Discussioni su L'assassino... è al telefono - Film (1972)

DISCUSSIONE GENERALE

19 post
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  • Funesto • 19/03/10 00:00
    Fotocopista - 1414 interventi
    Glom! Come fa la critica degli utenti ad essere minore di una palla qui?
  • Undying • 19/03/10 00:08
    Comunicazione esterna - 7570 interventi
    Funesto ebbe a dire:
    Glom! Come fa la critica degli utenti ad essere minore di una palla qui?

    Quella attribuita da Homesick è una palla e mezzo...
  • Zender • 19/03/10 10:13
    Capo scrivano - 48365 interventi
    Corretto, grazie.
  • Zender • 25/04/10 14:38
    Capo scrivano - 48365 interventi
    Renato ebbe a dire nelle curiosità:
    Questo film viene sempre citato dal grandissimo Enzo G.Castellari per spiegare la sua fondamentale teoria sui titoli.
    Dice così Castellari che una volta sentito, se il titolo funziona dovrebbe subito farti pensare Me cojoni!
    Se invece il titolo è debole, loffio, il pensiero sarà automaticamente E 'sti cazzi?
    Il suo esempio tipico è proprio questo:
    Vado, l'ammazzo e torno: Me cojoni!
    L'assassino... è al telefono: E 'sti cazzi?

    Castellari è un mito, poco da aggiungere.

    Ahah, fantastico Enzo G. Per premio ti chiedo di inserire la medesima curiosità anche in Vado l'ammazzo e torno, a questo punto. Lo meriterebbe. Forse sapevi già anche che ti avrei chiesto questo...
  • Zender • 25/04/10 14:53
    Capo scrivano - 48365 interventi
    Non si spamma certo così, non preoccuparti. Se è una belle curiosità che riguarda due film è bene sdoppiarla. Potrei farlo io e a volte lo faccio, ma mi dispiace sempre "rubare" l'inserimento al legittimo proprietario.
  • Ciavazzaro • 25/04/10 20:30
    Scrivano - 5589 interventi
    Scheda di doppiaggio:

    Gabriella Genta:Anne Heywood
    Sergio Rossi:Telly Savalas
    Mirella Pace:Willeke van Ammelrooy

    Antonio Guidi si doppia da solo
    Giorgio Piazza si doppia da solo
    Rossella Falk si doppia da sola
  • Ciavazzaro • 25/04/10 20:35
    Scrivano - 5589 interventi
    Nonostante io difenda questo film,del titolo devo però dare atto,parecchio ridicolo,e soprattutto ci azzecca poco col film in sè.
  • Gestarsh99 • 30/04/11 14:42
    Scrivano - 21546 interventi
    L'assassino... è al telefono... ma è sempre occupato!

    Alberto De Martino lo si ricorda come quel regista, rigorosissimamente di genere, che ha il più delle volte preferito girare i propri film oltreoceano; tra le sue pellicole maggiormente note e interessanti figurano infatti, tanto per citarne un paio, il trash-demoniaco L'Anticristo (se vogliamo, ancor più blasfemo e scioccante dell'originale modello friedkiniano) e il sotto-padrinesco Il Consigliori (con la solida accoppiata Martin Balsam/Tomas Milian).
    Durante la sua carriera, di prodotti incolore il Nostro ne ha diretti svariati ma L'assassino... è al telefono (titolo poco attinente e tristemente banale) è quasi certamente il suo film più opaco, sciapo e senza nerbo.

    La pellicola racconta di un'attrice teatrale (la matura ma piacente Anne Heywood) che, persa inspiegabilmente la memoria dei suoi ultimi 5 anni di vita, si ritrova sbattuta a destra e a manca tra mariti vegliardi, presunti amanti e medici minacciosi che cercano di curarla. Un sicario però (un Telly Savalas pre-Kojak e fumatore) la segue come un'ombra e le sue intenzioni non appaiono delle migliori...

    Ambientato in Belgio ma girato quasi tutto in interni, questo thriller ci risparmia, una volta tanto, il solito anonimo massacro di belle figliole per concentrarsi invece sugli sforzi e i tentativi tortuosi della protagonista di ricostruire mnemonicamente il proprio passato recente.
    Quel che coinvolge la primattrice è un tira e molla tra l'essere combattuta dai dubbi sulla buona fede di chi la circonda e la spinta assillante a concedersi, anche sessualmente, nella speranza di poter ritrovare agganci materiali e sensazioni di un tempo dimenticato.

