Discussioni su Incompresa - Film (2014)

DISCUSSIONE GENERALE

9 post
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  • Didda23 • 16/07/15 00:23
    Compilatore d’emergenza - 5797 interventi
    Buione, lo sai quanto ho in passato criticato la Argento come regista...

    Ti dico che questo film è meraviglioso, una bomba davvero inaspettata.

    Una delle pellicole più autentiche viste ultimamente e uno dei filom italiani migliori degli ultimi anni.

    Visto il carattere strettamente biografico, i numerosi fan di Argento si divertiranno a scovare gli innumerevoli injokes presenti nella pellicola.

    Un applauso enorme ad Asia, anche perchè registicamente il film è validissimo.
    Visto le basse aspettative, per ora è la sorpresa dell'anno.

    @Rebis: sarei curiosissimo di un tuo parere, perchè credo possa piacerti (poi magari mi sbaglio)

    @Lucius. come mai non l'hai ancora visto?
    Ultima modifica: 16/07/15 00:28 da Didda23
  • Rebis • 16/07/15 00:54
    Compilatore d’emergenza - 4419 interventi
    Caro Didda, ti dirò che l'antipatia che provo per Asia mi ha tenuto fino ad oggi alla larga dal film, a maggior ragione essendo autobiografico, ma ho letto recensioni entusiaste da parte di critici che stimo... a questo punto se me lo consigli anche tu direi che la visione è obbligatoria :) quando lo recupero, magari all'arena estiva, ti faccio sapere.
    Ultima modifica: 16/07/15 00:55 da Rebis
  • Galbo • 16/07/15 05:55
    Consigliere massimo - 3990 interventi
    Mi attirava pochissimo ma dopo questo commento entusiasta lo vedrò certamente....
  • Lucius • 16/07/15 15:44
    Scrivano - 9054 interventi
    Mai avuto dubbi sul talento di Asia.Non l'ho ancora visto perchè ho un luglio di fuoco col lavoro, non solo con le temperature, ma non mancherò.Ciao.
  • Buiomega71 • 16/07/15 17:08
    Consigliere - 25983 interventi
    Già preso il dvd della Cecchi Gori appena e uscito, e le foto di scena tra la Gainsbourg e la piccola Salerno sono identiche a alcune sequenze di Ingannevole e il cuore...

    Dopo quel gran pezzo di capolavoro che e Ingannevole... (la "palma d'oro buiesca" annuale le e stata soffiata per un centesimo dalla figlia di Michael Mann) di Asia regista mi fagogito tutto, e sono quasi certo che anche questo sarà il mio film...Bella benemeritata, e bravo Didda!
    Ultima modifica: 16/07/15 17:21 da Buiomega71
  • Buiomega71 • 10/07/21 10:28
    Consigliere - 25983 interventi
    Prima della sua dolorosa e intensa autobiografia scritta, Asia rivede la sua adolescenza di ragazzina incompresa e sballottata di quà e di là, figlia di due genitori tanto ingombranti quanto eccentrici, in una sorta di Cenerentola rancida e che si getta addosso secchiate di vetriolo (nella pagina scritta non risparmia nè lei, ne tantomeno la sua famiglia), che stà tra la favola distorta e il racconto di formazione.

    Ora tenero, ora grottesco, ora divertente, ora doloroso, ora intenso, ora commovente, il terzo film di Asia (che rifugge patetismi a buon mercato di questo tipo di pellicole, e anche questo è valore aggiunto) viaggia sulle note leggiadre di un Peter Del Monte (parecchi i riferimenti all'infanzia complessa  di Piso pisello e Piccoli fuochi), che cita Melies, Todd Haynes, il Salomè di Carmelo Bene (la luna che appare in cielo a Aria, con il volto della madre) e Io la conoscevo bene (buttandosi giù dalla terrazza perchè amata da nessuno), alle strizzate d'occhio a papà (Bernadotte, come Sirio Bernadotte del Tram, pseudonimo un pò ridicolo dello stesso Argento).

    Se le dive erano scarlatte e il cuore era ingannevole sopra ogni cosa, nel suo terzo, e personalissimo (fin troppo) lungometraggio, Asia mette a nudo la famiglia Argento (anche se cambiano i nomi e le professioni dei genitori) dove la Gainsbourg (straordinaria) è in tutto e per tutto Daria Nicolodi, negli eccessi di isterismo, nel disturbo bipolare, nelle liti furenti con il compagno, dove arriva a darle un calcio nelle costole, nel cambiare amanti come fumare una sigaretta, nel look, nel suonare il pianoforte con le lamentele, in romanesco, dei vicini, nel truccare le bambine, e nella bellisisma e toccante sequenza dell'allattamento al seno.

    Si vede il film da un'angolazione differente, e più godibile (cambiando anche il punto di vista), dopo aver letto Anatomia di un cuore selvaggio (lì Asia non cambia i nomi), dove parecchi episodi (anche quelli più sconcertanti) ritornano, questa volta senza il bisogno di nascondersi dietro nomi fittizi e professioni alterate.

