Discussioni su Il cartaio - Film (2003) | Pagina 2

DISCUSSIONE GENERALE

90 post
  • Lucius • 23/12/09 01:26
    Scrivano - 9051 interventi
    Volevo dire: Argento fa un film che non piace e non del tutto riuscito (il primo tempo inguardabile dal punto di vista tecnico) si parla di fallimento, lo fa Pupo, tanto per fare un nome e si scrive:"Tentativo di rispolverare...ecc..ecc..) e se tutti e due avessero fatto un film sullo stesso soggetto? E con gli stessi risultati? Es. Evita, quello di Alan Parker e l'altro realizzato da chi sosteneva che Madonna non era in grado di onorare Evita Peron? Ripeto, con gli stessi risultati? Chi legge le recensioni cosa dovrebbe pensare se i film sono brutti entrambi?
    Ultima modifica: 23/12/09 01:29 da Lucius
  • B. Legnani • 23/12/09 01:34
    Pianificazione e progetti - 14969 interventi
    Lucius ebbe a dire:
    Volevo dire: Argento fa un film che non piace e non del tutto riuscito (il primo tempo inguardabile dal punto di vista tecnico) si parla di fallimento, lo fa Pupo, tanto per fare un nome e si scrive:"Tentativo di rispolverare...ecc..ecc..)

    Esatto. Poi, però, si rifila *½ a entrambi.
  • Lucius • 23/12/09 01:47
    Scrivano - 9051 interventi
    Chi legge le recensioni cosa dovrebbe pensare se i film sono brutti entrambi? Aggiungo al di là del pallinaggio identico per entrambi?
    Mi rispondo da solo:
    "Che si è più indulgenti verso un principiante mentre chi ha realizzato dei capolavori come Suspiria,non può toppare altrimenti viene attaccato senza pietà".
    Sarebbe carino poter trattare anche nelle recensioni e non solo nel pallinaggio, i due film in maniera equa, (anche se sono certo che c'è invece chi il pallinaggio lo darebbe differentemente) preso dai suoi motivi.Tutto qui.
  • B. Legnani • 23/12/09 01:55
    Pianificazione e progetti - 14969 interventi
    Lucius ebbe a dire:
    (anche se sono certo che c'è invece chi il pallinaggio lo darebbe differentemente)

    Ti ho già chiesto di fare un esempio presente sul sito.
    Ultima modifica: 23/12/09 01:55 da B. Legnani
  • Lucius • 23/12/09 02:06
    Scrivano - 9051 interventi
    Rileggiti l'intervento di Renato (che come tutti è libero di scrivere e dare pallinaggi come crede ovviamente)e comunque io ho fatto un esempio specifico e su questo mi piacerebbe avere una risposta anche perchè tra un pallino e un pallino e mezzo c'è poca differenza, invece ce n'è molta fra un fallimento e un tentativo di rispolverare...Riguardo a Blow-up è un film immenso, non grande, immenso, liberissimo di pallinarlo come credi.Ci mancherebbe altro.
    Ultima modifica: 23/12/09 02:20 da Lucius
  • B. Legnani • 23/12/09 02:38
    Pianificazione e progetti - 14969 interventi
    Lucius ebbe a dire:
    ... perchè tra un pallino e un pallino e mezzo c'è poca differenza...

    Non sono d'accordo. Più il pallinaggio è basso e più mezzo punto pesa. Fra * (inaccettabile) e *½ (brutto, ma guardabile) c'è una sensibilissima differenza.
  • Lucius • 23/12/09 02:40
    Scrivano - 9051 interventi
    Parlane con Renato allora.
  • B. Legnani • 23/12/09 02:42
    Pianificazione e progetti - 14969 interventi
    Lucius ebbe a dire:
    ... io ho fatto un esempio specifico ...