    Trattare al Cinema un tema complesso e affascinante come l'amnesia è stato, per ovvi motivi, prerogativa dei grandi maestri (vedi Hitchcock con Io ti salverò) oppure di autori estrosi e ricchi di talento (vedi Nolan con Memento). De Martino, pur nella correttezza del suo mestiere, ahimè, non è mai rientrato in nessuna delle due categorie.
    La discreta regia e le note carezzevoli dello score di Cipriani (che riprende quello del precedente Reazione a catena) non suppliscono alla monotonia di un'opera priva di sussulti, smorzata, caratterizzata da continui passi falsi e ripartenze, sebbene in alcuni momenti anche suggestiva.
    Se in un thriller mancano ritmo, suspense e colpi di scena ben assestati, il rischio di sconfinare in un tv-movie à la Colombo è inevitabile.

    Ultima modifica: 16/02/24 20:40 da Gestarsh99
  • Zender • 30/04/11 15:22
    Capo scrivano - 48365 interventi
    Bellissimo, Gest! Complimenti!
  • Gestarsh99 • 30/04/11 15:33
    Scrivano - 21546 interventi
    Grazie, Zender ;)
    Ho notato che anche il beneamato Davinotti non nutre gran riguardo per questa "demartinata"...

    Presto dedicherò qualche riga anche ad un gioiello un po' meno grigio e decisamente più "colorato" e piccante:
    I vizi morbosi di una governante...
  • Buiomega71 • 30/04/11 16:05
    Consigliere - 26690 interventi
    Permettimi, Gest, di intervenire su quanto hai scritto su De Martino ( comunque, complimenti ). Trovo il regista romano una spanna sopra i cosidetti "registi di genere", mi spiego meglio. Tolto il peso dell' Anticristo (nessun possession movie fatto, rifatto o che verrà avrà mai la potenza scioccante e blasfema del capolavoro assoluto Friedkiano) che non è affatto malaccio e nemmeno così "trash" (forse, insieme al Chi sei? Assonitisiano , il miglior rip-off dell'Esorcista, italiano e non), ha un suo fascino e l'inizio, con il sabba, è un bel pezzo di cinema forte. Tornando a De Martino, e anticipando che non ho visto questo L'assassino è al telefono , nè men che meno Il consigliori (non amo molto i "padrini" all'italiana), trovo, al contrario, Holocaust 2000 uno dei migliori "satanic movie" in assoluto. Regia americana come pochi dei nostri director di genere possono permettersi, quasi da rivaleggiare con l'illustre modello di Richard Donner. Altra gemma De Martiniana , molto yankee (per stile e narrazione) è senza dubbio Una magnum special per Tony Saitta, lontano anni luce dalla "truzzeria" imperante del poliziottesco di quegli anni, e con almeno una scena da antologia, il pestaggio di Whitman da parte di un travestito, che verrà ripresa, paro paro, dal grande Enzo G.Castellari nel Giorno del cobra. Poi, vabbè, di sonore porcate nè ha fatte pure lui, bastino L'uomo puma o Miami Golem, dove mi chiedo se sia lo stesso regista di Holocaust 2000. Scusa, Gest,la mia intrusione al tuo bellissimo post, come , del resto, i tuoi interventi, che stimo e apprezzo.
    Ultima modifica: 30/04/11 16:07 da Buiomega71
  • Gestarsh99 • 30/04/11 17:02
    Scrivano - 21546 interventi
    Ma le tue sono lamentele sacrosante e fai bene a ribadirle ;)

    La questione è che personalmente non ho mai apprezzato più di tanto la "diplomazia stilistica" del corretto De Martino, ossia quella sua mancanza di "truzzeria", come dici tu, dal sapore più americanofilo che italiano.
    Ciononostante non mi sembra di aver espresso giudizi negativi su altri suoi film, anzi, ci tengo a precisare che a mio parere sia Il Consigliori che Una magnum special per Tony Saitta sono delle buonissime pellicole, ben dirette e con un cast di tutto rispetto. Però aggiungo che è anche innegabile la loro evidente lontananza da quell'italianità che a me cinefilo più colpisce e stuzzica.
    Si tratta di opere di stampo molto USA (o che tentano comunque di avvicinarcisi), non per altro le musiche di Armando Trovajoli che caratterizzano Una magnum special per Tony Saitta ricordano molto i pezzi soul di Isaac Hayes.Questo era uno dei tanti esempi.

    Se per "truzzeria" intendi una caratterizzazione formale tosta, colorita e ruspante alla Lenzi/Castellari, allora non posso far altro che preferire di gran lunga la "truzzeria" dei tanti Roma a mano armata, Il grande racket, Milano odia, Napoli violenta, La polizia incrimina.

