Graf • 7/05/14 04:10
Fotocopista - 908 interventi Fu
"In nome della legge" di Pietro Germi il primo film italiano nel quale il fenomeno mafioso veniva rappresentato in modo importante.
Ma nessuna intenzione di attaccare, niente scottanti rivelazioni...Solo un film arioso e spettacolare girato nel 1948 "nella maniera" neorealistica.
Siamo ancora all'interno di una visione romantica e, in un certo senso, edulcorata di quel fenomeno delinquenziale. Una posizione ambigua quella di Germi che, in questo robusto "western siciliano", narra di Pretore che alla fine stringe un patto di lealtà con il mafioso Turi Passalacqua....
Ma, forse, anche la mafia rurale degi anni quaranta non era quella, più imbastardita e potente, coeva del boom economico della fine degli anni '60...Mafia che aveva davanti a sè altre e più criminali prospettive...
Il giorno della civetta, in un certo senso, assurge al ruolo di film-profezia....
Ultima modifica: 7/05/14 04:25 da
Graf
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