Discussioni su Io speriamo che me la cavo - Film (1992)

DISCUSSIONE GENERALE

27 post
  • Pessoa • 10/12/20 18:33
    Formatore stagisti - 416 interventi
    Gestarsh99 ebbe a dire:
    Fedemelis ebbe a dire:
    Ho fatto un confronto tra le due versioni, ecco le scene mancanti nella versione straniera, rispetto a quella italiana.

    1) Sistemazione valigie
    Manca la battuta nel quale Cecchina (Lieto) chiede al Prof. Sperelli (Villaggio) se vuole che gli sistemi i vestiti dalla valigia in un dialetto molto stretto.
    2) Orecchino Maradona
    Manca la scena della lite tra bambini dopo la battuta sul fatto di portare l'orecchino come Maradona.
    3) Curiosità politica
    Manca la domanda della preside (Dainelli) al Prof. Sperelli della sua appartenenza politica.
    4) Lezione di napoletano
    Assente la lunga scena dove il Prof. Sperelli, mentre stira una camicia, prende lezioni di napoletano dal Sig. Mazzullo (Bonacelli).
    5) Un mezzo sigaro
    Tagliata la scena nel quale l'anziano chiede al Sgi. Mazzullo un sigaro dopo la cena e Zia Esterina (Carloni) chiede a Mazzullo perché "Vincenzo" è triste.
    6) I mesi preferiti e le stagioni
    Manca parte della scena all'interno della classe dove i bambini descrivono i loro mesi preferiti.
    7) La mamma
    Sempre all'interno della classe tagliata la scena dove i bambini descrivono il loro pensiero sulla figura della donna e della mamma.
    8) I bottari
    Manca la scena dove dei suonatori si esibiscono nel parco della Reggia di Caserta.
    9) Discorso su Napoli
    Manca il discorso serale sul terrazzo tra il Prof. Sperelli e l'anziano di casa.

    Ottimo lavoro, Fede!
    Resta il dubbio sul perché abbiano sforbiciato questi passaggi (non fondamentali ma pur sempre parti integranti dell'opera); tanto più considerando che non paiono momenti particolarmente "problematici" o censurabili in rapporto allo specifico mercato statunitense. L'unica spiegazione valida che mi viene in mente è che lo abbiano fatto per vili motivi tecnici di compressione per il supporto digitale: quel paio di minutini in più avrebbero forse costretto i distributori a ridurre bitrate e qualità dell'immagine? boh, valli a capire...
    Per le parti in dialetto la cosa sarebbe anche comprensibile, magari lo stesso traduttore non ci capiva nulla, o semplicemente tradotte in lingua avrebbero perso molta della loro forza espressiva. Altre parti possono essere troppo legate al contesto locale o nazionale per risultare comprensibili (orecchino, discorso su Napoli) mentre altre ancora poco opportune (appartenenza politica e figura della mamma/donna). Per le rimanenti parti non ho idea, probabilmente le hanno trovate solo poco interessanti.

  • Fedemelis • 10/12/20 19:39
    Fotocopista - 2139 interventi
    Devo dire che la versione "Ciao, professore!" per così dire "tagliata" o "straniera" rispetto alla versione "Io speriamo che.." non perde nulla, nonostante i tagli "mirati". Le scene assenti non creano confusione nel film. Non credo che all'estero le scene avrebbero potuto scandalizzare o mettere in crisi il traduttore: il film è più in dialetto che in italiano e la battuta sull'accento su De Amicis, presente in entrambe le versioni, ha senso solo in italiano. Mi chiedo come mai quei tagli per risparmiare soltanto un paio di minuti, come detto prima forse era una questione di formato standard differente.

    Giusto per accendere la discussione metto qui la cover de "Ciao, professore!" e "Io speriamo che...".



    Nel primo è possibile leggere che è disponibile il dialogo in italiano ed ha una durata di 93 minuti, mentre nel secondo la durata ha una durata di 95 minuti. Quindi molto probabile che la versione YT sia, molto probabilmente, la versione straniera con dialogo in italiano. Sempre su YT ho trovato anche una versione lunga con diagolo italiano + russo, dove il dialogo SOLO in italiano coincide con le scene tagliate.


    Ultima modifica: 10/12/20 20:31 da Zender
  • Pessoa • 10/12/20 23:16
    Formatore stagisti - 416 interventi
    Fedemelis ebbe a dire:
    Devo dire che la versione "Ciao, professore!" per così dire "tagliata" o "straniera" rispetto alla versione "Io speriamo che.." non perde nulla, nonostante i tagli "mirati". Le scene assenti non creano confusione nel film. Non credo che all'estero le scene avrebbero potuto scandalizzare o mettere in crisi il traduttore: il film è più in dialetto che in italiano e la battuta sull'accento su De Amicis, presente in entrambe le versioni, ha senso solo in italiano. Mi chiedo come mai quei tagli per risparmiare soltanto un paio di minuti, come detto prima forse era una questione di formato standard differente.

    Giusto per accendere la discussione metto qui la cover de "Ciao, professore!" e "Io speriamo che...".



    Nel primo è possibile leggere che è disponibile il dialogo in italiano ed ha una durata di 93 minuti, mentre nel secondo la durata ha una durata di 95 minuti. Quindi molto probabile che la versione YT sia, molto probabilmente, la versione straniera con dialogo in italiano. Sempre su YT ho trovato anche una versione lunga con diagolo italiano + russo, dove il dialogo SOLO in italiano coincide con le scene tagliate.



