Discussioni su Il dio serpente - Film (1970)

DISCUSSIONE GENERALE

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  • Buiomega71 • 2/08/21 10:40
    Consigliere - 26015 interventi
    Rassegna estiva
    EsoticaErotica
    Un'estate al tropico dei sensi


    Ancor oggi l'esotico (parecchio) erotico (pochissimo) vivarelliano mantiene inalterata la sua suggestione visiva (alcuni momenti sono davvero bellissimi), che trasporta, in stato ipnotico, in una dimensione oniricheggiante, che prende di mezzo il mondo movie (la danza tribale con la Cassini e la Cunningham prese dal febbrile tamburellare e possedute dagli spasmi violenti del rito voodoo, con previa decapitazione, dal vivo, di una povera capretta, il cui sangue viene usato come elisir "erotizzante" spalmato sulla fronte degli adepti, dove le indigene cominciano a denudarsi prese dal raptus sempre più violento e spasmodico) e omaggia Ho camminato con uno zombie (la sequenza in cui la Cassini, in trance, si incammina , di notte, sulla spiaggia, contorniata da zombi dal volto pittato di bianco e dalla cerimoniera con una corona di candele sulla testa) allo straordinario momento notturno in cui la Cassini è sola, nella sua stanza da letto, non riesce a dormire per il troppo caldo, il piccolo ventilatore a batterie non funziona più, spia fuori dalla finestra pervasa da una costante inquietudine, si mette una vestaglietta gialla e comincia a smaniare di piacere, per poi buttarsi sul letto, il tutto pervaso da un'atmosfera quasi thrilleresca.

    Se si passa sopra a qualche dialogo tipico di questi film e alle solite tirate sul colonialismo (il discorso che fa la Cunningham a Tramonti sull'inquisizione e le torture, all'assolutismo della religione cristiana che impone il suo credo sulle altre credenze), il film di Vivarelli si impreziosisce di una regia nettamente al di sopra a questo tipo di prodotti, di una fotografia ricercata e della colonna sonora che avvolge il tutto in uno stato di alterazione progressiva, tra richiami esoterici e ancestrali, in una sorta di faba esoticheggiante che pure Jess Franco con Macumba sexual terrà a mente (lì la Ajita Wilson prendeva il posto del Dio Djamballà e la Romay quello della Cassini).

    Grandissimo il finale muto della presa di coscienza della Cassini, prima che eploda Djamballà in tutta la sua potenza.

    Qualche passaggio noiosetto c'è , si calca un pò troppo la mano sugli aspetti folcloristici, l'incidente aereo è francamente ridicolo e la figura del prete spretato e piuttosto inutile e forzata ai fini del racconto (così come la processione del bambin Gesù portato in massa che stà tra Mondo cane e il finale di Madre!), così come una larvata sensazione di luoghi comuni sui riti e sulle usanze caraibiche.

    Ma la Cassini e la Cunnigham che si provano e si scambiano a vicenda i vestitini, quel vago sentore di complicità saffica (il triangolo con Tramonti sulla barca, mozzato dalla censura nostrana dell'epoca) e il richiamo di qualcosa di soprannaturale che sfocia nell'amore interraziale del nerosubianco, fanno del Vivarelli pensiero un esoticheggiante avventura dei sensi più dell'anima che nemmeno della carne.

    Di culto quando la Cassini seduce il mandingone sulla barca restando in topless chiedendole di accenderle la sigaretta e come Galeazzo Bentivolgio assomigli a Wes Craven, creando un corto circuito cinefilo involontario con Il serpente e l'arcobaleno (Galeazzo/Bernard/Craven, il serpentone incarnazione di Djamballà  e i misteri del voodoo), nonchè il close up sull'infradito della Cassini, mentre amoreggia nel letto (con poco successo) con Tramonti.

    Pochi nudi di una Cassini al massimo dello splendore, mentre la Cunningham e il virgulto negro che si rincorrono e si avvinghiano sull'isolotto, mantengono i nudi integrali (così anche la Cunningham sotto la doccia mentre parla con la Cassini), di una razzista legge di contrapasso dell'epoca, i bianchi nudi integrali no, i neri si.

    Influenze oniricheggianti e fascino di un mondo a parte zeppo di magia e religiosità, che sposta l'asse dalla banalità del cinema erotico alla Emmanuelle ai barlumi horror e strascichi di cinema avventuroso, meno datato di quello che appare a prima vista.

    A suo modo un cult degno di questo nome, nella misura in cui...
    Ultima modifica: 2/08/21 20:48 da Buiomega71