Discussioni su Il fischio al naso - Film (1967)

DISCUSSIONE GENERALE

40 post
  • B. Legnani • 3/02/09 19:21
    Pianificazione e progetti - 14964 interventi
    Zender ebbe a dire:
    L'unica cosa che sapevo prima di te è che IL FISCHIO AL NASO è tratto da SETTE PIANI,

    Ehm... io lo so più o meno dal 1971...
  • Zender • 3/02/09 19:32
    Capo scrivano - 47787 interventi
    Ah ecco, mi sembrava strano. Maleinterpretai la tua frase precedente allora. Me ne scuso. Ciò non toglie che non rispondi alle chiamate e mi lasci in una situazione di amletici dubbi riguardo agli ufficiali che chiedono permesso.
  • Caesars • 3/02/09 21:06
    Scrivano - 16811 interventi
    Si credo proprio che sia lo sceneggiato belga quello che io ricordo. Speravo che qualcuno potesse confermare questa ipotesi, ma vedo che nessuno ricorda questa trasmissione. Ringrazio tutti coloro che si sono cimentati con la ricerca, in primis ovviamente Legnani che si è letteralmente scatenato in ipotesi comunque plausibili.
  • B. Legnani • 3/02/09 22:34
    Pianificazione e progetti - 14964 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Ciò non toglie che non rispondi alle chiamate...
    Ogni tanto lavoro...
  • Zender • 3/02/09 23:21
    Capo scrivano - 47787 interventi
    B. Legnani ebbe a dire:
    Zender ebbe a dire:
    Ciò non toglie che non rispondi alle chiamate...
    Ogni tanto lavoro...

    Dannazione, proprio nei momenti sbagliati! (ovviamente era un rimprovero bonario, sai che sarebbe ridicolo se parlassi sul serio).

    Per Caesars: speriamo sia la soluzione giusta e piacerebbe molto vederlo anche a me sto sceneggiato, che sia o non sia quello. Proprio perché ritengo appunto Sette piani il miglior racconto breve italiano di sempre: straordinario, geniale, con un finale che ti uccide!
    Ultima modifica: 4/02/09 07:22 da Zender
  • Caesars • 4/02/09 10:09
    Scrivano - 16811 interventi
    Segnalo che presso l'istituto dei ciechi di Milano, via Vivaio 7, dovrebbe essere presente "l'audiolibro" dello sceneggiato "Un caso clinico" (così è segnalato, non come racconto "Sette piani").
    Potrebbe essere la registrazione della solo parte "sonora" di quella trasmissione tv?
    Allego il link alla loro homepage (poi sotto "cataloghi" "sceneggiati" si può trovare la registrazione in oggetto):
    http://www.macnastroteca.org/
    Ho visto che fanno un servizio di invio/restituzione gratuito delle opere a loro disposizione, ma non mi pare il caso di usufruirne.
    Ultima modifica: 4/02/09 18:13 da Caesars
  • Zender • 4/02/09 10:25
    Capo scrivano - 47787 interventi
    Sì, francamente mi pare (con il massimo ripetto per i non vedenti, sia chiaro) una cosa molto utile più per loro che per noi. "Ascoltare" uno sceneggiato mi sembra un po' riduttivo...
  • Gugly • 4/02/09 10:36
    Portaborse - 4710 interventi
    purtroppo la recente rappresentazione teatrale intitolata Sette piani e interpretata da Ugo Pagliai, bravissimo, non è più in tournèe....
  • ShangaiJoe • 24/11/09 10:56
    Galoppino - 216 interventi
    Noto con piacere che ci sono altri estimatori dell'opera di Dino, l'unico autore (termine estremamente riduttivo nei suoi confronti) che continuo a leggere avidamente da più di vent'anni prima di coricarmi.
    Concordo con la mancata riuscita della rappresentazione di "Sette piani", ma d'altronde cogliere appieno il pensiero e l'anima di Buzzati penso sia cosa impossibile a noi comuni mortali.
  • Zender • 24/11/09 13:47
    Capo scrivano - 47787 interventi
    ShangaiJoe ebbe a dire:
    Noto con piacere che ci sono altri estimatori dell'opera di Dino, l'unico autore (termine estremamente riduttivo nei suoi confronti) che continuo a leggere avidamente da più di vent'anni prima di coricarmi.
    Concordo con la mancata riuscita della rappresentazione di "Sette piani", ma d'altronde cogliere appieno il pensiero e l'anima di Buzzati penso sia cosa impossibile a noi comuni mortali.

