Buiomega71 • 1/04/17 09:59
Consigliere - 25943 interventi Ah, ma quanti luoghi comuni, quanto deja vù, quanta "solita solfa" dell'ormai strabusato "stalking movie" che da
Brivido nella notte ,fino agli straight to video degli anni '90, hanno invaso schermi e teleschermi.
Tutto merito di quel volpone di Rob Cohen (a cui devo quel magnifico tributo a Bruce Lee che e
Dragon) se il thrillerino con miss Lopez (comunque milfona da sbarco e nemmeno malaccio nel suo personaggio) funziona, non annoia e , in certi momenti, vola alto.
Inizio classico con moglie fatta becca dal marito (che se là fà con la sua segretaria "Odori di biscotti al cioccolato"), arriva il manzo toy-boy della porta accanto (che vive con uno zio che sembra uscito dal remake di
Non aprite quella porta) che conquista lei e il figlioletto che, qualche volta, se ne và in shock anafilattico.
Resistere alle tentazioni della carne e quasi impossibile (lei stà passando un momento di crisi, quindi vulnerabile) e cade tra le braccia del toy-boy ventenne.
Poi, però, si pente, e il toy-boy altri non e che uno psicopatico violento e possessivo, e la vita della Lopezzona si trasforma in un inferno...
Cohen vivacizza il narrato azzeccando, spesso, ottimi momenti (la seduzione tra le finestre adiacenti, dove la Lopez spia il ganzo nudo in camera sua, di depalmiani gorgheggi), non lascia un attimo di respiro, e quando la situazione degenera, ingrana la quarta...
Attimi di improvvisa e feroce violenza (il belluino pestaggio di Zimmer), Guzman che sbrocca a ogni fotogramma (prima con infida fase subdola, manipolando il figlio della Lopez-mettere il figlio contro il padre-poi con ricatti, infine passando all'azione), sfregia mamma e figlio portandosi a letto la fresca morosina di quest'ultimo (succulento blow-job alla finestra di modo che la Lopez veda tutto), per poi sfociare nel violentissimo finale nel fienile in fiamme, tra occhi perforati (piccoli tocchi gore orchestrati dal grande Matthew Mungle), battutte slasher e derive nella follia, per uscire , poi, a veder le stelle in un cielo notturno spielberghiano.
Rob regala anche notevoli momenti di tensione (la Lopez che penetra in casa di Guzman per cercare il video compromettente sul PC, e si trova uno stanzino/altarino a lei dedicato, l'aula della scuola riempita di foto inconfutabili sparate dalla fotocopiatrice, nei bagni della scuola con il lavandino che perde) e riscalda la minestra con regia scafata e professionale.
Tocchi personali (il ganzo che quando fà karate ricorda Bruce Lee, la scuola di
The Skulls, la violenza di
XXX, le corse in auto-magari coi freni manomessi-e l'impatto esplosivo con autocisterne stile
Fast and Fourious) fanno godere ancor più la visione.
Cohen dà così un tocco personale al genere, e seppur rimane la patina di "inutilità" e di stravisto, il compito le riesce discretamente, senza annoiare o far smadonnare.
La Lopez si prova un paio di scarpe da "zoccolona", e Guzman le dice che non ha bisogno di indossarle per essere sexy.
Piccola curiosità
Quando la Lopez si reca ad un ristorante cinese, per un disastroso incontro a cena con un possbile seduttore, si sente
The Hong Kong Cha-Cha , pezzo composto dallo stesso Cohen e da Robert Randles per
Dragon
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124c, Galbo, Buiomega71, Taxius, Lupus73, Ultimo
Belfagor, Rambo90, Lou
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