Discussioni su Il senso di Smilla per la neve - Film (1997) | Pagina 1

  • TITOLO INSERITO IL GIORNO 11/09/10 DAL BENEMERITO AAL
  • Clicca sul nome dei commentatori per leggere la loro dissertazione
  • Davvero notevole!:
    Disorder
  • Quello che si dice un buon film:
    Saintgifts
  • Non male, dopotutto:
    Pigro
  • Mediocre, ma con un suo perché:
    Aal, Galbo, Paulaster, Noodles
  • Scarso, ma qualcosina da salvare c’è:
    Daniela
  • Gravemente insufficiente!:
    Buiomega71

DISCUSSIONE GENERALE

9 post
  • Se ti va di discutere di questo film e leggi ancora solo questa scritta parti pure tu per primo: clicca su RISPONDI, scrivi e invia. Può essere che a qualcuno interessi la tua riflessione e ti risponda a sua volta (ma anche no, noi non possiamo saperlo).
  • Pigro • 18/06/12 09:40
    Consigliere - 1661 interventi
    Zender, ho molte perplessità sulla definizione del genere "drammatico" per questo film.
    Tanto per far capire a chi magari non ha visto il film, riassumo la trama (senza svelare il finale): viene trovato morto un bambino, e una donna, anziché credere in un incidente, comincia a fare indagini per conto proprio e a dispetto della polizia; così, rischiando più volte la vita in situazioni al cardiopalma, scopre un mega-complotto che ha a che fare con ricerche scientifiche che potrebbero cambiare la storia e far diventare lo scienziato che le fa l'uomo più ricco e potente del mondo.
    Orbene, con questa trama mi sembra che il genere sia ben diverso. Io direi thriller, ma ci sono pure action, giallo e fantascienza. Di certo, toglierei "drammatico".
  • Zender • 18/06/12 09:54
    Capo scrivano - 47779 interventi
    Mah, di solito drammatico è uno dei generi che ha meno "paletti" e si utilizza con molta più facilità di altri. Difficile sbagliarsi quando si scrive drammatico. Tanto è vero che Imdb lo scheda prima come drammatico che come thriller. Visto che Aal non c'è da tempo mettiamo pure thriller, io il film non l'ho visto e non posso dire nulla, ma ripeto, drammatico è uno dei generi meno "specifici" e più trasversali.
  • Caesars • 18/06/12 11:27
    Scrivano - 16810 interventi
    Il film non l'ho visto, ma ho letto (qualche milione di anni fa) il libro. Direi che "thriller" ci può stare.
  • Disorder • 18/06/12 16:51
    Call center Davinotti - 380 interventi
    Direi anch'io che thriller è più adatto, per quanto molto sui generis (ci sono elementi drammatici e perfino fantascientifici).

    Aggiungo che è uno dei pochi casi, a mio parere, in cui il film supera il libro (per quanto interessante, davvero troppo prolisso in alcune parti)
  • Saintgifts • 18/06/12 23:41
    Comunicazione esterna - 42 interventi
    Il film abbraccia con percentuali diverse, alcuni generi, già citati, dove forse thriller predomina. Drammatico ci può stare vista la sua "genericità", riesce a riassumerli un po' tutti.
  • Buiomega71 • 19/11/12 09:58
    Consigliere - 25998 interventi
    Dopo un prologo che faceva ben sperare, a metà strada tra Antarctica e un "disaster movie", il film si affloscia terribilmente in un baratro di noia, sbadigli e colpi di sonno difficilmente inarrivabili

    Dove e andato a finire il Bille August sanguigno e viscerale della Casa degli spiriti? Qui ho trovato solo un registello anonimo, televisivo, banale di un presappochismo imbarazzante (le auto della polizia americane a Copenhagen!!), un ritmo soporifero che nemmeno un tv movie pomeridiano, girato male e recitato peggio con emozioni e tensione prossime allo zero assoluto

