Skinner • 30/03/11 20:29
Custode notturno - 123 interventi B. Legnani ebbe a dire:
Skinner ebbe a dire:
l'idea che il mostro fosse il prete anglosassone è poco più di una ipotesi con indizi suggestivi ma molti punti a sfavore
cfr.
Roma criminale di Armati e Selvetella. Il sacerdote, trasferito altrove, si macchiò di analoghe colpe, sia in Italia, sia all'estero. Devo trovare altre fonti che consultai all'epoca.
La fonte di questa ipotesi fu il commissario Dossi, che va detto riuscì ad arrestare con quelle accuse il prete anglicano che però fu subito prosciolto in istruttoria per, tra gli altri, i motivi da me ascritti. Poi il deluso Dossi pubblicò un libro di successo e da lì naque la vulgata. Il prete era sicuramente un molestatore e un pedofilo, fu anche colto in flagranza di reato, ma i suoi reati si limitavano a spogliare ragazzine e palpeggiarle, non fu mai imputato di "analoghe colpe" quali violenza carnale e assassinio.
Non c'erano verso di lui più prove che verso Girolimoni, anzi forse molte meno, visto che praticamente nulla lo legava alle circostanze dei reati. Se
Roma criminale ha avallato l'ipotesi non ha fatto altro che prendere una cantonata.
Nel film si dice che NESSUN giornale pubblicò la cosa, il che è falso. Anche qui devo cercare la mia fonte, che - se ben ricordo - smentiva la vulgata che sia stata la sola "La Tribuna" a scriverne.
La forzatura c'è, evidentemente. Ma IMHO "se" (e sottolineo se, visto che mi dici che forse non è così) la notizia finì solo nelle brevi della Tribuna parliamo comunque di una quasi-invisibilità della notizia.
Forse ho esagerato, ma la sostanza cruciale è quella che intendevo, perché indicare un colpevole certo, che tale non è...
...e su questo ti do piena ragione, obiettavo solo sull'"inventare di peso" personaggi e circostanze. In realtà la vicenda delle bambine è un giallo intricato e in realtà povero di indizi, pieno di piste fumose e circostanze complesse (tra cui anche il fatto che tre delle vittime erano imparentate tra di loro).
Il film di Damiani non ne è assolutamente una cronaca fedele nè completa, ma non meno di quanto non lo siano altri film di tema storico/biografico. E non mancano esempi di altri film che danno il volto di un colpevole a un giallo storico irrisolto (p.e. deVito in "Hoffa", e non ricordo benissimo "Zodiac" ma anche lì Fincher mi sembra propendesse per una soluzione).
Credo che a Damiani interessasse qui porre metaforicamente l'accento su certi ingranaggi e su certe storture della società a livello politico-sociale, in assoluta continuità con due film come "L'istruttoria è chiusa: dimentichi" e "Perché si uccide un magistrato".
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