Discussioni su Gli amanti passeggeri - Film (2013) | Pagina 1

DISCUSSIONE GENERALE

16 post
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  • Nancy • 4/04/13 01:18
    Fotocopista - 147 interventi
    Io dico che è più ragionato di quanto sembra in apparenza.
    In primo luogo, è chiaro, è eccessivo e volgare e quant'altro ma io un po' da Almodovar me l'aspettavo, il suo background se non tutti se lo ricordano è quello della Movida Madrilegna che ha emancipato gli omosessuali e generalmente i ribelli dall'ultimo franquismo degli anni 80, e in generale la sottocultura gay cui fa molto riferimento questo regista è tendenzialmente poco perbene, e anche, sì, volgare, appunto perché nasce per scandalizzare, per porre l'attenzione su di sé.
    In secondo luogo, tutto il film è un'allegoria, della Spagna e della crisi economica: cos'è altrimenti la Peninsula (nome dell'aereo) che gira sopra la Spagna (=su se stessa) per evitare di cadere o forse, meglio, per paura di sfracellarsi al suolo? I passeggeri sono divisi in due classi: ci sono quelli di prima classe, i "ricchi", ai quali viene spiegato lo stato di emergenza ma che creano solo zizzania e occupano il tempo in quisquilie, sesso e droga... La seconda classe, i "poveri", vengono invece narcotizzati dalle assistenti di volo per non farli accorgere del loro infausto "destino"...
    Insomma per quanto sia leggerino il film, A. è riuscito a costruire un'immagine abbastanza calzante, mantenendo però uno stile completamente personale...non so se Ferdinando Baldi sia esattamente sullo stesso piano...
  • Didda23 • 4/04/13 01:59
    Compilatore d’emergenza - 5797 interventi
    Sinceramente lo volevo vedere al cinema, perché l'ultimo Almodovat mi aveva fatto impazzire, ma dopo aver parlato con Deep mi è letteralmente passata ogni voglia. Non spara mai cose a caso e se ha citato l'opera di Baldi significa che è rimasto troppo deluso da ciò che ha visto. In questo caso mi fido, poiché abbiamo più o meno lo stesso umorismo. Resta interessante la tua riflessione,cara Nancy.
  • Nancy • 4/04/13 02:39
    Fotocopista - 147 interventi
    Infatti ho voluto fare questa riflessione per cercare di risollevare un po' il suo giudizio quantomeno morale del film; anche io gli ho dato 2.5 che non è affatto un "voto" sensazionale, anche io ci ho ritrovato qualche difetto che cita Deepred89: qualche lentezza, qualche volgarità.
    Ma volevo anche fare presente che a mio parere non sono elementi inseriti a caso in maniera puramente godereccia, che anche certe volgarità sono pensate. Anche la mia prima reazione posso dire che è stata quella, anche se un po' più positiva (si evince dal mio commento scritto abbastanza a caldo), ma se successivamente se ne fa una determinata lettura un po' più ragionata, magari con animo sbollito dalla delusione/rabbia, si arriva a non buttare tutto totalmente nella spazzatura, tutto qui...
    ps. Didda io ti consiglio comunque di vederlo (anche se non penso sarà difficile recuperarlo tra qualche tempo)
  • Deepred89 • 4/04/13 02:56
    Comunicazione esterna - 1601 interventi
    Trovo che allegorie e sociologie servano a poco quando il film si riduce ad una sequela di siparietti senza capo né coda come in questo caso. La volgarità de Gli amanti passeggeri non l'ho trovata fastidiosa per definizione, ma in quanto sfruttata a fini unicamente comici (e fin qui ci può stare) senza riuscire a strappare manco un remotissimo sorriso. Ben venga la volgarità a fini liberatori o dissacranti dei primi Almodovar (film che peraltro non amo - preferisco il periodo da Tutto su mia madre a Volver), ma se devo sorbirmi battutine e gag sullo sperma preferisco ripescarmi i fratelli Farrelly, che perlomeno nelle scene deputate innescavano detonatori comici da attacco cardiaco. Qui quando non ci si irrita per le battute malriuscite si rischia giusto lo slogamento mandibolare da sbadiglio. Il film di Baldi faceva pietà, ma il suo treno non aveva l'ambizione di allegorizzare una nazione e questo me lo rende già più simpatico.
  • Deepred89 • 4/04/13 02:59
    Comunicazione esterna - 1601 interventi
    Tutto nella spazzatura no. Cast notevole, buona fotografia, inquadrature ok. E bellissimi titoli di testa. Per il resto si legga sopra.
  • Nancy • 4/04/13 03:15
    Fotocopista - 147 interventi
    Deepred89 ebbe a dire:
    Il film di Baldi faceva pietà, ma il suo treno non aveva l'ambizione di allegorizzare una nazione e questo me lo rende già più simpatico.

