Discussioni su Il mercante di pietre - Film (2006)

DISCUSSIONE GENERALE

5 post
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  • Belfagor • 28/01/10 17:56
    Formatore stagisti - 145 interventi
    Volevo iniziare la discussione inserendo un pezzo della recensione di questo film scritta da Aldo Fittante e pubblicata su Film TV.

    «Ti va di andare al cinema?», chiede un'annoiata Jane March (Leda) al marito. Lui: «Che film?». Lei «Uno che i critici hanno fatto a pezzi. Quindi sarà un buon film». Lui: «I critici sono persone molto frustrate. Tu non credi?». Il dialogo è tratto da una scena di Il mercante di pietre e non c'entra nulla con il film. Renzo Martinelli mette le mani avanti perché in cuor suo sa che quel film è proprio impossibile da salvare.

    Credo che sia un'ottima esposizione delle intenzioni del regista: visto che la miglior difesa è l'attacco, meglio fare di ogni erba un fascio prima ancora che arrivino le critiche. Ma, più in profondità, cosa traspare da questo atteggiamento? A mio parere, un disprezzo più generale, nei confronti non tanto della critica quanto dello spirito critico, quello che dovrebbe essere proprio di ogni spettatore. Di conseguenza, il regista ci dice: o accetti in pieno quello che dice il film, o sei un frustrato che si sfoga sul lavoro degli altri. Brutta cosa l'obbiettività...

    Visto che in questo sito lo spirito critico è di casa, voi che ne pensate, Davinottiani? Anche se critici amatori, siamo davvero così frustrati?
    Ultima modifica: 28/01/10 17:57 da Belfagor
  • Zender • 28/01/10 17:59
    Capo scrivano - 47804 interventi
    Ahah, beh, hai detto bene: sembra proprio una difesa contro ciò che Martinelli sapeva già che gli sarebbe piovuto addosso (pietre, appunto). E' un discorso un po' qualunquista, quello di Martinelli, direi. Anche se per alcuni può pure funzionare...
  • Ciuvildo • 20/02/10 19:51
    Disoccupato - 20 interventi
    ritengo che ci sia critica e critica, quella davinottiana nasce dalle emozioni che sono state generate durante la visione di un qualsiasi film, l'altra quello giornalistica spesso è dettata da idee politiche, palinsesti giornalistici e compiaciemnti vari a questo e quel regista o produttore. Nel caso del film di Martinelli mi sembra in effetti un semplice modo di mettere le mani avanti.
  • Capannelle • 29/05/12 12:41
    Scrivano - 3523 interventi
    Non posso che condividere quanto è stato detto su questi dialoghi.

    Pongo un'ulteriore domanda: ma tra Martinelli e l'attore Murray Abraham cosa c'è, un "patto di mutuo soccorso"?
  • Zender • 29/05/12 18:09
    Capo scrivano - 47804 interventi
    Ah ah... Magari molto più semplicemente gli piace come attore e ha un ottimo rapporto qualità/prezzo. Una volta individuato non se lo lascia scappare.