Buiomega71 • 7/07/17 10:19
Consigliere - 25998 interventi Piccolo thriller psicologico che inizia come un giovanilistico e finisce nel ferino (fino a lambire, di striscio, anche l'horror)
Gradevole sorpresina di un regista che viene dal documentario e dai videoclip (Massive Attack), un road movie coinvolgente e subdolo, inquietante e afoso, dove fà da sfondo un Australia sporca e inospitale, ben poco turistica, tra i meravigliosi (e alieni) outback, tra strade polverose e deserto a perdita d'occhio, mosche dappertutto, canguri morti sull'asfalto, squallidi motel, dove regna il caldo torrido e la puzza.
Scritto benissimo (e si sente, nello script, la mano del regista di
Eden Lake, soprattutto nel finale), ben interpretato dal trio di giovani attori, così anonimi nel loro realismo (il rapporto tra Alex e la sua ragazza, Taylor che cerca di mettere zizzania per dividerli), con una patina di inquietudine e mistero che dura per tutto il film (perchè Taylor lo fà? Non si sà, e questo e un valore aggiunto che lascia parecchie domande in sospeso come e giusto che sia, senza tanti spiegoni inutili e ridondanti soluzioni, che avrebbero svilito la forza enigmatica del film), diretto in modo impeccabile (peccato che risulti l'unico film-per ora-di Ledwidge), abbagliato dalla fotografia meravigliosa di Ben Seresin , dalle location nature e dallo score di David Bridie.
Momenti di gran cinema della suspence (l'sms che rivela la vera fine di Alex, il disagio nel motel prima che Taylor riveli la sua vera natura e sbrocchi in follia omicida, il canguro investito e la botta conseguente, il malessere di Alex che vomita nella stanza, la ragazza che riconosce Taylor alla festa, la polaroid compromettente) e un finale che sfocia nell'horror, con particolari gore (il braccio e la pelle che si sfregia nei magli della rete metallica dell'abitacolo dell'auto) con le violente battute finali (sotto il sole, sulla strada) non molto dissimili da quelle di
The Loved Ones
Un opera che già coinvolge dalle prime immagini (l'arrivo di Alex a Sidney, il suo vagabondare per la tentacolare città con zaino in spalla), di latente sapore omoerotico (la gelosia di Taylor), l'avventura a tre sulla strada tra polverose e lerce stazioni di servizio e motel fuori mano (e fuori uso) che sarebbero piaciute a Jack Kerouac, fino a sfociare nello psycho thriller più ambiguo e ferino.
Notevoli, poi, alcuni pezzi nella soundtrack, come la bellissima canzone, dalle sonorità tribali, sui titoli di coda
Anche se l'originalità latita, la suspence regge alla grande.
Passato in sordina (da noi solamente in dvd), sarebbe da recuperare e rivalutare
Non puoi mentire alle persone, perchè ti si ritorcerà contro...
Lucius
Daniela, Gestarsh99, Buiomega71