    Io non ho visto il film in questione ma sinceramente preferisco comunque un'ironia o una volgarità finalizzata a qualcosa... (a me al contrario di te certi passaggi mi han divertito!) poi ripeto quello che ho scritto nel commento, se sai girare come gira A. ci sta pure la volgarità, il suo cinema lo conosciamo bene, può essere giustificato in funzione di quello che ha fatto per vent'anni, secondo me.
    ps. anche la soundtrack ho molto apprezzato, la canzone sui titoli di coda è bellissima!
  • Nancy • 4/04/13 03:23
    Fotocopista - 147 interventi
    Comunque per stessa ammissione del regista il film si rifà al suo filone anni 80... tipo Donne sull'orlo di una crisi di nervi...è vero che non c'è più quella necessità di dissacrare i valori di una società bigotta accecata dalla dittatura ma secondo me si tratta anche di carattere stesso un po' tipicamente spagnolo e un po' chiaramente almodovariano...
    tutto il film è un grande omaggio agli 80s, gli abiti di certi personaggi, la scissione tra verginità e depravazione, lo stesso cocktail che preparano gli steward a un certo punto, l'agua de valencia, era un cocktail in "voga" in quel periodo...
  • Rebis • 4/04/13 12:42
    Compilatore d’emergenza - 4419 interventi
    Come darti torto Nancy? Il film è chiaramente un ritorno alla commedia anni '80 e trattandosi di Almodovar tutto è circostanziato con dovizia di particolari: le osservazioni che fai sulla portata allegorica del film sono condivisibili e argute :) ma purtroppo i tempi sono cambiati (come ho scritto nel commento) e aleggia un senso di fatuità. Non sono d'accordo invece con Deepred sulla volgarità: non mi è parso né più né meno oltraggioso della vecchie commedie almodovariane che non si peritavano di mettere alla berlina luoghi comuni su suore, disabili, tossicodipendenti, varie ed eventuali esternazioni dell'eros. L'ho visto in lingua originale però, e forse il doppiaggio - come spesso avviene - ha calcato un po' la mano: ricordo che quello de L'indiscreto fascino del peccato era una robaccia da Drive-in...
    Ultima modifica: 4/04/13 21:04 da Rebis
  • Deepred89 • 4/04/13 13:15
    Comunicazione esterna - 1601 interventi
    Rebis ebbe a dire:
    ...vecchie commedie almodovariane che non si peritavano di mettere alla berlina luoghi comuni su suore, disabili, tossicodipendenti, varie ed eventuali esternazioni dell'eros.

