Discussioni su Il corpo - Film (1974)

DISCUSSIONE GENERALE

7 post
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  • B. Legnani • 4/05/08 23:54
    Pianificazione e progetti - 14963 interventi
    Ma Guerra (CSC) ha davvero il terzo ruolo del cast o si tratta di cosa dovuta all'ordine alfabetico?
  • Undying • 5/05/08 00:16
    Risorse umane - 7574 interventi
    Cosa dovuta al solo elenco in "ordine alfabetico", perché tutta la pellicola è dominata dalle presenze di Araya, Salerno e Mann...

    Guerra nel film fa solo una comparsata ...
    Ultima modifica: 5/05/08 09:27 da Undying
  • B. Legnani • 6/05/08 01:25
    Pianificazione e progetti - 14963 interventi
    Undying ebbe a dire:
    Cosa dovuta al solo elenco in "ordine alfabetico", perché tutta la pellicola è dominata dalle presenze di Araya, Salerno e Mann...

    Guerra nel film fa solo una comparsata ...


    OK. Grazie.
    Mi pareva un po' strano, in effetti.
  • Buiomega71 • 18/08/21 10:07
    Consigliere - 25999 interventi
    Rassegna estiva
    EsoticaErotica
    Un'estate al tropico dei sensi
     

    Il miglior Scattini della trilogia con la sua musa Zeudi, che innesta il noir alla Postino suona sempre due volte in scenari esotici mozzafiato e al contempo assfianti e spettrali (il viaggio/fuga della Araya con Mann in barca, fino al villaggio fantasma è di rara suggestione) che sembra rifarsi al polanskiano Cul de sac (l'isola, gli uomini perduti e falliti, le donne debosciate, gli intrighi, l'odio e il rancore, i piani diabolici) e con la Araya finalmente in un ruolo dove non mostra solo la sua esotica bellezza (ambigua, manipolatrice, infida, venale e pianificatrice) nel suo ruolo più incisivo.

    Zeudi dona ancora statuari nudi integrali nelle classiche immagini sulla spiaggia e in mare come il sottofilone richiede, rispetto agli altri Scattini con la "regina nera" c'è qualche centimentro di pelle in più (ogni momento d'amore rubato con Mann appena Salerno non c'è o si gira dall'altra parte-di culto quella dell'amaca-) e il triangolo tra Salerno/Mann/Araya dona una morbosa tensione costante che sfocia nel gioco della verità, per concludersi in mare aperto, su una barchetta, preludio alla tragedia che incombe.

    La Baker brilla, poi, di luce propria, sfatta Jayne Mansfield ammantata  di cinismo che vomita disprezzo, frasi razziste e volgarità contro la Araya e si porta a letto Mann nella scena più conturbante del film, dove la bionda eroina dei gialli lenziani trasuda di fascino milfesco da ogni poro, surclassando la dea nera arayana.

    Atmosfere sordide, sudaticcie e appiccicose, con un quartetto attoriale in palla (grande Salerno in versione hemingwayana quasi sempre sbronzo, collerico e violento, che , tra i momenti migliori del film, stupra la Araya da tergo, con Mann che spia dalla finestra, in un rapporto di sottomisione che riduce la ragazza dalla pelle di luna a degradante ruolo di schiava sessuale, Mann c'ha la faccia giusta del tipo preso di mezzo dagli eventi, infilandosi in una situazione ben più grande di lui-notevole l'episodio notturno del tentato omicidio a Salerno, su commisione della Araya, e le due femmine, fulcro della vicenda, ognuna interessata al proprio tornaconto e dall'oscuro passato-almeno quello di Zeudi, che, saggiamente non viene spiegato, ma solo intuito quando una venditrice di cocco la riconosce come "ballerina promiscua" e lei fa la gnorri).

    Scattini ruba immagini bellissime (lo stormo di uccelli rossi), mostra la parte meno turistica di Trinidad, si autocita rimembrando la caccia allo squaletto della Ragazza dalla pelle di luna (quando Salerno racconta a Mann la cattura del Barracuda, e come siano le donne a eccitarsi di più alla vista del sangue) e ripropone (dopo La ragazza dalla pelle di luna e prima de La notte dell'alta marea) il finale all'aeroporto, ma, questa volta, al posto della mestizia, lo muta in un'inaspettata beffa del destino con aggiunta di una fulminante e improvvisa svolta spietata che lascia basiti.

    L'Arya che vuole che Salerno le compri un paio di scarpette (ma gira sempre a piedini nudi), per aumentare la sua carica seduttiva nei confronti povero Mann ormai cotto come un baccalà, e ci cammina sopra un pò goffamente, la pistola scarica, la disperata ricerca del gruzzolo che Salerno tiene nascosto, la lettera scritta che inchioderebbe gli "amanti criminali", il budino da mescolare, la Araya che si prova orecchini e vestitini davanti allo specchio poi viene presa dallo sconforto, la Araya che lava i pavimenti a carponi mostrando il lato b a Mann. Tutti tasselli di un "esotico/erotico" che non solo spicca nella filmografia di uno dei registi più sottostimati del nostro cinema "altro", ma in assoluto uno dei più fiammeggianti e "neri" del sottogenere al tropico dei sensi (mai come in questo caso).

    Notevole e orecchiabile lo score di Umiliani e suggestiva la fotografia di Antonio Borghesi.

    Insieme a La preda è forse il must "zeudiano" per eccellenza.
    Ultima modifica: 18/08/21 14:33 da Buiomega71
  • Buiomega71 • 18/08/21 11:21
    Consigliere - 25999 interventi
    Luigi Antonio Guerra nel film non c'è, il suo nome non compare nemmeno nei titoli di testa (in coda esce solo la parola FINE) dove sono menzionati solo Enrico Maria Salerno, Zeudi Araya, Leonard Mann e Carrol Baker e non fa nessuna comparsata (le comparse presenti nel film sono tutte di colore)

    Andrebbe tolto dal cast
    Ultima modifica: 18/08/21 13:08 da Buiomega71
  • B. Legnani • 18/08/21 11:54
    Pianificazione e progetti - 14963 interventi
    Buio: Strepitosa la Baker (ben più sexy della Araya). 

    Non faccio nessuna fatica  a crederlo!
    La Baker matura è forse la donna matura più bella dello schermo.
  • Buiomega71 • 18/08/21 12:08
    Consigliere - 25999 interventi
    B. Legnani ebbe a dire:
    Buio: Strepitosa la Baker (ben più sexy della Araya). 

    Non faccio nessuna fatica  a crederlo!
    La Baker matura è forse la donna matura più bella dello schermo.
    Confermo