Skinner • 30/03/11 18:22
Custode notturno - 123 interventi B. Legnani ebbe a dire:
SPOILER
Ho visto il film è vorrei convolgere i davinottiani su una cosa che mi ha colpito.
Al di là della grande pietà verso la vittima della tragica vicenda, mi chiedo, come scritto nel commento, fino a che punto si possono alterare i fatti storici.
Chedo venia, ma mi devo autocitare:
"non solo s’esagera (non è vero che Girolimoni fu liberato senza processo, perché venne assolto in Tribunale; non è vero che i giornali ebbero l’ordine di tacere la notizia, perché essa, in modo non vistoso, fu pubblicata), ma pure s’inventa di peso (Lavia e famiglia creati dal nulla!). Un conto è far morire Hitler in un cinema (tutti sappiamo che non fu così), un altro conto è travisare fatti che lo spettatore non conosce".
***
Fra l'altro nel finale (quello con Luca Sportelli, attorno al 1960) è lo stesso Manfredi a citare il vero colpevole, che era un religioso protestante!
Allora Buono devo correggerti
1- il personaggio di Lavia è un personaggio assolutamente reale, è vero l'episodio della violenza sulla neonata (che fu colpevolmente sottovalutato dagli investigatori dell'epoca) di cui cambia solo un pò la dinamica, reali sono i legami familiari, e reale è anche che fu avallata l'ipotesi che fosse stato lui il vero "mostro".
Ovviamente è una forzatura cinematografica indicarlo con certezza come colpevole, ma questa era evidentemente l'ipotesi di Damiani, ad ogni modo per nulla inventata ma con dei fondamenti storiografici
2- l'idea che il mostro fosse il prete anglosassone è poco più di una ipotesi con indizi suggestivi ma molti punti a sfavore:
- in primis il mostro e il prete corrispondevano a identikit completamente diversi (in primis anagrafici, il prete aveva 65 anni, il mostro descritto dai molti testimoni 30,non più di 35)
- è molto difficile che il prete avesse la furia sessuale che il vero assassino mostrò di avere (peraltro in occasione del suo breve arresto fu acclarato fosse sessualmente impotente)
- è molto difficile che un prete anglosassone che era acclarato conoscesse solo poche parole d'italiano potesse avvicinare facilmente bambine dei borghi popolari romani e allontanarsi agevolmente con esse senza dare nell'occhio
3- riguardo alla pubblicazione della notizia dell'assoluzione, risulta fu pubblicata tra le brevi di cronaca da un solo quotidiano di scarsa circolazione ("La tribuna"), tutti gli altri tacerono.
Sul vero mostro, è molto probabile che fu fatto "sparire" in silenzio, a luci spente, per non porre maggiormente l'attenzione sul gran casino giudiziario e investigativo che era stato fatto
Ultima modifica: 30/03/11 18:23 da
Skinner
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