Discussioni su Holy Smoke - Fuoco sacro - Film (1999)

DISCUSSIONE GENERALE

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  • Buiomega71 • 12/06/21 10:23
    Consigliere - 25937 interventi
    All'inizio è stato dura e stavo quasi per stoppare il film dallo smarrimento e dall'imbarazzo, convinto che la regista di Lezioni di piano si fosse letteralmente bevuta il cervello, in un coacervo di stupidate degne di un film demenziale e di personaggi insopportabili che si parlano continuamente addosso cianciando di futilità come le unghie sulla lavagna.

    Terrificante incipit in India (niente di peggio), dialoghi snervanti, situazioni da film comico andato  a male e di rara idiozia di pagliacciate senza senso (la madre della Winslet e la bomboletta di ossigeno, le riprese in velocità di Yvonne che si veste per andare all'appuntamento con Keitel, Keitel che arriva all'aeroporto e fà il figo, le pacchianate visive lisergiche della Winslet toccata dal santone indiano, Yvonne che mentre fa l'amore con il marito , durante l'orgasmo, guarda le foto di Tom Cruise e di Brad Pitt, il bambino non preso al volo che cade rovinosamente a terra, il figlio gay, la famiglia sciroccata, il parrucchino di papà, le amiche sceme, i continui dialoghi su fede e misticismo, due perfetti imbecilli che continuano a fare i cerebrolesi -non manca la triste gag dell'andare a sbattere contro un palo, sai che risatone-), dove il solo mio pensiero era com'era possibile che la Campion abbia potuto buttare all'aria il suo talento con cotanto spreco di maestranze (la fotografia mozzafiato di Dion Beebe, la musica di Angelo Badalamenti), per una commediaccia rancida e inguardabile come questa.

    Poi, per fortuna, dopo un trenta minuti di agonia spettatoriale, il film svolta (precisamente quando la Winslet rimane sola con Keitel nella casetta sperduta nel bel mezzo del deserto), e finalmente la Campion cambia inaspettatamente rotta, e salta finalmente fuori l'autrice carnale e sfacciata di Sweetie, diventa squisitamente sgradevole e si abbandona a deliziose volgarità (in primis i dialoghi quasi da film porno tra la Winslet e Keitel) facendo venire alla luce quel senso di sporco e di sana follia anticonvenzionale tipico della regista neozelandese (nonchè una larvata morbosità sulla disfunzione familiare, come quando il figlio gay si lascia scappare che da bambino, il padre, lo truccava e vestiva da donna per fargli imitare la sua cantante preferita)

    La Campion si appropria di immagini suggestive e bellissime (il sari che sventola in fiamme nella notte, la scritta HELP fatta con le pietre, i canguri, di notte, sulla strada abbagliati dai fari del pick up di Yvonne, Keitel che supplica la Winslet nel mezzo di un arido deserto, il tramonto rosso fuoco sulla strada), riprende gli assoli di Lezioni di piano (l'animalità di Keitel nei rapporti con la Winslet chiusi nella farm) e non mancano momenti che verranno, poi, ripresi in quel capolavoro che è In the cut (il sesso orale che Yvonne pratica a Keitel, la sequenza lesbo nel locale, la Winslet, ubriaca, che scampa per un soffio ad uno stupro a tre fuori dal bar).

    Il rigore formale e l'eleganza  di Ritratto di signora che fece amare la Campion al pubblico più raffinato , quì, va  a farsi benedire (e capisco perchè parecchi le hanno voltato le spalle all'uscita del film)  e la regista ritorna ai suoi esordi scomodi e politicamente scorretti, dove mostra la Winslet che si fa pipì addosso per eccitare Keitel, si lascia guardare, impudica, in un nudo integrale full frontal, il sesso diventa selvaggio e animalesco, Keitel en travesti con rossetto e sottoveste rossa che si prodiga in bukowskiane derive da "vecchio porco" che le piacciono le ragazze giovani, finendo per umiliarsi e smarrendo l'integrità mentale, la Campion che giocherella con il pulp tarantiniano (l'improvviso e violento pugno in faccia che Keitel molla alla Winslet, la Winslet chiusa nel baule dell'auto di Keitel con naso sanguinante) e omaggia la fatina buona di Cuore selvaggio che appare a Nicolas Cage con la kitschissima visione di Keitel che vede la Winslet palesarsi a forma di dea Kali nel bel mezzo dell'orizzonte australiano nel delirante pre finale.

    Inutile il "cameo" di Pam Grier, bruttissima la chiusa buonista (ma non meno peggio dei primi, insopportabili, 30 minuti iniziali), stravaganze autoriali che lasciano basiti, in un film sgangherato, pacchiano, imperfetto e volutamente eccentrico (tanto da scadere nel trash), ma innegabilmente coraggioso, per nulla convenzionale e a suo modo pregno di una sanguigna vitalità.

    Altro ritratto borderline femminile che si aggiunge alla galleria di eroine ribelli campioniane, in un improvvisa inversione di marcia nello stile (il manierismo di Ritratto di signora viene sconfessato e villipeso), tra polvere, cieli troppo azzurri,  turpiloquio, urina, vomito e umori femminili in libero sfogo, dove la Campion, già che c'è, ha tempo pure per strizzare l'occhio al George Miller di Mad Max (le due auto che sfrecciano sulla strada e il fesso vestito da cowboy sul tetto di una) flirtando, ogni tanto, con il cinema di genere.

    Da segnalare il filmato su Charles Manson e la family e il massacro della Guyana che Keitel proietta in tv, su vhs, alla famiglia della Winslet, con reazione sconcertante di lei.

    Irrita, infastidisce, fa scuotere il capo, riesce a sedurre e , a volte, anche a divertire, ma non lascia indifferenti (e non è cosa da poco).

    E come annunciava Ciak all'epoca della sua uscita sui nostri schermi, sono solo irrispettose Lezioni di plagio.
    Ultima modifica: 12/06/21 13:34 da Buiomega71
  • Buiomega71 • 12/06/21 10:30
    Consigliere - 25937 interventi
    Chiedo a Capannelle (visto che ha inserito il film) perchè abbia messo avventura come genere prestabilito, visto che , alla fine, il film è una commedia (IMDB dà "comedy"e "drama", credo sia l'indicazione più consona). Mi sfugge il genere avventuroso sinceramente.
    Ultima modifica: 12/06/21 10:32 da Buiomega71
  • Capannelle • 12/06/21 14:42
    Scrivano - 3487 interventi
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Chiedo a Capannelle (visto che ha inserito il film) perchè abbia messo avventura come genere prestabilito, visto che , alla fine, il film è una commedia (IMDB dà "comedy"e "drama", credo sia l'indicazione più consona). Mi sfugge il genere avventuroso sinceramente.
    Ciao Buio, l'avrò messo per l'esotismo, le ambientazioni del film ma concordo che "drama" possa andar meglio.