Pigro • 10/09/15 12:02
Consigliere - 1713 interventiMah, invece a me Seidl non dispiace. O meglio, il documentario
In the basement è veramente bellissimo: mi ha fatto capire qualcosa in più dell'Austria, e inoltre è girato e sceneggiato con grande efficacia.
Canicola pure mi è piaciuto: più che schifo per il mondo, mi è sembrato una gelida mappatura di quel mondo piccolo-borghese austriaco che parallelamente in teatro sta descrivendo Elfriede Jelinek (premio Nobel per la letteratura). Insomma, ci ho ritrovato, sia pure con stili diversi, quello stesso sguardo spietato verso una società spietata.
In questo senso, mi pare sia qualcosa di diverso rispetto all'impressione di "epigono di Haneke" (ovviamente dei primi film, perché negli ultimi è un'altra cosa): Haneke studia le dinamiche della violenza dietro l'apparente pax borghese provocando disgusto e orrore, mentre Seidl mostra proprio quella pax ordinaria e apparentemente innocua, trovando proprio lì il disgusto e l'orrore, a prescindere dalla violenza (che ci può essere o no).
Pinhead80
Schramm