    Non su quello che ti ho chiesto. Tu dici che Bruno Legnani e altri danno pallinaggi anche in base al nome dell'autore. E' la terza volta che ti chiedo di fare un esempio.
  • Lucius • 23/12/09 02:45
    Scrivano - 9051 interventi
    Guarda che io parlo italiano e sono stato chiarissimo e comunque se il pallinaggio è il tappo e la recensione la bottiglia, c'è molta più differenza fra le due espressioni da te usate indice di due metri di giudizio differenti per lo stesso film, a seconda se diretto da Argento o da Pupo. Anch'io ho fatto un esempio per ben due volte..


    Mi sembra normale, non credi?
    Conosciamo Dario Argento per i capolavori che ha fatto, come Profondo Rosso, [bSuspiria[/b] (i più famosi)... la delusione un po' la si sente. Se Il Cartaio l'avesse fatto uno sconosciuto, di sicuro, non staremo qui a scrivere....

    Trattandosi di Argento:

    .....Interessante qualche momento, ma ciò non salva il film dal fallimento"...
    Più chiaro di così.
    Ultima modifica: 23/12/09 04:39 da Lucius
  • B. Legnani • 23/12/09 02:56
    Pianificazione e progetti - 14969 interventi
    Lucius ebbe a dire:
    Guarda che io parlo italiano e sono stato chiarissimo e comunque se il pallinaggio è il tappo e la recensione la bottiglia, c'è molta più differenza fra le due espressioni da te usate indice di due metri di giudizio differenti per lo stesso film, anch'io ho fatto un esempio per ben due volte.

    Allora scriviamo con calma e, spero, nella lingua del bel paese dove il sì sona.
    Se Bergman, poco prima di morire, fa un film bruttino, io dico che sono deluso dal film e gli do *½ e credo di essere autorizzato a dire che in età senile non mantiene il livello del suo passato.
    Se lo stesso film lo fa il giovane e foruncoloso Evasio Bergnoclòni di Cesenatico, io gli do, né più né meno *½, e scrivo che lo aspetto alla prossima puntata. Questo non è usare un metro diverso. Questo vuol dire non fermarsi in superficie, bensì andare a capire cosa c'è dietro due film dello stesso livello, nati in modo assai diverso.
    Per quanto riguarda la richiesta che io lamento ancora inevasa, mi spiego meglio, visto che la mia prosa non è chiara.
    Tu affermi che qui (www.davinotti.com) Legnani e altri danno pallinaggi con manica diversa a seconda di chi firma la regìa. Ti chiedo di citare un paio (=2) di commenti di Legnani dal quale si evince tale considerazione, citando i titoli dei film. Puoi risponedere con calma, pertanto con ricchezza di esempi, perché ora vado a gettarmi fra le braccia di Morfeo (metàfora: vuol dire che vado a dormire).
  • Lucius • 23/12/09 03:10
    Scrivano - 9051 interventi
    A parte il fatto che dire che lo aspetti alla prossima puntata è cosa differente dal parlare di fallimento,(che è un chiaro giudizio e non vuol dire non fermarsi in superficie, poi se tu intendevi questo parlando di fallimento resto perplesso)mi riferivo alla metrica di giudizio che mi hai appena confermato, a seconda che si tratti di Tizio (regista famoso) o Caio (registucolo fai da te);Non al pallinaggio, ma alla recensione nel tuo caso, al pallinaggio nel caso di Renato, che spero non si arrabbierà se lo tiro sempre in ballo.STO PARLANDO DE IL CARTAIO.
    Renato ha infatti asserito chiaramente che darebbe un pallinaggio (sensibilmente differente come dici tu) ad un film a seconda se lo avesse girato Tizio o Caio(ovviamente liberissimo di farlo).Dicevo:
    "Se trasferiamo questo ragionamento allo stesso soggetto cinematografico e due registi realizzano lo stesso film, (come il caso del film su Evita Peron), nel caso di una cattiva riuscita di entrambi i film in questione, chi legge le due recensioni leggerebbe su una trattasi di fallimento ... e sull'altra tentativo di rispolverare...Non lo trovi disparitario o quanto meno discriminatorio...E di conseguenza per chi si vuole fare un'opinione sul film, deviante?!".
    Ultima modifica: 23/12/09 04:46 da Lucius
  • B. Legnani • 23/12/09 09:51
    Pianificazione e progetti - 14969 interventi
    Evidentemente sono io che ho dei chiari problemi di comprensione della lingua italiana. Me ne scuso.