    Di rara antipatia la Smilla di Julia Ormond, ridicolo fino al paradosso il balbuziente vicino di casa interpretato da un catatonico Gabriel Byrne, per non parlare del cameo di Vanessa Redgrave, una specie di suora dal delirio mistico, brutta copia della Glenn Close della Casa degli spiriti e un Richard Harris messo lì per far richiamo, ma totalmente inutile

    Ma cast a parte, quello che stupisce e la regia fiacca e spenta di August, che si limita a dirigere il tutto come se fosse un episodio mal riuscito di un 007 di quarta segata

    Ridicoli bambinetti groelandesi rompicoglioni, finali risibili e miseri che stanno tra un episodio malriuscito di X-Files e L'orca assassina (ma senza l'orca) e poi noia, noia e ancora noia, dove non succede un piffero di niente tra vermi carnivori preistorici, meteoriti in ammollo e complotti risibili e ben poco entusiasmanti

    L'apoteosi della scemenza e Smilla che si imbarca su una nave diretta in Groenlandia, capitanata da un redivivo Mario Adorf,dove manco fosse l'agente 007 messo in mezzo a un film di serie z turco

    Buoni alcuni scorci della fotografia di Jurgen Presson e tronfie e invasive, nonchè tonitruanti le musiche di Hans Zimmer

    Pasticcio fantathriller a sottozero (in tutti i sensi però) di rara bruttezza, girato col culo e zeppo di banalità a iosa, dove August non riesce a suscitare il benchè minimo coinvolgimento, grazie alla sua regia pedestre che manco un episodio dell'ispettore Derrick.

    Per i cinefili, Richard Harris, nel finale, si troverà in una situazione analoga a quella dell'Orca assassina, ma qui, ahimè, tra i ghiacci, l'orca non c'è!

    Mi chiedo se August ha visto almeno un thriller in vita sua, perchè pare proprio di no

    Miserabile e narcolettico thrillerino da domenica pomeriggio, capace di regalare assoluti momenti di beate pennichelle e brutto com'è, non fà manco ridere. Evitare accuratamente.
    Ultima modifica: 6/09/15 19:46 da Buiomega71
  • Galbo • 19/11/12 15:41
    Consigliere massimo - 3990 interventi
    Anche a me il film ha deluso, mentre il libro mi era piaciuto abbastanza....
  • Greymouser • 19/11/12 17:42
    Call center Davinotti - 561 interventi
    E' uno dei non rari casi di film brutti tratti da romanzi splendidi.
    Il libro è sicuramente un thriller, nobilitato però dalla grande capacità di scrittura e dalla profonda sensibilità di Peter Hoeg.
    Il film imbastardisce tutto il soggetto, nonostante si tenga fedele alla lettera della vicenda (ma non allo spirito). Effettivamente, ha un taglio statico e monocorde che fa pensare a qualcosa di televisivo.
  • Buiomega71 • 20/11/12 00:54
    Consigliere - 25998 interventi
    Greymouser ebbe a dire:
    E' uno dei non rari casi di film brutti tratti da romanzi splendidi.
    Il libro è sicuramente un thriller, nobilitato però dalla grande capacità di scrittura e dalla profonda sensibilità di Peter Hoeg.
    Il film imbastardisce tutto il soggetto, nonostante si tenga fedele alla lettera della vicenda (ma non allo spirito). Effettivamente, ha un taglio statico e monocorde che fa pensare a qualcosa di televisivo.


    Esattamente Grey, e taccio sulle ridicole (nonchè pacchiane) sequenze sul viso del bimbo groenlandese sorridente in sovraimpressione a quello della Ormond, nonchè quando vola giù dal tetto, che manco fosse uno spot per scientology

    Sembra che August non abbia mai visto un thriller in vita sua

    In una parola atroce, o come dicono finemente i nostri cuginetti d'oltralpe, un vero e proprio film de m....
    Ultima modifica: 20/11/12 09:38 da Buiomega71