Discussioni su Josie - Tentazioni pericolose - Film (2018)

  • TITOLO INSERITO IL GIORNO 8/05/18 DAL BENEMERITO HERRKINSKI
  • Clicca sul nome dei commentatori per leggere la loro dissertazione
  • Quello che si dice un buon film:
    Herrkinski, Digital, Buiomega71
  • Mediocre, ma con un suo perché:
    Lupus73
  • Scarso, ma qualcosina da salvare c’è:
    Kinodrop

DISCUSSIONE GENERALE

3 post
  • Se ti va di discutere di questo film e leggi ancora solo questa scritta parti pure tu per primo: clicca su RISPONDI, scrivi e invia. Può essere che a qualcuno interessi la tua riflessione e ti risponda a sua volta (ma anche no, noi non possiamo saperlo).
  • Buiomega71 • 13/06/20 10:06
    Consigliere - 25999 interventi
    Una maniera diversa di intendere una storiella d'amore (in questo caso platonica) tra un uomo di mezza età che vive in solitudine (straordinario Dylan Mc Dermott, zoppicante, nel ruolo della vita) e una "ragazzina" fin troppo sveglia che non la racconta giusta, o almeno, non si sanno bene le sue intenzioni e il suo "tirare le fila" del gioco della seduzione fino alla dirittura di arrivo , con un twist inaspettato quanto vendicativo. Un pò di lolitismo, sprazzi di "revenge movie" nella più classica pianificazione diabolica femminea (se si tirano in ballo i classici titoli che lo hanno preceduto si rischia di andare in zona spoiler, soprattutto con un film francese di monumentale importanza) con contorno di gelosia, atti di bullismo, rimorsi che divorano l'anima, visioni fantasmatiche della colpa e della cattiva coscienza, vicini ficcanaso, passati dolorosi che pesano come un macigno e la civitteria sessual/predatoria di una ragazza che ha nel proprio disegno una ferrea e implacabile sete di giustizia, usando le armi a lei più consone (il suo corpo, la sua spregiudicata bellezza, il suo essere così dolcemente melliflua e subdola, sprigionando una selvaggia sensualità tipica delle ragazze intraprendenti che sanno quello che vogliono, passando a "circuire il povero Hank ormai preso dalla sbandata alla Voglia matta e  farfallonando con il suo impulsivo coetaneo Marcus, creando un cortocircuito sottaciuto di competizione amorosa , che sembra  lì lì per esplodere da un momento all'altro. Giocando, abilmente, anche sul fatto che i due, già, non si possono vedere). Una specie di Knock Knock, più intimista e ambiguo, senza le pagliacciate fracassone di cui Roth aveva infarcito il suo film, dove , all'inizio, non si sà bene dove England (nel suo opus della maturità) voglia andare effettivamente a parare, facendo montare la suspence con poco, e più si và avanti e più si vogliono sapere le vere intenzioni che ha in serbo la bionda e tatuata Josie, sorta di Nemesis travestita da provocante e estroversa teen dagli occhi di ghiaccio (da antologia la bevuta di birra dalla lattina bucata alla festa notturna, con il premio in paglio della ravanata delle tette). Qualche steccata non richiesta (la tirata sulla pena di morte), non inficia questo gustoso e seducente dramma dei sentimenti andati a remengo, così lontano dagli standar odierni, con una chiusa  alla Vertigo versione pulpesca da segnare sul taccuino. Bravissima la Turner, maliconicamente straordinario Mc Dermott (di culto quando si tira a lucido per l'appuntamento galante con Josie, non prima di fare le prove da ballo solo soletto sulle note di un country romanticheggiante o quando è indeciso se coricarsi o no accanto a Josie sul lettino della piscina, e quando prende coraggio non si può fare a meno di notare il suo evidente imbarazzo), sinuosa e tesa la regia di un England che ha fatto passi da gigante dopo Madison County, bellissime location assolate (e notturne) del quartiere residenziale californiano e un gustoso colpo di genio nel racconto post mortem alla Viale del tramonto. La Turner, poi, disegna una femme fatale atipica, lontano anni luce dalle tipiche lolite rovinafamiglie, così dolce, così premurosa, così intimamente perversa "ragazza della porta accanto" (in tutti i sensi), dove, di lei, rimane l'odore di sesso sulle dita. A suo modo originale, ora tenero, ora feroce , ora indissolubilmente impietoso e tragico, con una svolta imprevedibile, che lascia un beffardo e cinico sorriso sulle labbra al sapor di fiele. Perchè, a volte, la vendetta, arriva silente, in una figura raggiante che illumina il lato oscuro della solitudine di chi stà morendo dentro, regalandole un attimo di vita prima della dolce morte.  
    Ultima modifica: 14/06/20 19:00 da Buiomega71
  • Herrkinski • 14/06/20 18:00
    Consigliere avanzato - 2632 interventi
    Ottima analisi Buio, il film mi era decisamente piaciuto, nonostante quel finale lasci (volutamente) l'amaro in bocca; ma è anche il suo bello...
  • Buiomega71 • 14/06/20 18:05
    Consigliere - 25999 interventi
    Herrkinski ebbe a dire:
    Ottima analisi Buio, il film mi era decisamente piaciuto, nonostante quel finale lasci (volutamente) l'amaro in bocca; ma è anche il suo bello...  
    Grazie Herr, sempre gentile. Ti dirò, ho visto il film completamente al buio (leggendo solo la striminzita tramina sul retro cover del dvd), quindi è stata una piacevole sorpresa (soprattutto , durante la narrazione, non si sapeva bene dove England volesse andare a parare e il perchè del comportamento così mellifluo di Josie), eppoi il twist finale, secondo me, è un colpo di scena ben assestato di cui non ci sarei mai arrivato sù. Senza parlare, appunto, del pessimismo e dell'amarezza di fondo, davvero notevoli (come l'angoscia del rimorso e la tristezza della solitudine, ottimamente resa da un ritrovato McDermott). Tra le tante pellicole che usano, più o meno, jumpscare e gli stessi escamotage, Josie è stata una ventata di aria fresca, e film della maturità dell'autore di Madison County.
    Ultima modifica: 14/06/20 18:07 da Buiomega71