    Tu scrivesti:

    il mio era un intervento ironico rivolto a chi usa due pesi e due misure, della serie se il film lo gira Tizio, io lo recensisco in un modo, se lo gira Caio in un altro. (...)
    Il riferimento era a B.Legnani (...), ma vedo che non è l'unico a dare una recensione diversa a seconda se il regista è Antonioni o Pupo, tanto per fare un esempio...


    Come dicevo, dev'essere colpa mia, perché avevo erroneamente capito che tu volessi dire che io uso due pesi e due misure a seconda del regista. Per questo motivo (a tutta evidenza sbagliando) ti avevo chiesto di citarmi un paio di miei commenti che evidenziassero il fatto che io uso due pesi e due misure. Tu non mi hai risposto perché, come solo ora comprendo, a causa della mia scarsa comprensione dell'italiano, non mi hai mai accusato di ciò.

    Ho gravemente errato anche in seguito, non sulla lingua italiana ma nella valutazione statistica, in quanto la tua frase "A parte il fatto che dire che lo aspetti [Evasio Bergnoclòni] alla prossima puntata è cosa differente dal parlare di fallimento[Bergman]" mi fa capire che sbaglio nel pensare che un novantenne onusto di gloria abbia un'attesa di vita inferiore ad un foruncoloso giovane, in quanto è non dimostrabile che quest'ultimo abbia in futuro più possibilità di girare altri film rispetto all'altro.
  • Gugly • 23/12/09 09:57
    Portaborse - 4710 interventi
    Partite da presupposti diversi, è evidente.
  • B. Legnani • 23/12/09 09:59
    Pianificazione e progetti - 14969 interventi
    Gugly ebbe a dire:
    Partite da presupposti diversi, è evidente.

    Forse anche dalla capacità di accettare un diverso pensiero altrui?
  • Gugly • 23/12/09 10:17
    Portaborse - 4710 interventi
    B. Legnani ebbe a dire:
    Gugly ebbe a dire:
    Partite da presupposti diversi, è evidente.

    Forse anche dalla capacità di accettare un diverso pensiero altrui?


    Forse è un altro modo di dire ciò, ma tanto nessuno cambia idea.
  • Losciamano • 23/12/09 11:18
    Galoppino - 69 interventi
    Da Sciamano che sono, spolvero un po' questo polverone che si è fatto (senza offendere nessuno), accennando una frase di voltaire:

    "Gli sciocchi ammirano ogni parola d'un autore famoso, io leggo per me solo, e mi piace soltanto quello che fa per me".

    Fate un po' voi.... :)
  • Gugly • 23/12/09 11:45
    Portaborse - 4710 interventi
    Io direi che le spiegazioni sono state abbondantemente profuse, e nessuno si smuove dalla propria opinione ;-)
  • Cotola • 23/12/09 11:55
    Consigliere avanzato - 3845 interventi
    B. Legnani ebbe a dire:
    ora vado a gettarmi fra le braccia di Morfeo (metàfora: vuol dire che vado a dormire).


    Sob! E io che pensavo avessi fatto outing!
    ;-))) ih ih ih ...
  • Gugly • 23/12/09 11:57
    Portaborse - 4710 interventi
    Cotola ebbe a dire:
    B. Legnani ebbe a dire:
    ora vado a gettarmi fra le braccia di Morfeo (metàfora: vuol dire che vado a dormire).



    Sob! E io che pensavo avessi fatto outing!
    ;-))) ih ih ih ...

