Discussioni su Hisss - Film (2010)

  • TITOLO INSERITO IL GIORNO 26/03/20 DAL BENEMERITO BUIOMEGA71
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    Buiomega71

DISCUSSIONE GENERALE

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  • Buiomega71 • 26/03/20 10:12
    Consigliere - 25933 interventi
    Cosa abbia spinto la figlia di David Lynch (dopo Surveillance) a recarsi in India a girare un film a Bollywood sulla leggenda indiana della donna serpente è ben spiegato nel Nocturno del dicembre 2012, in un personale dedicato alla regista.

    Ripudiato e odiato dalla regista stessa, che si è vista stravolgere la sua opera dai produttori indiani, sottrattale di mano e rimontata eliminando alcune scene che la Lynch aveva girato, nonchè alterando l'anima del film (per la Lynch doveva essere una fiaba crudele e una storia d'amore impossibile come in Boxing Helena, per i produttori un semplice "monster movie" a uso e consumo per palati non proprio raffinati).

    Hanno avuto la meglio i produttori, e la Lynch non ha potuto nemmeno togliere il suo nome, lapidando così l'opera (A coloro ai quali importa di me e del mio lavoro raccomando di non guardarlo. Questo film non è mio, non mi rappresenta).

    Non solo la Lynch rinnega il film, ma cade in depressione (ne uscirà con Chained) e un documentario sulla tribolata lavorazione in India (Despite the gods) rimane una testimonianza dolorosa sul modo di girare i film a Bollywood e sulle pressioni produttive che la Lynch a dovuto subire per tutto il tempo delle riprese.

    Ma questioni autoriali/produttive a parte, Hisss è un'operazione bizzarra (già il fatto che la Lynch giri in India con maestranze e attori bollywoodiani), un'opera sgangherata e curiosa, un misto delirante tra Il culto del cobra, Il Kobra, La tana del serpente bianco, Il bacio della pantera e Lei, la creatura.

    E se anche madame Lynch lo ripudia, non si possono non riscontrare umori e sapori tipici della sua regista (lo scantinato di Chained dove agisce il laido e feroce Jeff Doucette, occidentale con tumore al cervello che lo fà impazzire, non disdegnando incontrollabili scatti di violenza omicida, sparando a sangue freddo o ficcando pugnali in bocca ai suoi sgherri, ossessionato dalla leggenda della donna serpente, che intrappolerà-o meglio inscatolerà-in una rete per poter usufruire crudelmente dei suoi poteri per guarire dal male che lo affligge) e che non nasconde una ben poco larvato femminismo (la donna serpente fà a pezzi, mutila e divora SOLO uomini che odiano le donne, e comunque SOLO ed esclusivamente uomini).

    Nonostante l'imbarazzante script (l'incantatore di serpenti che fa danzare la snake woman è da sbellicarsi), gli schifosissimi effetti in CG che nemmeno l'Asylum, una sequenza di totale delirio che và oltre le vette del trash (la ragazza serpente si mette ad amoreggiare con il kobra di "gomma", che manco Cicciolina con Pito Pito) e l'immancabile balletto tanto caro al cinema di Bollywood (sì, non manca neppure quello, che è comunque ben coreografato), questo curioso "monster movie" femmineo/lynchiano ha alcuni momenti di straordinaria bellezza visiva e la mano della sua regista si sente più di una volta durante la narrazione.

    La donna serpente che si arrampica sul palo della luce, la pelle che muta e si squama, il tentato stupro ai suoi danni che finisce in un bagno di sangue, l'iniziale trasformazione da serpente a donna nel fango (Spring non le deve poco), la deglutizione delle uova, la festa indiana sotto la pioggia "rossa", la donna serpente che si immerge nel lago e il suo vagare sotto la luna piena.

    Mutazioni yuzniane/gordoniane (a parte la tremenda CG alcuni sfx di Robert Kurtzman sono notevoli), sapori acri gineceomostruosi, un pò di splatter (ventri divorati, feroci azzannamenti, cervella che saltano, corpi devastati dalla furia della donna serpente), le movenze sexy e melliflue della Sherawat (spesso nuda, ma le nudità della fanciulla sono perennemente, ahimè, mai esposte in tutto il loro splendore, come la space-girl di Space Vampires), un finalone delirante nella tana del malvagio Doucette, che non risparmia violenza e bislacche trovate (dove la penosa CG da Commodore 64 dà il meglio di sè) da far impallidire il Ken Russell della Tana del serpente bianco e la chiusa simil Alligator (le uova che si schiudono, dando alla luce piccoli serpentelli dalla lingua biforcuta guizzante).

    Nel suo insieme divertente e gustosamente weird, sempre in bilico tra attimi di assoluta bellezza visiva, cialtroneria da z movie e la forte personalità della Lynch che rende l'opera un'"esperienza" totalizzante, balzana e squisitamente creepy.

    Guilty pleasure immediato, per chi tutt'ora crede che Boxing Helena sia la vetta deliziosamente "trash" di una regista controversa e personalissima.

    La versione indiana del film elimina le scene di violenza e le allusioni sessuali rispetto a quella occidentale.

    Da noi rimasto inedito, io ho il dvd francese della FFP, che, ahimè, presenta il film SOLO con audio francofono senza alcun sottotitolo.

    Note a margine: Vista la scomparsa dello zio Stu, volevo renderle omaggio vedendomi un suo film, poi ho optato per la Lynch (anche perchè assente sul database).

    La Lynch che, per strani percorsi del destino, le rende sorprendente e inaspettato tributo.
    Ultima modifica: 26/03/20 17:05 da Buiomega71