Teodorando • 15/06/16 10:23
Stagista - 1 interventi Contemporaneo di Lars von Trier e dogma, ispirato a Russ Meier, con un gioco delle parti pirandelliano e la partecipazione della popolazione di un villaggio che interpreta se stesso, il film lancia precisi moniti e, qualche anno prima della crisi finanziaria, denuncia con toni surrealistici ed onirici - - non poteva fare diversamente dato il tempo - lo strapotere del mondo dell'alta finanza, un mondo corrotto e che distrugge l'ambiente umano corrodendolo dal'interno. Le ingenuità dovute ai mezzi e agli interpreti non professionisti sono da una parte un limite, ma dall'altra un pregio poiché fornisce al lavoro un'impronta genuina sottolineata dal taglio fotografico da romanza popolare; e per chi conosce i luoghi e i personaggi tocca realisticamente nel vivo. L'anno successivo l'uscita del film avvenne il caso dello Svizzero che si lanciò con un aereo da turismo contro il Pirellone a Milano per protesta contro il "sistema". Ciò fa di questo film, pur coi molti limiti di cui sopra, un'opera che soddisfa le regole dell'arte dettate da Edward Morgan Forster: immaginazione e preveggenza. Trama immagini e location saranno successivamente ripresi da una serie di Bollywood.
Dopo quindici anni trovo ancora questo piccolo, stranissimo cult antesignano sugli scaffali della Mondadoristore!
Teodorando
Undying
Panza, Faggi