Stefania • 31/01/12 14:55
Addetto riparazione hardware - 603 interventi Buiomega71 ebbe a dire:
Corinne ebbe a dire:
Che poi...mi son persa qualcosa tra uno sbadiglio e l'altro, o il fauno del titolo c'entra davvero poco?
Si, pochissimo, a parte il bel Donato Placido a cui Orso Maria Guerrini le appiopa somiglianze ultraridicole!
E poi Un bianco vestito per Marialè sarebbe trash e di serie b...Questa pena narcolettica invece cos'è?
Caro Buio, mi dispiace che non abbiamo la medesima opinione su questo sceneggiato, che io ho giudicato, continuo a giudicare, un buon prodotto.
Vorrei però farti notare che si tratta, per l'appunto, di uno sceneggiato televisivo a puntate, non di un film, e che come tale risponde a certe "condizioni di fruizione", che vanno tenute in conto.
Ad esempio, il fatto che la narrazione sia dilatata in tre puntate di un'ora ciascuna, dipende dal fatto che, a quei tempi, il formato "tv-movie" da 90 minuti non era ancora diffuso.
Le tre puntate non erano state pensate per essere viste una di seguito all'altra, bensì una alla volta a distanza di una settimana...
Personalmente, ho tentato di ricreare queste condizioni spezzettando la visione in tre giorni consecutivi: altrimenti, è ovvio che la cosa sarebbe stata pesantissima, ma questo sarebbe valso anche per tutti gli altri sceneggiati del periodo, compreso il bellissimo
Il segno del comando, ad esempio!
Inoltre, sempre in quanto sceneggiato televisivo,
Il Fauno di marmo non è stato prodotto per essere un capolavoro immortale: è chiaro che è fatto per rispondere ai gusti di un dato pubblico in una data epoca: per tutti gli anni settanta, televisivamente parlando, sulla scia, appunto, dell'enorme successo de
Il segno del comando, il soprannaturale ha furoreggiato!
De
Il Fauno ho apprezzato l'atmosfera palesamente onirica: Mentre ne
Il segno... c'era una coesistenza straniante tra la Roma byroniana e quella moderna, entrambe popolate da una pletora di personaggi spaventosi e bizzarri, ne
Il Fauno la Roma moderna sembra non esistere: è deserta, vuota, muta, i quattro protagonisti sembrano sempre soli, smarriti in una specie di trance... questo l'ho apprezzato come particolarità, personalmente.
Quanto al fatto che il Fauno c'entri poco... beh, Il Fauno di marmo era il titolo del romanzo di Hawthorne da cui è tratto lo sceneggiato.
Può darsi che nel romanzo questo famoso Fauno avesse una valenza diversa, ma giustamente il titolo è stato mantenuto invariato.
Ciao:)
POI DAVINOTTATO IL GIORNO 27/01/21
Mco
Homesick, Cotola, Stefania
Tomastich, Claudius, Trivex
Corinne, Nicola81, Motorship, Samdalmas, Myvincent, Marcel M.J. Davinotti jr.
Dusso, Buiomega71