    Ma al di là dell' impietosa radiografia sulla famiglia Argento e sull'infanzia/adolescenza poco felice di Asia, il film brilla di una luce vitale, coinvolgente, eletrizzante, che passa dai colori rosa confetto della cameretta di Lucrezia/Fiore (con lo specchio che cade e si rompe, lo specchio delle brame, la sorellastra invidiosa, gelosa e cattiva, Asia che intinge dal mondo fiabesco), a Ken che stupra Barbie sul vagone del treno, alle vomitate nei bagni della scuola, alle feste di ragazzini che si trasformano in umiliazione e devastazione, a Aria che viene sballottata di quà e di là dai genitori e gira una Roma notturna (e intrisa di magia) con la borsa in un mano e la gabbia del gatto nero Dac dall'altra, incontra un gruppo punk tra viados e prostitute (gli unici che le dimostrano un pò di affetto, facendole fumare pure una canna), alle prime cotte scolastiche, alle marachelle (rubare le lettere dei condomini, far scoppiare gavettoni al mercato), ad un padre assente e quando c'è si lancia in deliri scaramantici e sbraita continuamente (Garko sugli scudi, altrochè), agli amanti di mammà (notevole il coattone di Tognazzi), fino alle continue incomprensioni (la scena del compleanno di Aria, dove Tognazzi vuol vedere la "maggica Roma" in televisione è da antologia), alle scelte drastiche per attirare quell'attenzione negata per tutto il film, fino alla commovente chiusa con il monito di Aria al pubblico, che sarebbe la dichiarazione, con il cuore in mano, della stessa Asia su chi sempre l'ha giudicata (e tutt'ora la giudica) spesso a sproposito o solamente per antipatia.

    Un'opera di rara tenerezza e sincera passione, che si barcamena tra il dramma e la commedia, il grottesco e la favola, l'autobiografia più intensa e scampoli di cinema surreale (l'entrata in taxi di Yvonne/Daria con il lungo vestito da sera, vista da Aria dalla finestra, che non può non far venire in mente Inferno di papà Dario, la già citata luna piena che prende la forma del viso di Yvonne/Daria), nonchè la scelta della colonna sonora, che si rivela fondamentale (e rimarca il gusto musicale di Asia), come le sonorità simil Dèmoni nella sequenza del corridoio della scuola, dove Aria scrive la letterina per dichiararsi al ragazzino biondo che tanto le fa battere il suo cuore "selvaggio".

    Si stenta a trattenere le lacrime nel momento in cui Aria legge il tema in aula, ma vede le sedie vuote che dovevano ospitare i suoi genitori, e una luce la abbaglia, ma è solo illusione, o quando le gambette le fanno male, chiusa in quell'aparecchio per i denti così mostruosamente cronenberghiano, e i piccoli gesti d'affetto "incompreso" che diventano altre delusioni (Aria regala un fiore, fatto da lei alla madre, che , con lancinante indifferenza, rimane sul tavolo), dove, pare, non ci sia posto per lei in questa famiglia disfunzionale, fatta di beghe furenti, di taglienti rinfacciate, di ruffianate e di doloroso disamore.

    Asia racconta con il cuore (che davvero è ingannevole sopra ogni cosa) in mano, con estrema sincerità e riesce a toccare corde sensibili che fanno lucidare gli occhi.

    Da non trascurare la ricostruzione della Roma di metà anni 80, delle veridicità sui "coniugi" Argento (l'arresto per droga, alcuni episodi che Asia riporterà nella sua autobiografia scritta sono presenti nel film) e la delicatezza con cui Asia tratteggia la complicità tra bambine (l'amichetta del cuore) e l'avversione per la religone (la confessione, il prete lascivo e poco rassicurante), fino agli scherzi telefonici di carattere sessuale, per poi sfottere, dal balcone, la "vittima" di turno.

    Straordinari i titoli di testa (dove si entra subito nell'universo di Asia) mentre Aria scarabocchia sul suo diarietto e travolgenti i picchi di ilarità schizoide di Yvonne/Daria quando trascina le bambine a ballare in camera (con rovinosa caduta).

    Asia titilla le emozioni e scalda il cuore, con un pizzico di crudeltà, in quello che è, forse, il suo film più sincero.

    Chi ama Asia apprezzerà, gli altri con riserve.

    Sorprendentemente, tra i produttori esecutivi, appare il nome di Scott Sinister Derrickson.


    Ultima modifica: 10/07/21 15:22 da Buiomega71
  • Didda23 • 10/07/21 13:23
    Compilatore d’emergenza - 5797 interventi
    Straordinaria disamina Buione. Un grandissimo film purtroppo rimasto nel dimenticatoio. Ha una autenticità che sconquassa dentro, senza sconto alcuno.
  • Buiomega71 • 10/07/21 13:30
    Consigliere - 25983 interventi
    Didda23 ebbe a dire:
    Straordinaria disamina Buione. Un grandissimo film purtroppo rimasto nel dimenticatoio. Ha una autenticità che sconquassa dentro, senza sconto alcuno.

    Grazie Didda, ma sono solo le mie impressioni post visione, che, naturalmente, non posso esprimere nei 590 caratteri del commento tradizionale.

    Sì, concordo, opera non solo "dimenticata" con colpevole fretta, ma anche parecchio sottostimata, e tra i film italiani più intensi e sinceri degli ultimi anni (al di là di Asia che analizza la sua non felicissima infanzia, e anche per questo che ti consiglio la lettura di  Anatomia di un cuore selvaggio, dove troverai parecchi passaggi narrativi presenti in Incompresa)
    Ultima modifica: 10/07/21 13:32 da Buiomega71
  • Raremirko • 10/07/21 21:13
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Anche io apprezzo la Argento regista.