    Non so se hai compreso a grandi linee il perno del mio discorso. E' tutta una questione di spezie più che di cibi.

    P.S.: A dimostrazione di quanto sopra detto, ritengo che uno dei migliori film del regista sia proprio il barocco e depalmiano Extrasensorial.
  • Buiomega71 • 30/04/11 17:11
    Consigliere - 26690 interventi
    La mia non era affatto una lamentela, anzi. Era solo un mio modesto parere su alcuni film , ottimi, di De Martino. Credo, personalmente, che pochi registi nostrani abbiano avuto quell'occhio "yankee" come lo ha avuto De Martino per Holocaust 2000 ( insomma, se non sapessi chi era il regista, l'avrei tranquillamente scambiato per un "satanic movie" americano o inglese ). Ho inteso benissimo il tuo discorso, è non fà una grinza. Sulla "truzzità" dei nostri poliziotteschi, mi riferivo in particolar modo a Girolami, ma anche a Lenzi, che sinceramente preferisco in altro genere, il thrilling , per esempio ( suo vero unico capolavoro nel genere, Milano odia), ma certo non a Castellari, che reputo un vero e propio maestro (Il cittadino si ribella è una spanna sopra a tutti gli altri, così Il grande racket). Poi, ripeto, non ho visto nè L'assassino e al telefono, nè Il consigliori, quindi mi esimio. Ma a uno che ha fatto un film come Holocaust 2000, và tutta la mia stima, e anche qualcosa in più...
    Ultima modifica: 30/04/11 17:13 da Buiomega71
  • Alex75 • 22/01/18 13:51
    Call center Davinotti - 710 interventi
    Di De Martino ho visto solo questo film e il coevo I familiari delle vittime non saranno avvertiti (oltre a Ci risiamo, vero Provvidenza?, che però non mi sembra rappresentativo). Trovo anch'io che il regista romano si distinguesse da molti suoi colleghi per la capacità di creare un'atmosfera internazionale credibile, però mi sembra che ai suoi film manchi un "quid" per elevarsi dalla mediocrità (essenzialmente, ho riscontrato carenze sul piano narrativo).
  • Fauno • 23/01/18 22:29
    Contratto a progetto - 2750 interventi
    Indubbiamente hai visto due titoli molto rappresentatvi, ma ti consiglio di vederne qualcun altro per avere un'idea più precisa. Ce n'è uno che per me sarà un pentapalle inossidabile, caschi il mondo, ma anche un altro con un trio di donne magistralmente inserite. E non si parla della solita Bouchet, Neri o Benussi, ma il loro impatto in quel film non è inferiore. Anche se il finale è banale l'atmosfera ti fa sognare p...Basta! T'ho già suggerito la risposta. Corri a cercare il film. Se poi non ti piace e me ne dici su non è grave. Ti perdono in tutti i casi... ;-)
  • Mco • 24/01/18 23:21
    Risorse umane - 9970 interventi
    Alex75 ebbe a dire:
    Di De Martino ho visto solo questo film e il coevo I familiari delle vittime non saranno avvertiti (oltre a Ci risiamo, vero Provvidenza?, che però non mi sembra rappresentativo). Trovo anch'io che il regista romano si distinguesse da molti suoi colleghi per la capacità di creare un'atmosfera internazionale credibile, però mi sembra che ai suoi film manchi un "quid" per elevarsi dalla mediocrità (essenzialmente, ho riscontrato carenze sul piano narrativo).

    De Martino è un regista sicuramente abile a destreggiarsi tra i generi (leggi nel genere), Ti consiglio di approfondirne la ricerca, come suggerito anche dall'amico Fauno.
    Personalmente trovo il suo Anticristo un piccolo capolavoro, con una Gravina assolutamente eccezionale e picchi di tensione altissimi.
    Ultima modifica: 24/01/18 23:22 da Mco
  • Zender • 25/01/18 07:55
    Capo scrivano - 48365 interventi
    Ok però ora si parli di questo film, non di tutto De Martino.
    Ultima modifica: 25/01/18 23:32 da Zender
  • Mco • 25/01/18 11:59
    Risorse umane - 9970 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Ok però ora si parli di questo film, non di tutto Martino.

    Ho dato solo un consiglio, davvero un micro OT, dai... ;-)
    Ultima modifica: 25/01/18 12:00 da Mco
  • Zender • 25/01/18 17:43
    Capo scrivano - 48365 interventi
    Infatti non ho detto che non va bene. Basta non aprire qui due pagine su De Martino regista in generale, ecco.
    Ultima modifica: 25/01/18 22:58 da Zender