    E' proprio in questo che secondo me la volgarità del primo Almodovar acquisiva un senso, al contrario di quanto avviene nel suo ultimo film. Non parlavo tanto di quantità, quanto di qualità. Ne Gli amanti passeggeri mi è sembrato che tali battute o scenette comiche vagassero nel vuoto (non solo in senso letterale), a meno che non si voglia prendere la comicità da sotto-Vizietto (così l'ho percepita io) e considerarla un attacco sarcastico nei confronti di un'intera nazione. Il che comunque non me lo renderebbe più piacevole, e mi costringerebbe a rivalutare i numerosi casi di "nazioni in viaggio" che tanto vanno in Italia (Selvaggi in primis.)
  • Rebis • 4/04/13 14:17
    Compilatore d’emergenza - 4419 interventi
    A me è sembrata un'ironia affettuosa e frivola verso l'umanità; certo, molto gaya questo sì, ma non pungente e senza sottotesti critici o pretese sociologiche. Insomma, innocua e passatempo, direi :)
  • Schramm • 25/02/14 14:19
    Scrivano - 7694 interventi
    assolutamente d'accordo con deep. davvero un almodovar fiacco, sgonfio, completamente svuotato di senso e di sé, financo impersonale, di cui resta solo l'involucro. probabilmente il suo film più inutile.
  • Brainiac • 25/02/14 14:51
    Call center Davinotti - 1465 interventi
    Preferisco L'Almodóvar thrillereggiante di Los Abrazos e della Piel (due Capolavori imprescindibili) ma pure questa commedia non mi è dispiaciuta. Il pre-finale pur sghembo ed improbabile (il telefonino) è un momento di purissimo Almodóvar. Potrà risultare fiacco (anche se il ritmo non manca) ma sull "impersonale" ho i miei seri dubbi.
    Ultima modifica: 25/02/14 17:58 da Brainiac
  • Schramm • 25/02/14 15:02
    Scrivano - 7694 interventi
    è un pedro che si guarda nostalgicamente indietro e ripercorre l'anticaglia di 30 anni prima senza più riuscire a cavalcarla, e perciò non sembra nemmeno lui. mi è parso totalmente disambientato proprio rispetto a se stesso e a quel che è stato il primevo cinema incendiario di un tempo. questa è proprio una cosina ina ina che pare fatta dal peggiore dei suoi epigoni. quanto a natura di quella che dovrebbe essere una commedia poi, non si ride e nemmeno sorride mai, l'aspetto melodrammatico è totalmente assente, e l'impressione è di chi vorrebbe graffiare ma si è appena tagliato le unghie.

    per me pollice verso e monopalla irremovibile.
  • Galbo • 25/02/14 16:46
    Consigliere massimo - 3990 interventi
    Schramm ebbe a dire:
    è un pedro che si guarda nostalgicamente indietro e ripercorre l'anticaglia di 30 anni prima senza più riuscire a cavalcarla, e perciò non sembra nemmeno lui. mi è parso totalmente disambientato proprio rispetto a se stesso e a quel che è stato il primevo cinema incendiario di un tempo. questa è proprio una cosina ina ina che pare fatta dal peggiore dei suoi epigoni. quanto a natura di quella che dovrebbe essere una commedia poi, non si ride e nemmeno sorride mai, l'aspetto melodrammatico è totalmente assente, e l'impressione è di chi vorrebbe graffiare ma si è appena tagliato le unghie.

    per me pollice verso e monopalla irremovibile.


    condivido; stranamente dopo uno dei suoi film più belli e coraggiosi (La pelle che abito), il regista è stato verosimilmente preso da nostalgia per il suo periodo "pop" e ha fatto un film che più che brutto è inutile e nulla aggiunge alla sua filmografia. Speriamo sia stato un episodio isolato....
  • Brainiac • 25/02/14 18:08
    Call center Davinotti - 1465 interventi
    Schramm ebbe a dire:
    è un pedro che si guarda nostalgicamente indietro e ripercorre l'anticaglia di 30 anni prima
    però il suo genere lui lo ha letteralmente inventato. Non siamo nella casistica di un'epigono che ricalca un Maestro, è un Maestro che abraccia il se stesso giovinastro (dopo aver dato prova -peraltro- di saper girare capolavori agli antipodi dei suoi stilemi classici) e da spettatore penso di poterglielo concedere. Ora, se devo augurarmi quale tipo di film vorrei vedere come prossimo, anch'io mi schiero per il cambio di rotta.
    Ultima modifica: 25/02/14 18:09 da Brainiac
  • Schramm • 25/02/14 18:54
    Scrivano - 7694 interventi
    Brainiac ebbe a dire:
    Schramm ebbe a dire:
    è un pedro che si guarda nostalgicamente indietro e ripercorre l'anticaglia di 30 anni prima
    però il suo genere lui lo ha letteralmente inventato. Non siamo nella casistica di un'epigono che ricalca un Maestro, è un Maestro che abraccia il se stesso giovinastro


    che è anche peggio, soprattutto considerando che si manca del tutto.