    Concordo e aggiungo che riuscire in particolare a portare quel capolavoro assoluto di Settepiani al cinema sarà sempre impresa difficilissima (a meno di non riportare parola per parola il racconto nella sceneggiatura).
  • R.f.e. • 5/02/10 19:40
    Fotocopista - 826 interventi
    C'è una cosa in questo film che mi da un fastidio! anche perché "stona" molto. All'inizio c'è una sequenza dove Tognazzi parla con una modella di reggiseni, di lingerie insomma, la quale, fateci caso, è doppiata con spiccata cadenza torinese da Angiolina Quinterno. Ebbene questo contribuisce a conferire alla ragazza, peraltro belloccia, una voce da "casalinga piemontese" che stona alquanto con la sua avvenenza. Immagino fosse una cosa voluta...
    Ultima modifica: 5/02/10 19:40 da R.f.e.
  • Brainiac • 5/02/10 20:21
    Call center Davinotti - 1465 interventi
    Ricordo la scena, ma non l'accento.
    Comunque doppiare i personaggi con una cadenza regionale era una caratteristica standard dei film Anni Sessanta e Settanta, per dare spessore a figure che magari avevano poche battute.
    Spesso gli effetti erano esileranti (penso al cameriere marchigiano pestato da Sordi in Di che segno sei?), ma a volte, e questo non è l'unico caso, potevano risultare irritanti e fuori luogo (non ricordo il film, sempre una commedia all'italiana, dove c'è un personaggio di contorno doppiato con improbabile e urticante, per come è male interpretato, accento siciliano).
  • R.f.e. • 5/02/10 20:57
    Fotocopista - 826 interventi
    Brainiac ebbe a dire:
    Ricordo la scena, ma non l'accento.
    Comunque doppiare i personaggi con una cadenza regionale era una caratteristica standard dei film Anni Sessanta e Settanta, per dare spessore a figure che magari avevano poche battute.
    Spesso gli effetti erano esileranti (penso al cameriere marchigiano pestato da Sordi in Di che segno sei?), ma a volte, e questo non è l'unico caso, potevano risultare irritanti e fuori luogo (non ricordo il film, sempre una commedia all'italiana, dove c'è un personaggio di contorno doppiato con improbabile e urticante, per come è male interpretato, accento siciliano).

    Beh, il cameriere "marchigiano" (interpretato da Marcello Di Falco, futura transessuale) era doppiato dal simpatico Marcello "Max" Turilli, attore-doppiatore specializzato in cadenze umbro-marchigiane e "tedesche"; Max doppiò anche Bernard Blier in Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l'amico misteriosamente scomparso in Africa?. Ma lì ci stava bene; la Quinterno, invece, nel doppiare una giovane modella, beh, molto, ma molto meno.
    Ultima modifica: 5/02/10 21:00 da R.f.e.
  • Undying • 5/02/10 21:02
    Risorse umane - 7574 interventi
    R.f.e. ebbe a dire:
    (...)la Quinterno, invece, nel doppiare una giovane modella, beh, molto, ma molto meno.

    Concordo.
    Sarebbe come mettere, in un film attuale, la voce della Littizzetto su Monica Bellucci: una catastrofe.
    Era però, come detto da Brainiac, prassi comune quella di demolire la bellezza di un'attrice (ricordo Marisa Mell e Femi Benussi, ad esempio) con un doppiaggio trucido e infame (sovente a cadenza romanesca) soprattutto nelle pellicole più popolari e snobbate dalla critica.
    Ultima modifica: 5/02/10 21:04 da Undying
  • R.f.e. • 5/02/10 21:09
    Fotocopista - 826 interventi
    Undying ebbe a dire:
    R.f.e. ebbe a dire:
    (...)la Quinterno, invece, nel doppiare una giovane modella, beh, molto, ma molto meno.

    Concordo: sarebbe come mettere la voce della Littizzetto su Monica Bellucci: una catastrofe.
    Era però, come detto da Brainiac, prassi comune quella di demolire la bellezza di un'attrice (ricordo Marisa Mell e Femi Benussi, ad esempio) soprattutto nelle pellicole più popolari e snobbate dalla critica.


