Discussioni su Il colpo - Miniserie TV (1989)

  • TITOLO INSERITO IL GIORNO 30/07/14 DAL BENEMERITO HOMESICK
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    Homesick

DISCUSSIONE GENERALE

1 post
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  • Homesick • 30/07/14 17:06
    Scrivano - 1363 interventi
    Da "Repubblica", 12 gennaio 1989: http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1989/01/12/il-colpo-stavolta-lo-fa-un-poliziotto.html

    'IL COLPO' STAVOLTA LO FA UN POLIZIOTTO
    ROMA. E' uno strano film Il colpo, considerato che è una produzione Rai e che andrà in onda in prima serata, su RaiUno, domenica 15 e lunedì 16 gennaio. E' la storia di un furto quasi perfetto nel caveau di una grande banca; e fin qui nulla di strano. La cosa curiosa è che il tutto viene organizzato da un poliziotto, anzi un ex commissario di polizia, passato a dirigere i sistemi di sicurezza della banca. Il fatto ancora più insolito è che il poliziotto passato dall' altra parte della barricata è interpretato da Fabio Testi, agente duro e integerrimo in decine di film per il grande schermo. E' lo stesso Testi a svelare questo cambio di orientamento, nel corso della presentazione di Il colpo, diretto da Sauro Scavolini, scritto da Gianfranco Calligarich, interpretato da Lorenza Guerrieri, Luigi Diberti e Massimo Bonetti. E' vero, ho sempre avuto il mito del poliziotto-eroe confessa Testi. E non avrei mai accettato questa parte se non fossi stato protagonista di una disavventura due anni fa, proprio prima di girare questo film. La guida allegra di Testi insospettì un gruppo di agenti in borghese che facevano la posta a un corriere della droga nei pressi di Verona. Testi fu inseguito, fermato, e, a quanto riferisce lui stesso, picchiato, minacciato e ammanettato. Tanto che l' attore venne processato per direttissima e condannato in prima istanza a dieci giorni di arresti domiciliari e a un anno di carcere con la condizionale. Ora Testi è in attesa del processo d' appello. Nel film televisivo ritroveremo anche Luigi Diberti, attore noto al pubblico del piccolo schermo per La piovra, ma conosciuto soprattutto da chi frequenta il teatro, nel quale l' attore vanta una lunga e preziosa carriera. Torinese, 47 anni, ex operaio Fiat negli anni Sessanta, Diberti debuttò con Sandro Bolchi come protagonista nell' Ippolito di Euripide a Vicenza, quando ancora frequentava l' Accademia a Roma (fu un disastro ricorda ora piovve tanto che ci fu un' alluvione che allagò il teatro: non vennero neppure i critici). Da allora, Diberti s' incamminò in una serie di collaborazioni con i registi che hanno fatto la storia del teatro italiano: da Strehler a Visconti, da Squarzina a Scaparro, da Calenda a Sbragia (un grande maestro, senza che lui faccia nulla per esserlo), da Sepe a Ronconi. Ebbi la fortuna di fare la straordinaria esperienza dell' Orlando furioso rammenta ancora Diberti Ronconi è stato il primo regista dal quale ho imparato quello che voleva io imparassi. E' un grande uomo di teatro, con il quale sogno di tornare a lavorare. Ma nella sua esperienza ci sono anche tanto cinema (con Ponzi, Bolognini, Wertmuller, Petri) e tanta televisione. Anche se la tv è il mezzo che mi dà meno soddisfazioni, così disordinata, quasi abborracciata. Adoro invece lavorare alla radio, dove la fantasia è portata a livelli magici, sia per chi ascolta sia per chi la fa. Anche se confessa di amare soprattutto il teatro, che lo vede attualmente impegnato in tournée con Marionette che passione di Rosso di San Secondo, con la regia di Giancarlo Sepe.
    di ALDO LASTELLA