Discussioni su Il cervello dei morti viventi - Film (1972)

DISCUSSIONE GENERALE

5 post
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  • Undying • 2/11/09 12:28
    Risorse umane - 7574 interventi
    Uno dei più brutti horror inglesi che io ricordi di avere visto, in grado di fomentare il sonno a cadenza regolare di 10 minuti,
    mentre, sorpresi, ci si dice (senza convinzione) che, prima o poi, qualcosa succederà: e invece non succede proprio nulla se non negli ultimi 10, confusi ed estranei (al resto del girato), minuti.

    Se è vero che il titolo italiano è forzato e mira a cavalcare l'onda di successo dei film realizzati dopo La notte dei morti-viventi, è anche vero che i "cervelli" c'entrano qualcosa, almeno negli ultimi 5 minuti.

    Consolazione magra, data la totale mancanza di ritmo che fa di questo Nothing But the Night una delle più sfiancanti pellicole interpretate da Peter Cushing e Christopher Lee.
    Ultima modifica: 2/11/09 12:29 da Undying
  • Rebis • 2/11/09 16:09
    Compilatore d’emergenza - 4422 interventi
    A quanto pare (fonte: "Dizionario dei Film Horror" di Rudy Salvagnini) Lee, che produsse l'esorbitante pallone e ne approfittò pure per fondare la Charlemagne, poco dopo la fine delle riprese rilasciò alcune interviste dove lamentava come l'horror, qualora fosse privo di mezzi e incapace di veicolare contenuti, si avvalesse del grand guignol per vivacizzare pellicole altrimenti mediocri. Praticamente una dichiarazione d'intenti: Nothing But the Night ripiega sull'indagine investigativa per cercare di sostanziare il racconto e raccimola nel finale tutte le pretese simbologie per ovviare al mero shock visivo... inutilmente, visti i risultati pienamente disattesi, come già sottolineato da Undying.
  • Poppo • 6/12/16 02:22
    Galoppino - 465 interventi
    Undying ebbe a dire:
    Uno dei più brutti horror inglesi che io ricordi di avere visto, in grado di fomentare il sonno a cadenza regolare di 10 minuti,
    mentre, sorpresi, ci si dice (senza convinzione) che, prima o poi, qualcosa succederà: e invece non succede proprio nulla se non negli ultimi 10, confusi ed estranei (al resto del girato), minuti.

    Se è vero che il titolo italiano è forzato e mira a cavalcare l'onda di successo dei film realizzati dopo La notte dei morti-viventi, è anche vero che i "cervelli" c'entrano qualcosa, almeno negli ultimi 5 minuti.



    Non è un horror. Come dici giustamente c'è una forzatura ma non nella realizzazione del film che come thriller psicologico ha il suo fascino.

    Non c'è nulla di horror se non la scena finale in cui i "bambini diabolici" si rivelano. Peraltro (SPOILER) il suicidio di massa finale rimane una scelta coraggiosa e carica di significati.

    ...la forzatura a mio parere sta nel catalogare e titolare, dunque pubblicizzare come horror ciò che non lo è...
    Ultima modifica: 6/12/16 02:30 da Poppo
  • Undying • 8/12/16 20:40
    Risorse umane - 7574 interventi
    Poppo ebbe a dire:
    Undying ebbe a dire:
    Uno dei più brutti horror inglesi che io ricordi di avere visto, in grado di fomentare il sonno a cadenza regolare di 10 minuti,
    mentre, sorpresi, ci si dice (senza convinzione) che, prima o poi, qualcosa succederà: e invece non succede proprio nulla se non negli ultimi 10, confusi ed estranei (al resto del girato), minuti.

    Se è vero che il titolo italiano è forzato e mira a cavalcare l'onda di successo dei film realizzati dopo La notte dei morti-viventi, è anche vero che i "cervelli" c'entrano qualcosa, almeno negli ultimi 5 minuti.



    Non è un horror. Come dici giustamente c'è una forzatura ma non nella realizzazione del film che come thriller psicologico ha il suo fascino.

    Non c'è nulla di horror se non la scena finale in cui i "bambini diabolici" si rivelano. Peraltro (SPOILER) il suicidio di massa finale rimane una scelta coraggiosa e carica di significati.

    ...la forzatura a mio parere sta nel catalogare e titolare, dunque pubblicizzare come horror ciò che non lo è...


    Ok. Non è horror ma perché è mancato il risultato da parte della sceneggiatura e della regia (e spiace dirlo di Christopher Lee qui anche produttore). Il progetto però nasce come horror (ed è catalogato così ovunque) e non solo perché la Pulp video lo distribuisce nella serie "Maestri del terrore" (sic!): basta confrontare la locandina del film, anche nel suo titolo originale, ovvero Nothing but the night (1973).
    Poi che possa piacere per carità, ma qui -a mio parere ovviamente- a tradire le attese non è certo il giudizio di chi lo cataloga come horror...
  • Poppo • 9/12/16 12:07
    Galoppino - 465 interventi
    Impostando il discorso in questa maniera - ossia "Il progetto però nasce come horror (ed è catalogato così ovunque)" - non approdiamo a nulla.

    Qui si tratta di giudicare un film per quello che mostra. Non per quello che voleva o poteva mostrare se fosse stato realizzato diversamente.

    Credo si tratti di un problema assai diffuso. Sono molti, e spesso di registi notevoli, i film che vengono giudicati non per il loro "reale valore"* ma per le aspettative del pubblico (o dei produttori, o dell'industria cinematografica, degli attori, etc).


    * con "reale valore" non intendo un dato interpretativo critico - altrimenti ognuno di noi dice la sua e amen - ma qualcosa di più oggettivo, ossia "il mostrato", quello che il film ci fa vedere e ascoltare.
    Ultima modifica: 9/12/16 12:12 da Poppo