    Beh, mica del tutto vero. Guarda Raquel Welch in Spara forte, più forte, non capisco o Senta Berger in Amore e ginnastica (entrambe doppiate in torinese). La prima ha la voce di Noemi Gifuni, che doppia spesso attrici belle (di solito brune e "toste", ma doppia anche le "gran signore" mature, sofisticate e le nobildonne, un po' come fa anche Ada Maria Serra Zanetti) e quindi la Welch non perde granché, pur con l'accento torinese. Non è l'accento che frega, è la voce da "casalinga", da "comare" che imbrutisce, volgarizza, rende "popolana" nel senso brutto del termine, almeno come effetto vocale.
    Ultima modifica: 5/02/10 21:12 da R.f.e.
  • Undying • 5/02/10 21:12
    Risorse umane - 7574 interventi
    R.f.e. ebbe a dire:
    b]Undying ebbe a dire:[/b]
    R.f.e. ebbe a dire:
    (...)la Quinterno, invece, nel doppiare una giovane modella, beh, molto, ma molto meno.

    Concordo: sarebbe come mettere la voce della Littizzetto su Monica Bellucci: una catastrofe.
    Era però, come detto da Brainiac, prassi comune quella di demolire la bellezza di un'attrice (ricordo Marisa Mell e Femi Benussi, ad esempio) soprattutto nelle pellicole più popolari e snobbate dalla critica.


    Beh, mica del tutto vero. Guarda Raquel Welch in o in Amore e ginnastica (entrambe doppiate in torinese). La prima ha la voce di Noemi Gifuni, che doppia spesso attrici belle (di solito brune e "toste", ma anche "gran signore" mature, sofisticate e nobildonne, come del resto Ada Maria Serra Zanetti) e quindi la Welch non perde granché, pur con l'accento torinese. Non è l'accento che frega, è la voce da "casalinga", da "comare" che imbrutisce, volgarizza, rende "popolana" nel senso brutto del termine, almeno come effetto vocale.


    Devo decidermi a vedere questo Il fischio al naso, per avere più chiaro il concetto.
    Grazie per la precisazione, Riccardo.
  • Zender • 6/02/10 10:36
    Capo scrivano - 47787 interventi
    Io non ricordo proprio questa distonia, però è anche vero che non vedo il film da molto tempo. Inevitabile che spesso mi sia capitato di trovare delle differenze tra voce e personaggio, nei doppiaggi, ma la cosa soprattutto l'ho sentita quando si tratta di doppiare i bambini (a volte con voci da adulto). Proverò a rivedere il film, appena posso...
  • Ciavazzaro • 6/02/10 11:52
    Scrivano - 5591 interventi
    Il film devo procurarmelo anche io.
    Sono d'accordo con te r.f.e. per quanto riguarda la Gifuni.
  • Brainiac • 6/02/10 13:32
    Call center Davinotti - 1465 interventi
    R.f.e. ebbe a dire:


    La prima ha la voce di Noemi Gifuni, che doppia spesso attrici belle (di solito brune e "toste", ma doppia anche le "gran signore" mature, sofisticate e le nobildonne, un po' come fa anche Ada Maria Serra Zanetti)


    Ecco, questa frase spiega, secondo me, tutta la grandezza del cinema italiano compreso fra gli Anni Cinquanta ed Ottanta.
    La nostra era una vera e propria industria, ma una di quelle modernissime ed intelligenti.
    Non avevamo bisogno di trecento compagnie di doppiaggio (all'americana, per intenderci) ma compensavamo le lacune economiche con la specializzazione.
    Addirittura attrici specializzate in tipologie fisiche...questa mi era sfuggita...
    D'altronde in tutto eravamo così maniacali e dediti: penso ai team di sceneggiatori che lavoravano, meravigliosamente, insieme (devo citare i soliti Age e Scarpelli? Non erano di certo i soli a lavorare in team).
    Una volta ho visto un servizio su (non so se si chiamino così) una famiglia di "rumoristi", che sonorizzavano i rumori dei vari film.
    Ecco, credo che in passato, pur fra mille difficoltà si sapeva lavorare nel cinema come si deve, riconoscendo i talenti e valorizzandoli, come in una squadra affiatata.
  • Alex75 • 22/03/17 17:45
    Call center Davinotti - 709 interventi
    Gugly ebbe a dire:
    B. Legnani ebbe a dire:
    Forse ho trovato!
    RACCONTI ITALIANI, serie di telefilm/sceneggiati RAI tratti [anche?] da Buzzati. Ricordo LA GIACCA STREGATA con Alberto Lionello.



    cavoli! La giacca stregata l'ho ascoltato come e-book in formato mp3, è un bellissimo racconto, mi piacerebbe proprio vedere Alberto Lionello che lo interpreta.


    Piacerebbe anche a me. Ho sempre considerato i racconti e i romanzi di Buzzati, autore che amo molto, molto adatti a trasposizioni cinematografiche. Leggendo ciò che scrive, spesso sembra di essere dentro la vicenda raccontata e negli ambienti descritti.