ritualizzato)di chi l'ha preceduto.Non importa se era una donna,se era diverso da lui:se ti trovi nella posizione sbagliata,l'iter è quello.Non per niente l'opposto del protagonista è quel suo amico prepotente,egoista:semmai è uno cosi che dà il suo piccolo contributo per portare alla follia qualcun altro.O meglio a fargli un giorno manifestare platearmente una follia che è in realtà causata da tutti.

    Sono d'accordo con quest'analisi: fin dall'ingresso nel condominio e dalle prime battute scambiate con la portinaia si percepisce la diversità del protagonista(nel suo essere straniero, nella sua mitezza e nella sua sensibilità, anche nei riguardi della triste vicenda di Simone, e per tutti questi motivi adattissimo al ruolo di vittima) e si nota come gli altri cerchino di indirizzarlo verso un destino ben preciso (anche se Polanski lo fa apparire fin da subito ineluttabile - Trelkowski potrebbe sempre scegliere un'altra marca di sigarette e un'altra colazione, eppure prende sempre Marlboro e cioccolata come Simone). E' un percorso di spersonalizzazione che per certi versi mi ricorda il romanzo di Dostoevskij "Il sosia", anche se in Polanski c'è una circolarità genialmente ottenuta omettendo i titoli di coda e chiudendo con il logo della Paramount.


    Grazie Alex, mi hai fatto venir voglia di rivederlo e così ho fatto...Hai usato una espressione indovinata: percorso di spersonalizzazione. Lo subisce il protagonista ma a ben vedere riguarda potenzialmente tutti, in un pressoche continuo gioco di forza e prevaricazione reciproco. La cruda morale del film è che se non si vuole essere spersonalizzati, perdere la propria identità, devi a tua volta spersonalizzare il prossimo, imporre la tua persona, il tuo spazio i tuoi diritti a discapito del prossimo (l'egoismo e menefreghismo degli amici, il cinismo della portiera, l'autoritarismo del padrone di casa e del commissario, tutti modi per ridurre la persona ad oggetto su cui esercitare potere e controllo oppure distaccarsene con indifferenza e sarcasmo). Trelkowski, oltre a uno sfogo cieco e vigliacco con un bambino, non riesce a replicare a tale meccanismo e il suo destino è segnato. La spersonalizzazione sarà completa, anche fisicamente: una mummia irriconoscibile, la propria identita legata solo più al numero del posto letto.
  • Blondie666 • 21/05/19 13:39
    Galoppino - 68 interventi
    Gestarsh99 ebbe a dire:
    Zender ebbe a dire:
    Dai, se uno si doppia due volte si triplica, no? :)




    Ahi, ahi, ahi, signor Zender !
    Lei mi casca sulla matematica...!
    Il doppio di due è quattro !
    Mi dispiace ma lei è eliminato.
    :D


    possiamo ricollegarci al fatto che nel film proprio lo stesso Polanski decise di interpretare Trelkowski perchè in gioventù fu discriminato in quanto ebreo/naturalizzato francese (essattamente come Trelkowski)

    e il personaggio stesso di Trelkowski che nel suo viaggio allucinato pensa di essere la Simone Choule? ehehe
    Ultima modifica: 22/05/19 09:09 da Blondie666
  • Blondie666 • 21/05/19 13:42
    Galoppino - 68 interventi
    Von Leppe ebbe a dire:
    A quanto ricordo, nella scena dello schiaffo al bambino è stato proprio Trelkovsky a rompergli la barca e farlo piangere e una ragazza consola il bimbo e lui lo schiaffeggia come se avesse fatto la spia. Ormai è diventato l'incarnazione della precedente inquilina, vuole ribellarsi, ha scatti d'ira, ma diventa sempre più succube dei suoi pesecutori.

    no, la barca se ne va a largo, e il bambino non riesce a prenderla, per questo piange
  • Blondie666 • 28/05/19 14:19
    Galoppino - 68 interventi
    Gugly ebbe a dire:
    Il lento cadere nella follia....generalmente io non amo i film " di foggia francese", e men che meno i film lenti dove a parlare sono più le immagini che il dialogo, ma questo omino mi ha intenerito, e quindi ho partecipato al suo travaglio, mi sono compenetrata nel suo dolore (perchè comunque c'è sofferenza).
    Stranamente, essendo una persona dalla indole molto logica (almeno in superficie, dicono) questa volta non mi sono fatta tante domande sulle possibili interpretazioni della storia alla luce dell'esito della vicenda, ma sono rimasta colpita da una scena, ovvero quella in cui tutti i vicini sono schierati come in elegantissimi palchetti di un teatro (tranne la portiera, ma si sa, lei non può avere un posto elegante) e additano ridendo il protagonista.
    Sarà mica che il condominio è lo specchio di un mondo che oggi si può identificare ne Il Grande Fratello (di qualsiasi risma, televisivo, tecnologico,ecc.) che tutto osserva, giudica, manipola sino a fagocitare l'individuo più debole? Appena vista quella scena il paragone mi è balzato subito nella mente...


    ottimo paragone in effetti,
    a dire il vero però guardando la scena, ho pensato che vedendoli tutti così in "prima fila" per gioire della sua fine, lui li voglia accontentare buttandosi, tuttavia, dato che sono appunto tutti eleganti e pettinati decide di rendere "sporca questa morte" cercando di fargliela in qualche modo pagare!