Lucius • 5/06/18 00:54
Scrivano - 9051 interventi Stralcio di un'intervista al regista:
Come è nata la storia che racconta?
Un po’ per caso, quando una decina d’anni fa mi era stato proposto di scrivere un film ispirato a Nodo alla gola di Alfred Hitchcock, come parte di un ciclo di titoli collegati ad alcune opere del famoso regista e supervisionati da Dario Argento. Poi non se ne fece nulla. Così è rimasto nel cassetto questo progetto. Quando la Film Kairós mi ha cercato, ho recuperato il progetto e l’ho rielaborato. Nel mio film non c’è nessun delitto, ma è rimasto il tema della colpa e dell’incapacità di assumersela.
E di hitchcockiano che cosa è rimasto?
Un’eco nella fotografia contrastata, ho cercato una patina un po’ retro, quasi anni ’50. E poi ho citato quella scena di Intrigo internazionale, in cui Cary Grant lancia a Eva Marie Saint una scatola di cerini per metterla in allarme del pericolo che sta correndo. Eco che si ritrova anche nella villa di Punta Rossa del Circeo, dove ho ambientato il film, che è stata costruita su progetto di un allievo dell’architetto Frank Lloyd Wright, lo stesso a cui si è ispirato Hitchcock, ricostruendo in studio la villa di Intrigo internazionale, che ha la medesima struttura di quella da me scelta. In stile organicista, con grandi vetrate e la natura che entra nella casa che si fonde con il paesaggio.
Fonte: Cinecittà News Interviste - Stefano Stefanutto Rosa.Ultima modifica: 5/06/18 07:44 da
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Lucius