Discussioni su Il mondo di notte - Documentario (1959)

  • TITOLO INSERITO IL GIORNO 21/11/09 DAL BENEMERITO FEBRIZ
  • Clicca sul nome dei commentatori per leggere la loro dissertazione
  • Quello che si dice un buon film:
    Il Gobbo
  • Mediocre, ma con un suo perché:
    Febriz, Fauno
  • Scarso, ma qualcosina da salvare c’è:
    Markus
  • Gravemente insufficiente!:
    Ronax

DISCUSSIONE GENERALE

4 post
  • Se ti va di discutere di questo film e leggi ancora solo questa scritta parti pure tu per primo: clicca su RISPONDI, scrivi e invia. Può essere che a qualcuno interessi la tua riflessione e ti risponda a sua volta (ma anche no, noi non possiamo saperlo).
  • Zender • 21/11/09 09:42
    Capo scrivano - 47802 interventi
    Ciao Febriz, per cortesia quando scrivi i commenti curati di mettere le maiuscole quando serve (nomi propri, inizio frase ecc.), altrimenti tocca perder molto tempo a correggerli uno per uno...
  • Febriz • 24/11/09 00:01
    Galoppino - 25 interventi
    Scusami, essendo nuovo non conosco bene il meccanisco...Farò del mio meglio!
    Ciao

    Febriz
  • B. Legnani • 7/11/10 20:45
    Pianificazione e progetti - 14973 interventi
    R.f.e. ebbe a dire:
    [...] l'opinione generalmente accettata [è] che i documentari "sexy" trovino l'accoglienza più favorevole nel pubblico culturalmente più sottosviluppato. E invece pare che non sia così. Se è lecito (come credo sia in un paese come il nostro dove la cultura - per non parlare dell'aggiornamento culturale - è appannaggio della classe agiata, tuttora la sola a arrivare a un'istruzione universitaria) considerare più evoluto il pubblico delle prime e seconde visioni, è poi facile controllare che proprio questo pubblico affolla con maggior costanza le sale dove si proiettano i fim "sexy", che vanno spesso semideserti nelle sale di periferia, così come hanno pochissimo successo nelle cittadine rurali e ancora meno nel sud.

    [da: Claudio Risé, I documentari "sexy", in Film64, Feltrinelli 1964, pp. 87-88]


    Nel '64, forse, era così. Nel decennio dopo, però, non credo.
  • Undying • 8/11/10 01:04
    Risorse umane - 7574 interventi
    R.f.e. ebbe a dire nella SEZIONE CURIOSITA':
    [...] l'opinione generalmente accettata [è] che i documentari "sexy" trovino l'accoglienza più favorevole nel pubblico culturalmente più sottosviluppato. E invece pare che non sia così. Se è lecito (come credo sia in un paese come il nostro dove la cultura - per non parlare dell'aggiornamento culturale - è appannaggio della classe agiata, tuttora la sola a arrivare a un'istruzione universitaria) considerare più evoluto il pubblico delle prime e seconde visioni, è poi facile controllare che proprio questo pubblico affolla con maggior costanza le sale dove si proiettano i fim "sexy", che vanno spesso semideserti nelle sale di periferia, così come hanno pochissimo successo nelle cittadine rurali e ancora meno nel sud.

    [da: Claudio Risé, I documentari "sexy", in Film64, Feltrinelli 1964, pp. 87-88]


    Il fenomeno Home Video prima e Internet poi credo abbiano in parte contribuito a far sì che questa opinione, autorevolissima a metà anni Sessanta, possa oggi essere rivista.
    Certo, ciò non toglie che l'erotismo in generale e il porno in particolare sia estraneo a uomini e/o donne di cultura.
    Brass, ad esempio, è un valido esponente di cineasta erudito e colto, assoggettato (probabilmente per questioni di denaro?) al genere.
    Ultima modifica: 8/11/10 01:05 da Undying