    Cotola!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
  • B. Legnani • 23/12/09 12:10
    Pianificazione e progetti - 14969 interventi
    OK, è Natale, quindi passo a rivolgere a te, gentile lettore, chiunque tu sia, il mio "Contratto di Natale"

    Io sottoscritto (d'ora in avanti "l'Augurante") chiedo al mio
    interlocutore (d'ora in avanti "l'Augurato") di accettare senz'alcun
    obbligo, implicito o esplicito, i voti più sinceri dell'Augurante (d'ora in avanti "gli Auguri") affinché l'Augurato possa trascorrere nel migliore dei modi (ove nella frase "migliore dei modi" si sottintende da parte dell'Augurante e si presuppone da parte dell'Augurato un atteggiamento che tenga conto delle problematiche di carattere sociale, ecologico e psicologico, che non sia causa di tensione e/o competizione, né comporti o favorisca alcun tipo di assuefazione o di discriminazione, sia sessista, sia di diverso carattere) per la festività coincidente al Solstizio d'Inverno convenzionalmente nota come "Natale", ma che può essere chiamata e celebrata dall'Augurato secondo le sue tradizioni religiose e/o laiche, premesso il debito rispetto nei confronti delle tradizioni religiose e/o laiche di persone di qualunque razza, credo o sesso diverse dall'Augurato, ivi comprese coloro che non praticano alcuna tradizione religiosa e/o laica.
    Qualsiasi riferimento a qualunque divinità, figura mitologica, personaggio tradizionale, reale o leggendario, vivo o morto che sia; a simboli (ove sono compresi tra l'altro - ma non limitativamente - canti e rappresentazioni artistiche, letterarie e sceniche) religiosi, mitologici o della tradizione che possa essere ravvisato direttamente o indirettamente nei presenti Auguri non implica da parte dell'Augurante alcun sostegno nei confronti della figura o del simbolo in questione.

    L'Augurante chiede inoltre all'Augurato di accettare gli auguri per un felice (ove l'aggettivo "felice" viene definito tra l'altro - ma non limitatamente - come "gratificante dal punto di vista personale, sentimentale e finanziario e privo di complicazioni di carattere medico, dirette o indirette") anno 2010.
    L'Augurante sottolinea che la datazione "2010" è qui considerata come convenzionale, così com'è considerata convenzionale la data del 1° Gennaio come inizio dell'anno, e dichiara il suo assoluto rispetto per altri tipi di datazione legati alle differenti culture religiose e/o laiche di cui l'Augurante riconosce il prezioso contributo allo sviluppo dell'attuale società multietnica.

    Augurante e Augurato convengono inoltre su quanto segue:

    - Gli Auguri valgono a decorrere dalla data del presente accordo al 31 Dicembre 2010, dopodiché dovranno essere esplicitamente rinnovati da parte dell'Augurante.
    - Gli Auguri non implicano alcuna garanzia che i voti di "felicità" espressi dall'Augurante trovino un effettivo riscontro nella realtà dell'Augurato, il quale non potrà attribuire all'Augurante alcuna responsabilità civile e/o penale e/o morale per la loro mancata attuazione.
    - Gli Auguri sono trasferibili a terzi purché il testo originale non subisca modifiche o alterazioni. La libera diffusione del testo non implica tuttavia il pubblico dominio del testo stesso, i cui diritti appartengono in ogni caso al detentore del copyright.
    - L'Augurante declina ogni responsabilità derivata dall'utilizzo degli Auguri al di fuori dai limiti prescritti; in particolare, l'Augurante declina ogni responsabilità per eventuali danni fisici o morali all'Augurato e/o a persone e/o sistemi informatici a lui collegati derivati dall'invio degli Auguri mediante E-Mail o qualunque altro metodo di trasmissione, elettronico o di diverso genere, attualmente in uso, in fase di sperimentazione o non ancora inventato.
    Ciò stabilito,

    Buon 2010!

    B. Legnani
    Ultima modifica: 23/12/09 12:21 da B. Legnani