Discussioni su Into the wild - Nelle terre selvagge - Film (2007)

DISCUSSIONE GENERALE

24 post
  • Daniela • 26/01/14 09:35
    Gran Burattinaio - 5927 interventi
    CONTIENE SPOILER (per modo di dire, lo sa anche il gatto come finisce il film)

    Beh, qualità cinematografiche a parte, questo è un film che può essere percepito in modi anche opposti: mio figlio l'ha "letto" come un invito all'immersione in una natura non contaminata dalla presenza umana (inquinante materialmente ma anche culturalmente, per i modelli di comportamento imposti), un'avventura per cui val bene la pena di rischiare la vita ed anche perderla ("quale morte più bella?").
    Io invece l'ho visto in modo più vicino a quello sintetizzato da Rebis: il fallimento di un sogno. Fallimento inevitabile perché per vivere in solitudine in terre così estreme bisogna esserci nati oppure avere l'umiltà di imparare dai propri simili che ci vivono (come è costretto a fare per sopravvivere il protagonista del bellissimo e poco conosciuto The Snow Walker).
  • Galbo • 26/01/14 09:46
    Consigliere massimo - 3990 interventi
    Io propendo per la prima interpretazione anche se ammetto che il finale è un pò estremo in questo senso. Da questo punto di vista credo che il libro di Krakauer sia più esaustivo sulle motivazioni del protagonista.
    Interessante la segnalazione su The snow walker. Non lo conoscevo e cercherò di recuperarlo, grazie per i tuoi consigli sempre preziosi....
  • Rebis • 26/01/14 16:41
    Compilatore d’emergenza - 4420 interventi
    Daniela ebbe a dire:


    Beh, qualità cinematografiche a parte, questo è un film che può essere percepito in modi anche opposti...[/b]).


    Penso sia uno dei pregi del film, anche se non si può negare che l'approccio del protagonista alla natura sia ideologico, letterario, persino stereotipato. C'è ben poco di istintivo in lui, e ancor meno di originario, primordiale: la sua ribellione è figlia del suo tempo e del suo contesto sociale. Oserei dire che è onanistica. Ricordo ancora la scena in cui fa la doccia in mezzo alla natura... l'immagine è talmente patinata, pubblicitaria, che ho strabuzzato gli occhi chiedendomi: ma Penn ci fa o ci è? Entrambe le cose naturalmente. E' autentico, sincero e appasionato nel restituire il punto di vista del protagonista, ma allo stesso tempo la formalità delle immagini dichiara un distacco, una consapevolezza critica verso quanto sta narrando... Almeno queste sono le conclusioni che mi hanno portato ad apprezzare il film. Diversamente, se la fuga decritta da Penn fosse esortativa, mossa da una pura pulsione ecologica, allora il film sarebbe davvero ingenuo e superficiale.
  • Daniela • 19/06/20 15:40
    Gran Burattinaio - 5927 interventi
    Questa volta sembra proprio che l'autobus sia stato rimosso. Scrivo "sembra" perché avevo letto una notizia simile tempo fa, forse era solo un annuncio a cui non era stato dato seguito: ecco qui