    Io ho visto entrambe le versioni, in momenti diversi. Del resto ho passato molti anni dalle parti di Corato, dove è girata una parte del film e conosco quei luoghi pietra per pietra. Ho amato molto anche il libro di Marcello D'Orta e devo dire che la mia prima visione mi è sembrata "straniante" in quanto nel mio immaginario le location che riconoscevo erano improponibili, non riuscendo a guardarle come un comune spettatore del film che le vedeva per la prima volta sullo schermo. Nei giorni delle riprese ero da quelle parti ma le evitavo accuratamente perché all'epoca avevo un orientamento culturale piuttosto underground e consideravo quel tipo di cinema come spazzatura (errori di gioventù).
    Ho riguardato di recente la versione straniera (Ciao, professore!) ed ho commentato quella.
    Circa la ragione dei tagli ho solo formulato una mia ipotesi, senza concrete cognizioni di causa perché non ricordo esattamente tutte le scene tagliate e non sono in grado di valutarne la bontà o meno. Può essere che tu abbia ragione, per quanto addentrarsi nelle ragioni dei tagli "da esportazione" nel cinema sarebbe impresa titanica quanto interessante, anche dal punto di vista socio-culturale. Lo stesso si può dire delle traduzioni dei titoli, che in alcuni casi hanno fatto la fortuna o l'insuccesso di un film.

  • Gestarsh99 • 11/12/20 19:30
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Pessoa ebbe a dire:

    Per le parti in dialetto la cosa sarebbe anche comprensibile, magari lo stesso traduttore non ci capiva nulla, o semplicemente tradotte in lingua avrebbero perso molta della loro forza espressiva. Altre parti possono essere troppo legate al contesto locale o nazionale per risultare comprensibili (orecchino, discorso su Napoli) mentre altre ancora poco opportune (appartenenza politica e figura della mamma/donna). Per le rimanenti parti non ho idea, probabilmente le hanno trovate solo poco interessanti.


    Come ipotesi induttive sono anche plausibili, ma seguendo il principio di opportunità/inopportunità di alcune scene, i tagliuzzatori della Miramax, più che soffermarsi su cavilli e particolarismi di sceneggiatura, avrebbero a questo punto dovuto iniziare a sfoltire sequenze ben più "maliziose" e sensibili di quelle espunte: ad esempio le parti in cui la servetta minorenne Cecchina viene apertamente sessualizzata (vedasi il momento in cui lei provoca il maestro Sperelli strusciandosi col petto su di lui in modo ammiccante al termine di una tavolata); oppure il passaggio in cui il maestro Sperelli si ritrova in bagno con la piccola Tommasina. 
    In quest'ottica censoria da pelo nell'uovo, le forbici americane avrebbero dovuto abbattersi in primis su tali punti.
    Naturalmente le mie sono considerazioni estremizzate da avvocato del diavolo, fatte cioè immedesimandomi nei panni (e nei piani) indecifrabili dei distributori statunitensi :)
    Ultima modifica: 11/12/20 19:51 da Gestarsh99
  • Pessoa • 11/12/20 22:57
    Formatore stagisti - 416 interventi
    Gestarsh99 ebbe a dire:
    Naturalmente le mie sono considerazioni estremizzate da avvocato del diavolo, fatte cioè immedesimandomi nei panni (e nei piani) indecifrabili dei distributori statunitensi :)

    Indecifrabili, dici bene. Per me tagliare un film e renderlo diverso da come l'ha concepito il regista, per qualsiasi ragione lo si faccia, è un delitto.
    Comunque a proposito dei tagli della Miramax riporto integralmente da Wikipedia un aneddoto che vede coinvolto Harvey Weinstein, allora col fratello Bob "patron" della Miramax.

    "Si dice che quando Weinstein fu incaricato di curare la distribuzione statunitense di Princess Mononoke, ricevette una lettera da Hayao Miyazaki con una spada samurai. Sulla spada c'era un messaggio: "Niente tagli". Miyazaki ha commentato a proposito dell'incidente: "In realtà è stato il mio produttore a farlo. Sebbene io sia andato a New York per incontrare quest'uomo, tale Harvey Weinstein, e sono stato aggredito, con tutte quelle richieste per dei tagli. L'ho sconfitto". Weinstein ha sempre insistito che quei tagli servivano per rendere il film il più finanziariamente sostenibile. "Non taglio per divertimento", ha detto Harvey Weinstein in una intervista. "Taglio perché quella merda funzioni. In tutta la mia vita ho servito un solo maestro: il film. Amo i film" 

    Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Harvey_Weinstein

    A questo punto direi che in qualche modo c'è una logica, in questa follia...
  • Luras • 26/06/21 09:09
    Galoppino - 25 interventi
    A parte l'ossessione napoletana per la Juventus, gli altri luoghi comuni ci sono tutti. 
  • Lodger • 28/11/22 12:11
    Pulizia ai piani - 1563 interventi
    Il 2 dicembre 2022 al Torino film festival sarà proiettato in anteprima "NOI CE LA SIAMO CAVATA" un documentario sugli attori che parteciparono nel 1992 a questo film.

    https://www.cinemaitaliano.info/news/71468/noi-ce-la-siamo-cavata-anteprima-al-torino.html
    Ultima modifica: 28/11/22 12:14 da Lodger